James Ensor: differenze tra le versioni
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È nel [[1888]] che egli dipinge il quadro che lo | È nel [[1888]] che egli dipinge il quadro che lo renderà in seguito celebre: ''Entrata di Cristo a Bruxelles''. Sostenuto da scrittori come Emile Verhaeren, espone al Salon della “Libre Esthétique” poi a Parigi nel [[1894]], senza tuttavia suscitare un grande interesse. | ||
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James Ensor (Ostenda, Belgio, 13 aprile 1860 – Ostenda, 19 novembre 1949) è stato un pittore impressionista belga simpatizzante dell'anarchismo.
Biografia
Nato ad Ostenda, in Belgio, da un ingegnere inglese rovinato e da una madre fiamminga che aveva un negozio di ricordi turistici (ambiente fantastico che avrà una grande influenza sulla sua ispirazione creatrice), si interessa sin da ragazzo all'arte e nel 1877 si iscrive all'Accademia delle Belle Arti di Bruxelles. Nella capitale belga inizia a frequentare l'ambiente artistico della bohème, allora fortemente influenzato dall'anarchismo. Si lega a Fernand Knopff, Félicien Rops, Théo Van Rysselberghe e il professore E. Rousseau che lo introduce più a fondo nella conoscenza dell'anarchia.
Nel 1881, espone le sue prime opere simboliste, e andrà da quel momento a collaborare con alcuni circoli artistici dell'avanguardia come L'Essor, Groupe des XX dal 1883 al 1893 (fondato da Octave Maus e frequentato da molti simpatizzanti e veri e propri anarchici come Paul Signac), ma le sue tele impregnate di umorismo nero e in cui è presente un certo fascino per la morte, non suscitano che incomprensioni e rifiuti da parte delle gallerie di Anvers e di Bruxelles.
È nel 1888 che egli dipinge il quadro che lo renderà in seguito celebre: Entrata di Cristo a Bruxelles. Sostenuto da scrittori come Emile Verhaeren, espone al Salon della “Libre Esthétique” poi a Parigi nel 1894, senza tuttavia suscitare un grande interesse.
Questo precursore del surrealismo e del movimento Cobra, è anche un musicista e scrittore di libelli insolente e pungente. Il riconoscimento ufficiale non giungerà che molto tardi, a partire dal 1929, anno in cui diventa cittadino belga, e in cui la borghesia, non rancorosa, gli attribuisce il titolo di Barone, organizzando anche una grande retrospettiva della sua opera al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles. Proclamato Principe dei pittori, illustrerà egli stesso con la sua effige un biglietto di banca.