Anarcopedia:Comunicati del Collettivo di Anarcopedia: differenze tra le versioni

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Crediamo che non ci sia nulla da festeggiare nel Risorgimento perché non possiamo dimenticare il vile [http://archive.is/OlHs assedio di Gaeta] (iniziato il 5 novembre 1860 e terminato il 13 febbraio 1861, provocò circa 3000 morti), il [http://www.brigantaggio.net/brigantaggio/Storia/Altre/SICILIA/0007_Bronte.PDF criminale eccidio di Bronte] dell'agosto 1860 (150 arresti e 5 condanne a morte volute dagli "eroi" Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio) e tutte quelle [http://www.brigantaggio.net/Brigantaggio/Prima01.htm operazioni antibrigantaggio] che altro non furono che una violenta repressione del malcontento popolare.
Crediamo che non ci sia nulla da festeggiare nel Risorgimento perché non possiamo dimenticare il vile [http://archive.is/OlHs assedio di Gaeta] (iniziato il 5 novembre 1860 e terminato il 13 febbraio 1861, provocò circa 3000 morti), il [http://www.brigantaggio.net/brigantaggio/Storia/Altre/SICILIA/0007_Bronte.PDF criminale eccidio di Bronte] dell'agosto 1860 (150 arresti e 5 condanne a morte volute dagli "eroi" Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio) e tutte quelle [http://www.brigantaggio.net/Brigantaggio/Prima01.htm operazioni antibrigantaggio] che altro non furono che una violenta repressione del malcontento popolare.


Desideriamo rimarcare e distinguere la figura di [[Carlo Pisacane]] da quel coacervo di avventurieri e farabutti che partecipò ai moti risorgimentali. Pisacane fu un rivoluzionario vero, un socialista libertario desideroso che dal Risorgimento nascesse un paese con un ordine sociale diverso, fondato sulla giustizia sociale, la libertà e l'eguaglianza, come da egli ribadito nel [http://digilander.libero.it/hales/testamento.htm proprio testamento]:
Desideriamo rimarcare e distinguere la figura di [[Carlo Pisacane]] da quel coacervo di avventurieri e farabutti che partecipò ai moti risorgimentali. Pisacane fu un rivoluzionario vero, un socialista libertario desideroso che dal Risorgimento nascesse un paese con un ordine sociale diverso, fondato sulla giustizia sociale, la libertà e l'eguaglianza, come da egli ribadito nel [https://www.reteccp.org/biblioteca/disponibili/demos/demoesocial/garibaldi/pisacane/testamentopisacane.pdf proprio testamento]:
:«I miei principi politici sono abbastanza conosciuti: io credo nel socialismo, ma nel socialismo differente dai sistemi francesi, che tutti più o meno sono fondati sull'idea monarchica, o dispotica che prevale nella nazione; è l'avvenire inevitabile e prossimo dell'Italia, e forse di tutta Europa. Il socialismo, di cui io parlo, può riassumersi con queste due parole: libertà ed associazione.»
:«I miei principi politici sono abbastanza conosciuti: io credo nel socialismo, ma nel socialismo differente dai sistemi francesi, che tutti più o meno sono fondati sull'idea monarchica, o dispotica che prevale nella nazione; è l'avvenire inevitabile e prossimo dell'Italia, e forse di tutta Europa. Il socialismo, di cui io parlo, può riassumersi con queste due parole: libertà ed associazione.»


Coerentemente con la nostra opposizione a tutte le forme d'autorità (in primis quella dello Stato), rifiutiamo il concetto di Stato-nazione, ovvero l'identificazione della Patria con lo Stato, perché, come [[Lo Stato non è la Patria|scrive Bakunin]], «lo Stato non è la Patria; è l'astrazione, la finzione metafisica, mistica, politica, giuridica della Patria». Desideriamo la fine della mistificazione del concetto di patria (espressione dell'amore per la propria terra) affinché ogni individuo possa «elevarsi sopra questo patriottismo piccolo e meschino, per il quale, il proprio paese è il centro del mondo, e che considera grande una nazione quando è temuta dai suoi vicini» ([[Bakunin]], ''[[Patria e nazionalità ]]'').
Coerentemente con la nostra opposizione a tutte le forme d'autorità (in primis quella dello Stato), rifiutiamo il concetto di Stato-nazione, ovvero l'identificazione della Patria con lo Stato, perché, come [[Lo Stato non è la Patria|scrive Bakunin]], «lo Stato non è la Patria; è l'astrazione, la finzione metafisica, mistica, politica, giuridica della Patria». Desideriamo la fine della mistificazione del concetto di patria (espressione dell'amore per la propria terra) affinché ogni individuo possa «elevarsi sopra questo patriottismo piccolo e meschino, per il quale, il proprio paese è il centro del mondo, e che considera grande una nazione quando è temuta dai suoi vicini» ([[Bakunin]], ''[[Patria e nazionalità ]]'').
::'''''Il Collettivo di Anarcopedia'''''
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= Comunicato del 5 maggio 2010 =
= Comunicato del 5 maggio 2010 =
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