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Per molti l'[[anarchia]] è un improponibile modello [[sociale]] basato sulla disorganizzazione caotica. Per altri è invece un'[[utopia]] generosa ma impraticabile. Ribaltando entrambe le interpretazioni, [[Colin Ward]] la intende come un'efficace forma di organizzazione non [[gerarchica]], una vivente realtà [[sociale]] che è sempre esistita e tuttora esiste nelle pieghe della prevalente [[società]] del dominio. Utilizzando un'ampia varietà di fonti, l'autore articola in modo convincente la sua tesi volutamente paradossale con argomenti tratti dalla sociologia, dall'antropologia, dalla cibernetica, dalla psicologia industriale, ma anche da esperienze nel campo della pianificazione, del lavoro, del gioco...</big> | Per molti l'[[anarchia]] è un improponibile modello [[sociale]] basato sulla disorganizzazione caotica. Per altri è invece un'[[utopia]] generosa ma impraticabile. Ribaltando entrambe le interpretazioni, [[Colin Ward]] la intende come un'efficace forma di organizzazione non [[gerarchica]], una vivente realtà [[sociale]] che è sempre esistita e tuttora esiste nelle pieghe della prevalente [[società]] del dominio. Utilizzando un'ampia varietà di fonti, l'autore articola in modo convincente la sua tesi volutamente paradossale con argomenti tratti dalla sociologia, dall'antropologia, dalla cibernetica, dalla psicologia industriale, ma anche da esperienze nel campo della pianificazione, del lavoro, del gioco...</big> | ||
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