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===Il fascismo e la fine dell'attività sovversiva===  | ===Il fascismo e la fine dell'attività sovversiva===  | ||
[[File:Malatesta Melli.jpg|miniatura|250px|left|Malatesta con Elena Melli e sua figlia Gemma.]]  | [[File:Malatesta Melli.jpg|miniatura|250px|left|Malatesta con Elena Melli e sua figlia Gemma.]]  | ||
[[File:Pensiero_e_volonta.jpg|150px|thumb|[«[Pensiero e Volontà]]»]]  | [[File:Pensiero_e_volonta.jpg|150px|thumb|[«[[Pensiero e Volontà]]»]]  | ||
Lo stesso anno Malatesta e gli altri imputati (tra cui [[Nella Giacomelli]]) vennero liberati; continuò la direzione di «[[Umanità Nova]]» fino al [[1922]], anno in cui i [[fascisti]] presero il potere e chiusero il giornale, che sarebbe stato riaperto nel [[1945]] sotto forma di settimanale. In quello stesso anno Malatesta, sfuggendo al [[fascismo|controllo fascista]], si recò clandestinamente in [[Svizzera]] per assistere al cinquantenario del [[Internazionale antiautoritaria|Congresso di Saint-Imier]], quindi si trasferì definitivamente a Roma con la compagna Elena Melli e sua figlia Gemma.  | Lo stesso anno Malatesta e gli altri imputati (tra cui [[Nella Giacomelli]]) vennero liberati; continuò la direzione di «[[Umanità Nova]]» fino al [[1922]], anno in cui i [[fascisti]] presero il potere e chiusero il giornale, che sarebbe stato riaperto nel [[1945]] sotto forma di settimanale. In quello stesso anno Malatesta, sfuggendo al [[fascismo|controllo fascista]], si recò clandestinamente in [[Svizzera]] per assistere al cinquantenario del [[Internazionale antiautoritaria|Congresso di Saint-Imier]], quindi si trasferì definitivamente a Roma con la compagna Elena Melli e sua figlia Gemma.  | ||