Comitati di Difesa Sindacale: differenze tra le versioni
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Oltre a Sassi, altri anarchici dei CDS furono [[Marcello Bianconi]], segretario del sindacato provinciale Facchini del porto di Genova, [[Gaetano Gervasio]], del Comitato Centrale della FIOM, [[Umberto Marzocchi]], della Commissione Esecutiva della C.d.L.di Savona, [[Lorenzo Parodi]] ed [[Ugo Scattoni]], del Comitato Centrale della FIOM, ed infine [[Alberto Meschi]], segretario della Camera del Lavoro di Carrara. | Oltre a Sassi, altri anarchici dei CDS furono [[Marcello Bianconi]], segretario del sindacato provinciale Facchini del porto di Genova, [[Gaetano Gervasio]], del Comitato Centrale della FIOM, [[Umberto Marzocchi]], della Commissione Esecutiva della C.d.L.di Savona, [[Lorenzo Parodi]] ed [[Ugo Scattoni]], del Comitato Centrale della FIOM, ed infine [[Alberto Meschi]], segretario della Camera del Lavoro di Carrara. |
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I Comitati di Difesa Sindacale (CDS) furono degli organismi che rappresentavano la corrente anarchica all'intenro del sindacato della CGIL. Nati nell'immediato secondo dopoguerra, restarono attivi sino alla fine degli anni '50. Al I° Congresso nazionale della CGIL, svoltosi a Firenze nel 1947, essi rappresentavano ben 5.800 lavoratori. Grazie a questo peso riuscirono ad eleggere Attilio Sassi in qualità di loro rappresentante nel Comitato Direttivo nazionale della CGIL.
Oltre a Sassi, altri anarchici dei CDS furono Marcello Bianconi, segretario del sindacato provinciale Facchini del porto di Genova, Gaetano Gervasio, del Comitato Centrale della FIOM, Umberto Marzocchi, della Commissione Esecutiva della C.d.L.di Savona, Lorenzo Parodi ed Ugo Scattoni, del Comitato Centrale della FIOM, ed infine Alberto Meschi, segretario della Camera del Lavoro di Carrara.