Flavio Costantini: differenze tra le versioni

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Nel [[1978]] illustra il volume ''Cuore'' di Edmondo De Amicis per le edizioni strenna fuori commercio della ''Olivetti'' (a cura di Giorgio Soavi). Nel [[1980]] inizia a realizzare i primi di una lunga serie di ritratti a tempera e collage di scrittori e filosofi, ritornando alla sua prima fonte di ispirazione: la letteratura. In questo periodo realizza stabilmente illustrazioni per il ''Corriere della Sera'', ''La Repubblica'', ''Panorama'', ''L'Espresso'' e altre testate nazionali.
Nel [[1978]] illustra il volume ''Cuore'' di Edmondo De Amicis per le edizioni strenna fuori commercio della ''Olivetti'' (a cura di Giorgio Soavi). Nel [[1980]] inizia a realizzare i primi di una lunga serie di ritratti a tempera e collage di scrittori e filosofi, ritornando alla sua prima fonte di ispirazione: la letteratura. In questo periodo realizza stabilmente illustrazioni per il ''Corriere della Sera'', ''La Repubblica'', ''Panorama'', ''L'Espresso'' e altre testate nazionali.


Dal [[1982]] in poi si dedica a produrre vari cicli di opere, dall'uccisione dei Romanov, al naufragio del transatlantico Titanic fino a uno dei suoi ultimi temi di ricerca sugli eventi e protagonisti della [[Rivoluzione francese]]. Nel [[1986]] espone alla XLII Biennale di Venezia, ''Arte e Alchimia'' (a cura di [[Arturo Schwarz]]).  
Dal [[1982]] in poi si dedica a produrre vari cicli di opere, dall'uccisione dei Romanov, al naufragio del transatlantico Titanic fino a uno dei suoi ultimi temi di ricerca sugli eventi e protagonisti della Rivoluzione francese. Nel [[1986]] espone alla XLII Biennale di Venezia, ''Arte e Alchimia'' (a cura di [[Arturo Schwarz]]).  


Il [[1° luglio]] [[2011]], a Genova, dove Costantini morirà il [[20 maggio]] [[2013]], viene costituita l'Associazione Archivio Flavio Costantini, che promuove, valorizza, tutela e diffonde la conoscenza dell'opera dell'artista. Nel novembre del [[2019]] l'archivio si trasferisce a Carrara. <ref>Anna Costantini: «Mio padre era un cultore dell'[[anarchia]] ed in questo luogo, idealmente, può “rivivere”» ([https://www.iltirreno.it/massa/cronaca/2019/10/05/news/da-genova-a-carrara-a-novembre-apre-l-archivio-costantini-1.37699795 ''Da Genova a Carrara, a novembre apre l'Archivio Costantini.'']).</ref>
Il [[1° luglio]] [[2011]], a Genova, dove Costantini morirà il [[20 maggio]] [[2013]], viene costituita l'Associazione Archivio Flavio Costantini, che promuove, valorizza, tutela e diffonde la conoscenza dell'opera dell'artista. Nel novembre del [[2019]] l'archivio si trasferisce a Carrara. <ref>Anna Costantini: «Mio padre era un cultore dell'[[anarchia]] ed in questo luogo, idealmente, può “rivivere”» ([https://www.iltirreno.it/massa/cronaca/2019/10/05/news/da-genova-a-carrara-a-novembre-apre-l-archivio-costantini-1.37699795 ''Da Genova a Carrara, a novembre apre l'Archivio Costantini.'']).</ref>
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