Fra contadini: dialogo sull'anarchia (di Errico Malatesta): differenze tra le versioni

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Oggi stesso, meno rare eccezioni, tutti sentono una ripugnanza indicibile, come istintiva, per il mestiere di spia e per quello di ruffiano. Eppure, facendo questi abbietti mestieri si guadagna assai di più che a zappare la terra, si lavora poco o punto, e si è, più o meno direttamente protetti dalle autorità ! Ma sono mestieri infami perché segno di profonda abbiezione morale e perché non producono che dolori e mali; e quasi tutti preferiscono la
Oggi stesso, meno rare eccezioni, tutti sentono una ripugnanza indicibile, come istintiva, per il mestiere di spia e per quello di ruffiano. Eppure, facendo questi abbietti mestieri si guadagna assai di più che a zappare la terra, si lavora poco o punto, e si è, più o meno direttamente protetti dalle autorità ! Ma sono mestieri infami perché segno di profonda abbiezione morale e perché non producono che dolori e mali; e quasi tutti preferiscono la
miseria all'infamia. Vi sono bensì delle eccezioni, vi sono degli uomini deboli e corrotti che preferiscono l'infamia, ma si tratta sempre di scegliere tra l'infamia e la miseria. Ma chi mai sceglierebbe una vita infame e travagliata quando lavorando, avesse assicurato il benessere e la pubblica stima? Se questo fatto si producesse, sarebbe tanto contrario all'indole normale dell'uomo, che si dovrebbe considerare e trattare come una caso di pazzia qualunque.
miseria all'infamia. Vi sono bensì delle eccezioni, vi sono degli uomini deboli e corrotti che preferiscono l'infamia, ma si tratta sempre di scegliere tra l'infamia e la miseria. Ma chi mai sceglierebbe una vita infame e travagliata quando lavorando, avesse assicurato il benessere e la pubblica stima? Se questo fatto si producesse, sarebbe tanto contrario all'indole normale dell'uomo, che si dovrebbe considerare e trattare come una caso di pazzia qualunque.
E non dubitate, no: la pubblica riprovazione contro l'ozio non mancherebbe di certo, perché il lavoro è il primo bisogno di una società , e l'ozioso non solo farebbe del male a tutti, vivendo sul prodotto altrui senza contribuirvi coll'opera sua, ma romperebbe l'armonia della nuova società  e sarebbe l'elemento di un partito di malcontenti che potrebbe desiderar il ritorno al passato. Le collettività  sono come gli individui; amano ed onorano ciò che è, o credono utile, odiano e disprezzano ciò che sanno o credono dannoso; possono ingannarsi, e s'ingannano anche troppo spesso: nel caso nostro l'errore non è possibile, perché è troppo evidente che chi non lavora, mangia e beve a spese degli altri, e fà  danno a tutti.
E non dubitate, no: la pubblica riprovazione contro l'ozio non mancherebbe di certo, perché il lavoro è il primo bisogno di una società , e l'ozioso non solo farebbe del male a tutti, vivendo sul prodotto altrui senza contribuirvi coll'opera sua, ma romperebbe l'armonia della nuova società  e sarebbe l'elemento di un partito di malcontenti che potrebbe desiderar il ritorno al passato. Le collettività  sono come gli individui; amano ed onorano ciò che è, o credono utile, odiano e disprezzano ciò che sanno o credono dannoso; possono ingannarsi, e s'ingannano anche troppo spesso: nel caso nostro l'errore non è possibile, perché è troppo evidente che chi non lavora, mangia e beve a spese degli altri, e fa  danno a tutti.
Fate la prova a mettervi in società  con altri per fare un lavoro in comune e dividervene il prodotto in parti eguali; voi usereste dei riguardi al debole ed all'incapace, ma allo svogliato fareste la vita talmente dura che, o vi lascerebbe o si farebbe venir voglia di lavorare. Così avverrà  nella grande società , fino a quando la svogliatezza di alcuni potrà  produrre un danno sensibile.
Fate la prova a mettervi in società  con altri per fare un lavoro in comune e dividervene il prodotto in parti eguali; voi usereste dei riguardi al debole ed all'incapace, ma allo svogliato fareste la vita talmente dura che, o vi lascerebbe o si farebbe venir voglia di lavorare. Così avverrà  nella grande società , fino a quando la svogliatezza di alcuni potrà  produrre un danno sensibile.
E poi, alla fin dei conti, quando non si potesse andare innanzi a causa di quelli che non vogliono lavorare, cosa ch'io credo impossibile, il rimedio sarebbe bello e trovato: si espellerebbero dalla comunanza e così, ridotti ad avere solo il diritto alla materia prima ed agli strumenti del lavoro, sarebbero costretti a lavorare, se volessero vivere.
E poi, alla fin dei conti, quando non si potesse andare innanzi a causa di quelli che non vogliono lavorare, cosa ch'io credo impossibile, il rimedio sarebbe bello e trovato: si espellerebbero dalla comunanza e così, ridotti ad avere solo il diritto alla materia prima ed agli strumenti del lavoro, sarebbero costretti a lavorare, se volessero vivere.
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