Anarchismo in Brasile: differenze tra le versioni

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[[File:Giovanni_Rossi.JPG|thumb| 170 px|L'anarchico [[Giovanni Rossi]], fondò in Brasile la colonia [[La Cecilia]]]][[File:A anarquia è a ordem.jpg|thumb|left|Anarquia è a ordem (Anarchia è ordine)!]]L'anarchismo in Brasile ha storicamente una grande tradizione dentro il [[movimento operaio]] locale ed ha avuto una notevole influenza nella [[cultura popolare]]. Dalle forme di [[I precursori dell'Anarchismo|proto-anarchismo]], come dimostra [[Quilombo de los Palmares]] o la ''[[Guerra Guerra di Canudos]]'', all'arrivo di immigrati europei (specialmente italiani: [[Oreste Ristori]], [[Giovanni Rossi]], [[Gigi Damiani]]...) - che portarono le idee anarchiche nel paese - e fino ai giorni nostri, il movimento libertario brasiliano è sempre stato protagonista di una ricca e articolata storia intimamente legata ai movimenti sociali.
#REDIRECT[[Storia dell'anarchismo in Brasile]]
== Prime espressioni dell'anarchismo in Brasile ==
Probabilmente una delle prime esperienze anarchiche del mondo, anche prima che il termine [[anarchia]] comparisse ufficialmente, fu relizzato sulle rive della Baía da Babitonga, nei pressi vicino alla storica città  di São Francisco do Sul. Nel [[1842]] il dottor [[Benoit Jules Mure]], ispirato dalle teorie di [[Charles Fourier | Fourier]], installò il falansterio di  [[Falanstério do Saí]] o '''Colônia Industrial do Sai''', che nel [[1841]] riuniva i coloni giunti a Rio de Janeiro dalla [[Francia]]. Ci furono notevoli disaccordi ed un gruppo scissionista, guidato da [[Michel  Derrion]], diede vita ad una nuova colonia,  la '''[[Colônia do Palmital]]'''.
 
Il dottor Mure conseguì l'appoggio del colonello [[Oliveira Camacho]] e del Presidente dello Stato di Santa Catarina, [[Antero Ferreira de Brito]]. Il supporto finanziario fu fondamentale per lo sviluppo del progetto.
 
== L'immigrazione italiana ed europea in Brasile ==
{{vedi|La Cecilia}}
[[File:Emma Neri e Nello Garavini.jpg|thumb|170 px|[[Emma Neri]] e [[Nello Garavini]] per le strade di Rio de Janeiro (anni '40)]]
[[File:Oreste Ristori.jpg|thumb|left|[[Oreste Ristori]]]]
L'anarchismo in Brasile si sviluppò grazie alla grande [[immigrazione]] europea di fine Ottocento e primi del Novecento, grazie al quale fu introdotta nel paese l'idea anarchica. Furono soprattutto gli italiani ad avere questo merito. Uno dei principali accadimenti che contribuì a far nasce il movimento anarchico si realizzò nel [[1889]], quando l'anarchico italiano [[Giovanni Rossi]] fondò nello stato del Paranà  la colonia [[La Cecilia]], improntata sull'[[autogestione]] e il rifiuto della [[gerarchia]]. Tra i fondatori anche [[Francesco Gattai]], nonno paterno della celebre scrittrice [[Zélia Gattai]]. Per varie vicissitudini, l'esperienza della colonia terminò nell'aprile del [[1894]].
 
Un altro conosciuto anarchico italiano che soggiornò lungamente in [[Brasile]] fu [[Gigi Damiani]], che nel [[1898]] si imbarcò verso San Paolo (qui trovò molti italiani anarchici, anche se alcuni di questi - es. [[Felice Vezzani]] e [[Arturo Campagnoli]] - venivano espulsi dal paese nel momento in cui lui vi giungeva <ref name="militants">[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article1061 da Militants-anarchistes.info]</ref>), dove per venti anni dette il suo apporto insostituibile alla [[stampa libertaria]] brasiliana, collaborando con un'infinità  di giornali: ''Il Dirito'' (Curitiba, 32 numeri dall'[[8 ottobre]] [[1899]] all'[[11 giugno]] [[1902]]), ''O Despertar'' di [[José Buzzetti]] e ''La Battaglia'' (San Paolo, giugno [[1904]]- settembre [[1912]]), dove peraltro dal [[1911]] sostituì [[Oreste Ristori]] - un altro italiano che in Brasile dette un notevole contributo allo sviluppo dell'[[anarchismo]] locale. Damiani collaborò anche con ''La Barricata'' ([[8 settembre]] [[1912]]-[[8 marzo]] [[1913]]) e ''Barricata/Germinal'' ([[16 marzo]] - [[17 agosto]] [[1913]]), ''Propaganda Libertaria'' (San Paolo, [[12 luglio]] [[1913]] - [[31 dicembre]] [[1914]]) - dove nel [[1914]] sostituì alla direzione [[Alessandro Cerchiai]] - e ''Guerra Sociale'' (San Paolo, 59 numeri della dall'[[11 settembre]] [[1915]] al [[20 ottobre]] [[1917]]), in cui dal [[1916]] rilevò la gestione di [[Angelo Bandoni]].
 
Dopo il primo decennio del '900 l'[[immigrazione]] italiana calò drasticamente, salvo poi riprendere con l'avvento del [[fascismo]]. Infatti, molti antifascisti scelsero di emigrare in sudamerica per sfuggire alla [[repressione]] del regime. Tra questi un posto di rilievo lo ebbe la coppia formata da [[Emma Neri]] e [[Nello Garavini]]. Caduto il [[fascismo]] e finita la guerra, i due rientrarono in [[Italia]] insieme a molti altri compagni anarchici.
 
==Il movimento operaio e la pedagogia libertaria ==
 
[[Image:São Paulo (Greve de 1917).jpg|thumb|left|200px|Operai e anarchici marciano sventolando bandiere nere per la città  di San Paolo durante lo sciopero del 1917.]]
All'inizio del XX secolo, l'[[anarchismo]] e l'[[anarco-sindacalismo]] erano le principali tendenze diffuse tra i lavoratori. Nel [[1906]] alcuni anarchici fondarono la ''Confederación Obrera Brasilera'' <ref>Cf., en Jaime Cubero, José Carlos Orsi Morel, Julio Zacouteguy y Leonardo Morelli; ''El sindicalismo revolucionario en el Brasil''; Editora Académica, San Pablo, 1988.</ref>, contribuendo in questo modo ad incrementare la conflittualità  della classe lavoratrice, che culminerà  negli scioperi del [[1917]], a San Paolo, e in quelli del [[1918]]-[[1919|19]] a Rio de Janeiro.
 
Durante lo stesso periodo, sempre grazie ai gruppi e sindacati anarchici o comunque prossimi all'[[anarchia]], furono aperte in molte città  brasiliane diverse scuole ispirate ai principi della [[Escuela Moderna]] di [[Francisco Ferrer]]. L'idea [[Pedagogia libertaria|pedagogica libertaria]] fece presa tra i più grandi pedagoghi brasiliani come [[Paulo Freire]], che proponeva una [[pedagogia]] in grado di sviluppare la [[coscienza di classe]] e l'[[autonomia]] dell'[[individuo]]. Una delle principali attività  dei libertari fu quella di lottare contro l'analfabetismo, ma a partire dagli anni '20 lo Stato di San Paolo chiuse forzatamente gran parte di queste scuole.
[[File:Gigi Damiani.jpg|thumb|150 px|[[Gigi Damiani]], anarchico italiano che operò lungamente in Brasile.]]
Tuttavia, in Brasile si respirava in quegli anni un fervido clima rivoluzionario, probabilmente in ogni grande città  veniva editato almeno un [[stampa anarchica|giornale anarchico]]. Si pubblicavano ovunque un gran numero di libri, opuscoli e [[stampa anarchica|giornali]], il più conosciuto dei quali fu ''A Plebe''.
 
Comunemente si ritiene che il declino del [[movimento anarchico]] fosse legato alla [[rivoluzione russa]] del [[1917]], alla conseguente influenza esercitata dal [[marxismo]]-[[leninismo]] e alla nascita del Partito Comunista Brasiliano (PCB), fondato tra l'altro nel [[1922]] da ex-militanti del [[movimento anarchico]]. Tuttavia, questa posizione sostenuta inizialmente da molti storici, è stata confutata dal [[1970]] da [[Edgar Rodrigues]] (anarchico portoghese naturalizzato brasiliano) e da recenti studi di [[Alexandre Sami]], che indicano la crescita dell'influenza dell'[[anarchismo]] nel movimento operaio nello stesso periodo di fondazione del PCB e che il declino sia invece legato alla [[repressione]] portata avanti dal [[governo]] di Artur Bernardes. Questi fu responsabile della costruzione di campi di concentramento e di centri di tortura, i più terribili dei quali furono edificati a Clevelândia (nei pressi della frontiera con la Guayana Francese),  in cui vennero trattenuti e torturati molti libertari. Edgar Rodrigues, in diverse sue opere, ha documentato le attività  anti-anarchiche portate avanti dai membri del PCB, che cercarono di trasformare i sindacati autonomi in organizzazioni sottomesse al partito, anche attraverso l'uso sistematico della [[violenza]] nel corso di tutti gli anni '20.
 
Probabilmente a causa della difficoltà  nel reperire notizie attendibili su quanto stava accadendo in [[Russia]], gli anarchici cominciarono ad aprire gli occhi sulla deriva autoritaria della [[rivoluzione russa|rivoluzione bolscevica]] solo grazie agli scritti e ai convegni di anarchici e anarchiche come [[Emma Goldman]] e [[Alexander Berkman]], che pubblicamente denunciarono le atrocità  commesse in nome della [[dittatura del proletariato]]. A partire da questo momento, il [[movimento anarchico]] brasiliano si schierò in maggioranza contro il bolscevismo, giacché inizialmente aveva creduto che la [[rivoluzione russa|rivoluzione d'Ottobre]] fosse una rivoluzione libertaria. Nel corso degli anni, gli anarchici brasiliani rimarcarono sempre la necessità  di inseguire il [[socialismo]] senza dittatura, difendendo la [[libertà ]] e promuovendo l'abolizione immediata dello [[Stato]].
 
== Durante la dittatura militare (1964-1985) ==
[[Image:Jose Oiticica4.jpg|left|thumb|280 px|Foto di [[José Oiticica]] pubblicate in prima pagina col titolo ''Confissões de um anarquista emérito'', pubblicata dalla rivista O Cruzeiro nel [[1953]].]]
Durante il regime militare, dal [[1964]] al [[1985]], le principali espressioni anarchiche brasiliane furono il'' Centro de Estudos Professor [[José Oiticica]]'' di Rio de Janeiro, il ''Centro de Cultura Social'' di São Paulo e il periodico ''[[O Protesto]]'' di Rio Grande do Sul. Tutti furono chiusi alla fine degli anni '60, ma i suoi militanti continuarono clandestinamente le proprie attività , pubblicando libri e comunicando epistolarmente con compagni e compagne di altri paesi.
 
Negli anni '70 nacque a Bahía il [[stampa anarchica|periodico]] ''[[O Inimigo do Rei]]'', che, attraverso la diffusione di materiale autoprodotto, promosse la formazione di nuovi gruppi anarchici in varie parti del Brasile. A Rio Grande do Sul, negli anni '80 fu fondata nella città  di Caxias do Sul il ''Centro de Estudos em Pesquisa Social'' - CEPS, che si rivolgeva principalmente ai lavoratori. Nel [[1986]], a Florianópolis, l'evento denominato ''Prima Giornata Libertaria'' pose le basi per la nascita della ''[[Confederação Operária Brasileira]]'' - COB/[[AIT]] e la ri-organizzazione del [[movimento anarchico]]. Nonostante la [[repressione]] del movimento portata avanti dalla dittatura, l'anarchismo brasiliano rinacque proprio in questo periodo grazie all'attivismo di studenti, intellettuali e lavoratori.
 
== Attualità ==
Subito dopo la fine della dittatura l'[[anarchismo]] ebbe un nuovo impulso che permise lo sviluppo di un nuovo movimento. Nel [[1985]] nacque a Montevideo la [[Federação Anarquista Gaúcha]] (FAG), nata su influenze decisive degli anarchici della [[Federación Anarquista Uruguaya]]. Un'altra importante organizzazione è stata la [[Federação Anarquista do Rio de Janeiro]], fondata nel [[2003]] e, come la FAG, imperniata  sui principi della [[Piattaforma dei Comunisti Anarchici (1926)|piattaforma comunista-anarchica]]. Della stessa corrente sono state la [[Federación Anarquista Cabocla]], la [[Federación Anarquista Insurrección]] - entrambe di Río de Janeiro-, il [[Comité pro Lucha Popular de Bahía]] (COMLUT), la [[Rede Libertaria da Baixada Santista]] e la [[Uniâo Popular Anarquista]].<ref>Daniel Barret. ''[http://www.nodo50.org/ellibertario/danielbarret.html El mapa del despertar anarquista]: su expresión latinoamericana. Listado de nucleamientos, presencias y actividades anarquistas.'' </ref>
[[File:Federación Anarquista Gaucha.jpg|thumb|310 px|[[Federação Anarquista Gaúcha]]]]
 
Dalla fine della dittatura, in [[Brasile]] sono nati numerosissimi centri studio, biblioteche, [[infoshop]], agenzie e nodi informativi di carattere anarchico. Tra queste possono essere menzionate l'''Agencia de Noticias Anarquistas'', il ''Centro de Contra-Información'' e ''Material Anarquista'', la ''Biblioteca Social [[Fabio Luz]]'' di Río de Janeiro, ''Fenikso Nigra'', ecc; tra i [[controcultura|gruppi controculturali]] vanno menzionati la ''Banda RHC'', ''Batukaçao'', ''Conspiraçao Anti-cultural Universidade Invisível'', ''Detritozine'', ''Evoluçao'', ''Execradores'', ''Grupo Motim de Teatro'', ''Organizaçao Anarco Punk'', ecc.; tra gli [[ecologismo|ecologisti]], i più attivi sono il ''Colectivo Ambientalista Revolucionario Autónomo'' di Manaus e il ''Movimiento Ambiental Revolucionario''; tra i [[femminismo|femministi]] il ''Colectivo Lua'' di Fortaleza e il ''Grupo Anarco-Feminista Dandara'' sono i più attivi sul campo; tra le organizzazioni di ispirazione anarchica classica, autonoma o [[sintetismo anarchico|sintetista]] possiamo citare il ''Fronte Anarchico d'Organizzazione Solidale'', il'' Collettivo Canto Libertario'', il ''Collectivo di Resistenza Libertaria'', il ''Collettivo Rottura'' di Fortaleza, ecc.; inoltre è presente una sede della [[Croce Nera Anarchica]] a San Paolo, impegnata attivamente nella [[Abolizione del carcere|lotta anticarceraria]].
 
Nel [[2012]], dopo un lungo processo iniziato nel [[2002]] con  il ''[[Fórum do Anarquismo Organizado]]'' (FAO), si è costituita la ''[[Coordenação Anarquista Brasileira]]'' (CAB), che riunisce, sulla base dei principi e della strategia dell'[[specifismo|anarchismo specifista]], ben nove gruppi: [[Federação Anarquista Gaúcha]] (Rio Grande do Sul), [[Coletivo Anarquista Zumbi dos Palmares]] (Alagoas), [[Rusga Libertária]] (Mato Grosso), [[Federação Anarquista do Rio de Janeiro]] (Rio de Janeiro), [[Organização Anarquista Socialismo Libertário]] (São Paulo), [[Coletivo Anarquista Bandeira Negra]] (Santa Catarina), [[Organização Resistência Libertária]] (Ceará), [[Coletivo Anarquista Luta de Classe]] (Paraná), [[Coletivo Anarquista Núcleo Negro]] (Pernambuco). <ref>[http://www.anarkismo.net/article/23104 Fondazione della Coordenação Anarquista Brasileira (CAB)]</ref>
 
Tutti queste organizzazioni sono state in prima fila durante le manifestazioni dell'estate del [[2013]], che hanno visto scendere in piazza migliaia e migliaia di brasiliani per protestare contro le [[giustizia sociale|ingiustizie sociali]], la povertà  e gli sprechi di denaro pubblico legati all'organizzazione dei mondiali di calcio del 2014 e delle Olimpiadi del 2016. <ref>[http://fdca-nordest.blogspot.it/2013/06/brasile-scendere-in-piazza-contro-la.html BRASILE: Scendere in piazza contro la destra ed il governo. Per un programma di proposte popolari! ]</ref>
== Note ==
{{references|2}}
== Bibliografia ==
 
* R. Gosi, ''Il socialismo utopistico. Giovanni Rossi e la colonia anarchica Cecilia'', Milano, Moizzi Editore, 1977.
*Zélia Gattai, ''Anarchici, grazie a dio'', Milano, Frassinelli, 1983
*Edgard Rodrigues, ''Lavoratori italiani in Brasile'', Casalvelino, Galzerano, 1985
*Carlo Romani, ''Oreste Ristori: uma aventura anarquista'', São Paulo, 2002
* R. Zecca, ''Il positivismo anarchico di Giovanni Rossi. L'esperimento di una comune libertaria nel Brasile della fine del XIX secolo'', Università  degli Studi di Milano, Tesi di Laurea, 2008.
 
== Voci correlate ==
*[[Anarchismo in America Latina]]
=== Anarchici brasiliani conosciuti ===
* [[José Oiticica]]
* [[Edgard Leuenroth]]
* [[Neno Vasco]]
* [[Edgar Rodrigues]]
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.oresteristori.it/ricerche%20e%20studi/Biondi%20%20Luigi%20-%20La%20Stampa%20Anarchica%20Italiana%20in%20Brasile%20%201904-1915.pdf La stampa anarchica italiana in Brasile: 1904-1915]
*[http://web.archive.org/web/20080604043708/http://anarca-bolo.ch/a-rivista/278/32.htm Anarchici italiani in Brasile]
*[http://www.fdca.it/storico/magazzino/anarchic-italiani-san-paolo.htm Isabelle Felici: Gli anarchici italiani di San Paolo e il problema dell'organizzazione operaia]
 
[[Categoria:Anarchismo in Brasile]]
[[Categoria:Anarchismo in America Latina]]
[[Categoria:Storia]]

Versione attuale delle 16:08, 3 nov 2022