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Per comprendere le ragioni che danno vita ad un sistema di valuta complementare, è utile rifarsi al significato antico del [[denaro]]: «Il denaro è un accordo all’interno di una comunità che accetta di utilizzare "qualcosa" come bene di scambio riconosciuto». | Per comprendere le ragioni che danno vita ad un sistema di valuta complementare, è utile rifarsi al significato antico del [[denaro]]: «Il denaro è un accordo all’interno di una comunità che accetta di utilizzare "qualcosa" come bene di scambio riconosciuto». | ||
Le valute complementari si collocano come “sistemi di | Le valute complementari si collocano come “sistemi di accordo” all’interno di una comunità e promuovono la pianificazione a lungo termine, stimolando i partecipanti al circuito ad investire in attività produttive connesse, piuttosto che nell’accumulo di denaro. Esse incoraggiano gli scambi e la cooperazione con la propria rete di aderenze, attraverso la circolazione del bene di scambio a cui, solitamente, viene attribuito un valore [[etica|etico]] ed ideale. | ||
== Applicazioni pratiche == | == Applicazioni pratiche == | ||
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La crisi economica argentina del [[2001]], con gravi responsabilità del [[Fondo Monetario Internazionale]] e dell'inettitudine dei burocrati dell'economia argentina, determinò una serie di eventi catastrofici per l’economia: disoccupazione galoppante, collasso del sistema produttivo e commerciale, oltre soprattutto all'assoluta mancanza di soldi in circolazione. Le enormi difficoltà economiche determinarono però la formazione di gruppi spontanei di [[mutualismo|mutuo sostegno]] per la produzione e la distribuzione del pane, dei mattoni, per l’assistenza ai bisognosi ecc. Attraverso lo stesso meccanismo di sostegno reciproco venne pure a costituirsi la [[Rete Globale del Baratto]], che favoriva lo scambio di merci e di servizi attraverso l'utilizzo una moneta alternativa denominata "credito". | La crisi economica argentina del [[2001]], con gravi responsabilità del [[Fondo Monetario Internazionale]] e dell'inettitudine dei burocrati dell'economia argentina, determinò una serie di eventi catastrofici per l’economia: disoccupazione galoppante, collasso del sistema produttivo e commerciale, oltre soprattutto all'assoluta mancanza di soldi in circolazione. Le enormi difficoltà economiche determinarono però la formazione di gruppi spontanei di [[mutualismo|mutuo sostegno]] per la produzione e la distribuzione del pane, dei mattoni, per l’assistenza ai bisognosi ecc. Attraverso lo stesso meccanismo di sostegno reciproco venne pure a costituirsi la [[Rete Globale del Baratto]], che favoriva lo scambio di merci e di servizi attraverso l'utilizzo una moneta alternativa denominata "credito". | ||
[[File:Cacerolazo Argentina 2001-2002.jpg|thumb|left|200px|Proteste contro la crisi economica argentina iniziata nel 2001]] | [[File:Cacerolazo Argentina 2001-2002.jpg|thumb|left|200px|Proteste contro la crisi economica argentina iniziata nel 2001]] | ||
Già nel maggio del [[1995]] i primi nuclei della futura [[Rete Globale del Baratto]] cominciarono, tra enormi difficoltà , ad appellarsi alla solidarietà reciproca per combattere l’emarginazione e favorire la messa in comune e lo scambio reciproco di beni e servizi. Tale | Già nel maggio del [[1995]] i primi nuclei della futura [[Rete Globale del Baratto]] cominciarono, tra enormi difficoltà , ad appellarsi alla solidarietà reciproca per combattere l’emarginazione e favorire la messa in comune e lo scambio reciproco di beni e servizi. Tale “associazione” arrivò in seguito a riunire 5800 gruppi (equivalenti a 2 milioni e mezzo di persone). | ||
La moneta denominata | La moneta denominata “credito” raccolse l’eredità del tedesco [[Silvio Gesell]], ministro delle finanze della breve [[Repubblica dei Consigli di Baviera]] durante la crisi degli "anni 20", che in quella circostanza emise una moneta che si doveva ossidare velocemente, in modo da essere utilizzata solo per gli scambi e non per l’accumulo e per l’incremento della ricchezza individuale. Per conservare il suo valore nominale era necessario applicare un bollino mensile pari all'1% del suo valore (dagli studi si comprese che quella moneta poteva circolare con una velocità superiore 40 volte a quella delle monete ufficiali). | ||
L’applicazione effettiva della "moneta di Gesell" arrivò però solo circa un decennio dopo, quando alcuni comuni del sud della [[Germania]] fecero ricorso a questo sistema per porre freno alla disoccupazione e alla povertà . II "credito" argentino, rifacendosi a quell’esperienza, misurava solo le ore di lavoro contenute nei servizi e nei beni che le persone si scambiavano. Anche se la falsificazione frenò la diffusione, non mancarono i risultati eclatanti: nella provincia di Mendoza riaprì una piccola fabbrica grazie al credito concesso dalla [[Rete Globale del Baratto]]. I proprietari della fabbrica poterono inoltre contare sul lavoro di elettricisti e muratori, tutti retribuiti con i "credito". Addirittura a livello locale i comuni della provincia di Buenos Aires, di Chabacano, Quilmes e Avellaneda accettarono i "credito" per il pagamento delle tasse. | L’applicazione effettiva della "moneta di Gesell" arrivò però solo circa un decennio dopo, quando alcuni comuni del sud della [[Germania]] fecero ricorso a questo sistema per porre freno alla disoccupazione e alla povertà . II "credito" argentino, rifacendosi a quell’esperienza, misurava solo le ore di lavoro contenute nei servizi e nei beni che le persone si scambiavano. Anche se la falsificazione frenò la diffusione, non mancarono i risultati eclatanti: nella provincia di Mendoza riaprì una piccola fabbrica grazie al credito concesso dalla [[Rete Globale del Baratto]]. I proprietari della fabbrica poterono inoltre contare sul lavoro di elettricisti e muratori, tutti retribuiti con i "credito". Addirittura a livello locale i comuni della provincia di Buenos Aires, di Chabacano, Quilmes e Avellaneda accettarono i "credito" per il pagamento delle tasse. |