John Cage: differenze tra le versioni

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: «Cominciai ad interessarmi di Anarchia negli ultimi anni '40 [...] Vera e Paul Williams mi "convertirono". Ma soprattutto James J. Martin». <ref name="DB"></ref>
: «Cominciai ad interessarmi di Anarchia negli ultimi anni '40 [...] Vera e Paul Williams mi "convertirono". Ma soprattutto James J. Martin». <ref name="DB"></ref>


L'[[anarchismo]] è forse un altro motivo per cui egli non è interessato a trasmettere un solo messaggio allo spettatore, quanto piuttosto trasformare la sua opera come un grande specchio nel quale ognuno può vedere e guardare cose diverse.  Si può pensare che ciò comporta il fatto che questa sua posizione implica che la comunicazione tra il compositore e l'ascoltatore non può esistere.
L'[[anarchismo]] è forse un altro motivo per cui egli non è interessato a trasmettere un solo messaggio allo spettatore, quanto piuttosto a trasformare la sua opera in un grande specchio nel quale ognuno può vedere e guardare cose diverse.  Si può pensare che ciò implichi che la comunicazione tra il compositore e l'ascoltatore non può esistere.


Cage utilizza la [[musica]] per far comprendere che ogni [[individuo]] dovrebbe esser libero di fare quello che vuole, a patto che non interferisca nella vita altrui, per questo egli non intese mai imporre a nessuno una rigida interpretazione delle sue composizioni. Nelle sue opere si può ricostruire il suo particolare pensiero libertario, che va da [[Lao Tze]] a [[Paul Goodman]], passando per [[Thoreau]]. Le sue idee sono assimilabili al [[post-anarchismo]], anche se lui lo definiva come tecno-anarchismo alla Kostelanetz <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Andr%C3%A9_Kostelanetz André Kostelanetz]</ref>, e sono ben descritte nel testo ''Ideologia e linguaggio'' di Edoardo Sanguinetti:
Cage utilizza la [[musica]] per far comprendere che ogni [[individuo]] dovrebbe esser libero di fare quello che vuole, a patto che non interferisca nella vita altrui, per questo egli non intese mai imporre a nessuno una rigida interpretazione delle sue composizioni. Nelle sue opere si può ricostruire il suo particolare pensiero libertario, che va da [[Lao Tze]] a [[Paul Goodman]], passando per [[Thoreau]]. Le sue idee sono assimilabili al [[post-anarchismo]], anche se lui lo definiva come tecno-anarchismo alla Kostelanetz <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Andr%C3%A9_Kostelanetz André Kostelanetz]</ref>, e sono ben descritte nel testo ''Ideologia e linguaggio'' di Edoardo Sanguinetti:
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