Anarchici e Resistenza in Francia: differenze tra le versioni

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I ''[[Passeurs]]'' (letteralmente "passatori") erano degli [[antifascismo|antifascisti]] (molti dei quali anarchici) che provvedevano ad agevolare la fuga, attraverso i Pirenei, degli aviatori alleati abbattuti o evasi dalle [[carcere|carceri]] o comunque a tutti coloro che volevano raggiungere le forze della Francia Libera. In seguito, quando anche il governo di Vichy promulgò leggi razziali simili a quelle italiane del [[1938]] (assai meno supportate, rispetto alle italiane, dai cosiddetti intellettuali fascisti), sguinzagliando i suoi sgherri (poliziotti istituzionali) per catturare ed arrestare cittadini ebrei, i Passeurs operarono anche per agevolare la loro fuga.
I ''[[Passeurs]]'' (letteralmente "passatori") erano degli [[antifascismo|antifascisti]] (molti dei quali anarchici) che provvedevano ad agevolare la fuga, attraverso i Pirenei, degli aviatori alleati abbattuti o evasi dalle [[carcere|carceri]] o comunque a tutti coloro che volevano raggiungere le forze della Francia Libera. In seguito, quando anche il governo di Vichy promulgò leggi razziali simili a quelle italiane del [[1938]] (assai meno supportate, rispetto alle italiane, dai cosiddetti intellettuali fascisti), sguinzagliando i suoi sgherri (poliziotti istituzionali) per catturare ed arrestare cittadini ebrei, i Passeurs operarono anche per agevolare la loro fuga.


: «I passeurs d'homme erano gruppi che si incaricarono di far passare in Spagna, attraverso i Pirenei, militari alleati (prigionieri evasi dai campi di prigionia o aviatori di aerei abbattuti) e cittadini ebrei che fuggivano alla deportazione in Germania.» <ref>[http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/ramella297.html da ''[[La Retirada]]'' di Pietro Ramella]</ref>
: «I passeurs d'homme erano gruppi che si incaricarono di far passare in Spagna, attraverso i Pirenei, militari alleati (prigionieri evasi dai campi di prigionia o aviatori di aerei abbattuti) e cittadini ebrei che fuggivano alla deportazione in Germania.» <ref>[https://web.archive.org/web/20210418112105/http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/ramella297.html da ''[[La Retirada]]'' di Pietro Ramella]</ref>
    
    
Ovviamente gli [[antifascismo|antifascisti]] spagnoli in [[Francia]] erano fra i più adatti per l'attraversamento dei Pirenei, vista la loro esperienza durante ''[[La Retirada]]'' <ref> La "retirada" degli esuli fu coperta soprattutto dalla [[Colonna Buenaventura Durruti]], in cui militavano anche molti italiani. Tra questi [https://web.archive.org/web/20020401164356/http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/frati.html Giovan Battista Frati], ferito durante la strenua difesa del ponte di Hendaye, contribuì alla messa in salvo di migliaia di profughi spagnoli in [[Francia]]. Frati venne curato in un ospedale della Legione straniera a Nizza, dove abitualmente venivano arruolati gli antifascisti spagnoli e talvolta pure le squadre partigiane italiane che ivi sconfinavano per cercare riparo. Parteciparono alla difesa anche Pietro Bertoni, Juan López, René Pasque e Alberto Donati: tutti caddero in combattimento. Sempre della stessa squadra facevano parte: Stern, detto ''il tedesco rosso'', Remigio Maurovich, Arrigo Gojak: tutti feriti, ma che alla fine sopravissero (in seguito Gojak e Stern morirarono, il primo trucidato dai fascisti di Franco, il [[4 settembre]], il secondo in un ospedale francese.  
Ovviamente gli [[antifascismo|antifascisti]] spagnoli in [[Francia]] erano fra i più adatti per l'attraversamento dei Pirenei, vista la loro esperienza durante ''[[La Retirada]]'' <ref> La "retirada" degli esuli fu coperta soprattutto dalla [[Colonna Buenaventura Durruti]], in cui militavano anche molti italiani. Tra questi [https://web.archive.org/web/20020401164356/http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/frati.html Giovan Battista Frati], ferito durante la strenua difesa del ponte di Hendaye, contribuì alla messa in salvo di migliaia di profughi spagnoli in [[Francia]]. Frati venne curato in un ospedale della Legione straniera a Nizza, dove abitualmente venivano arruolati gli antifascisti spagnoli e talvolta pure le squadre partigiane italiane che ivi sconfinavano per cercare riparo. Parteciparono alla difesa anche Pietro Bertoni, Juan López, René Pasque e Alberto Donati: tutti caddero in combattimento. Sempre della stessa squadra facevano parte: Stern, detto ''il tedesco rosso'', Remigio Maurovich, Arrigo Gojak: tutti feriti, ma che alla fine sopravissero (in seguito Gojak e Stern morirarono, il primo trucidato dai fascisti di Franco, il [[4 settembre]], il secondo in un ospedale francese.  
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