Convegno di Palermo: rapporti tra istituzioni, fascismo e criminalità: differenze tra le versioni

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«La Repubblica italiana, la nuova Italia non nasce indipendente, ma sotto l'occupazione americana, che ci fa capire come la Resistenza al fascismo abbia riscattato la sconfitta ma non del tutto, l'Italia resta un paese soggetto a tale occupazione che perdura dal [[1944|'44]] al [[1947|'47]] e poi segna il passaggio del nostro paese al Patto Atlantico».
«La Repubblica italiana, la nuova Italia non nasce indipendente, ma sotto l'occupazione americana, che ci fa capire come la Resistenza al fascismo abbia riscattato la sconfitta ma non del tutto, l'Italia resta un paese soggetto a tale occupazione che perdura dal [[1944|'44]] al [[1947|'47]] e poi segna il passaggio del nostro paese al Patto Atlantico».


«Un doppio Stato con una doppia fedeltà»: accordi segreti tra un pezzo di Stato italiano e i servizi segreti americani. L'Italia si presenta come un paese sconfitto e l'Italia nel mezzogiorno non è certo un'Italia resistenziale. I tentativi al sud di arrivare ai livelli del centro nord non reggono, il movimento contadino, che parte in Sicilia dopo il [[1946|'46]], non è la resistenza italiana al [[fascismo]]. Nel Mezzogiorno, di fatto, non c'è stata la resistenza, quindi da qusto punto di vista il sud non riflette e non rappresenta i partiti di massa: [[socialisti]], [[comunisti]] e cattolici. «Questo il contesto nel quale nascono logiche di potere occulte che tendono a reprimere la libertà di scelte politiche chiare. Al nord si assiste allo scontro tra democrazia cristiana e [[comunismo]], al sud si cerca di costruire una rete clandestina per sconfiggere il nemico comune, i [[comunisti]]. Ecco quindi dopo la guerra la nascita di gruppi combattenti italiani anti-comunisti, infiltrati dalla Xª MAS. Il personaggio Paolo Borghese, esperto conoscitore di tecniche di sabotaggio navale si lega a tale tentativo».  
«Un doppio [[Stato]] con una doppia fedeltà»: accordi segreti tra un pezzo di [[Stato]] italiano e i servizi segreti americani. L'Italia si presenta come un paese sconfitto e l'Italia nel mezzogiorno non è certo un'Italia resistenziale. I tentativi al sud di arrivare ai livelli del centro nord non reggono, il movimento contadino, che parte in Sicilia dopo il [[1946|'46]], non è la resistenza italiana al [[fascismo]]. Nel Mezzogiorno, di fatto, non c'è stata la resistenza, quindi da qusto punto di vista il sud non riflette e non rappresenta i partiti di massa: [[socialisti]], [[comunisti]] e cattolici. «Questo il contesto nel quale nascono logiche di potere occulte che tendono a reprimere la libertà di scelte politiche chiare. Al nord si assiste allo scontro tra democrazia cristiana e [[comunismo]], al sud si cerca di costruire una rete clandestina per sconfiggere il nemico comune, i [[comunisti]]. Ecco quindi dopo la guerra la nascita di gruppi combattenti italiani anti-comunisti, infiltrati dalla Xª MAS. Il personaggio Paolo Borghese, esperto conoscitore di tecniche di sabotaggio navale si lega a tale tentativo».  


Il ''pactum sceleris'': lo scellerato accordo tra mafia e americani per lo sbarco in Sicilia degli alleati. I documenti scoperti in tal senso indicano chiaramente questo elemento. Gli americani non sanno che cos'è la mafia ma la cercano per avere ordine e utilizzare il minor numero di soldati. Il loro modello è quello di una società primitiva, che in realtà si presenta complessa e genera conflitti. Il ricorso all'Alta mafia è un punto di partenza, si presenta come una destra separatista, filofascista. E il mandato viene dato a Salvatore Giuliano, bandito separatista e [[fascista]]. Bandito per noi, colonnello per gli americani. Occorre creare un accordo tra destra e democrazia e per saldare tale accordo, per costruire questa logica, la strage di Portella della Ginestra. I conti storici tornano, le carte parlano chiaro: l'intenzione americana era quella di organizzare movimenti neofascisti a vantaggio di quella causa, quindi guardano con accondiscendenza all'Alta mafia e alla destra separatista. L'Alta mafia è un movimento politico, gli americani cercano la classe dirigente, la intravedono prima nella mafia e poi nella chiesa.  
Il ''pactum sceleris'': lo scellerato accordo tra mafia e americani per lo sbarco in Sicilia degli alleati. I documenti scoperti in tal senso indicano chiaramente questo elemento. Gli americani non sanno che cos'è la mafia ma la cercano per avere ordine e utilizzare il minor numero di soldati. Il loro modello è quello di una società primitiva, che in realtà si presenta complessa e genera conflitti. Il ricorso all'Alta mafia è un punto di partenza, si presenta come una destra separatista, filofascista. E il mandato viene dato a Salvatore Giuliano, bandito separatista e [[fascista]]. Bandito per noi, colonnello per gli americani. Occorre creare un accordo tra destra e democrazia e per saldare tale accordo, per costruire questa logica, la strage di Portella della Ginestra. I conti storici tornano, le carte parlano chiaro: l'intenzione americana era quella di organizzare movimenti neofascisti a vantaggio di quella causa, quindi guardano con accondiscendenza all'Alta mafia e alla destra separatista. L'Alta mafia è un movimento politico, gli americani cercano la classe dirigente, la intravedono prima nella mafia e poi nella chiesa.  
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I documenti americani e italiani, che vanno dal [[1943]] al [[1947]], presi in esame dimostrano i rapporti che intercorsero tra Borghese e personaggi americani e lo stesso Andreotti, legato ai servizi segreti americani fin dal [[1946]]. Anche Valerio Pignatelli si trova a coordinare una serie d'informatori al sud. Sbarco degli americani e strage di Portella della Ginestra: stessa regia occulta. I documenti dimostrano i collegamenti tra Cosa Nostra americana, la mafia siciliana e i servizi segreti. Questi i giochi di potere: sbarco e strage, i due eventi sono complementari e s'inquadrano nello scenario della mafia locale.  
I documenti americani e italiani, che vanno dal [[1943]] al [[1947]], presi in esame dimostrano i rapporti che intercorsero tra Borghese e personaggi americani e lo stesso Andreotti, legato ai servizi segreti americani fin dal [[1946]]. Anche Valerio Pignatelli si trova a coordinare una serie d'informatori al sud. Sbarco degli americani e strage di Portella della Ginestra: stessa regia occulta. I documenti dimostrano i collegamenti tra Cosa Nostra americana, la mafia siciliana e i servizi segreti. Questi i giochi di potere: sbarco e strage, i due eventi sono complementari e s'inquadrano nello scenario della mafia locale.  


«È la prima strage di Stato quella di Portella della Ginestra, personaggi oscuri come Borghese, Pignatelli, il principe Alliata erano collegati ai servizi segreti americani». In 60 anni di storia risulta evidente la strategia imperiale dell'America. Ancora oggi tragicamente attuale.
«È la prima strage di [[Stato]] quella di Portella della Ginestra, personaggi oscuri come Borghese, Pignatelli, il principe Alliata erano collegati ai servizi segreti americani». In 60 anni di storia risulta evidente la strategia imperiale dell'America. Ancora oggi tragicamente attuale.


=== Intervento di Lino Buscemi ===
=== Intervento di Lino Buscemi ===
«Abbiamo avuto negati per decenni l'accesso a queste carte e misteri da chiarire ce ne sono ancora molti. Il ruolo della mafia nello sbarco in Sicilia degli americani era quello di controllare il territorio per mantenere l'ordine e creare una classe dirigente vicina alle loro aspettative. La prima vera strage dell'Italia liberale fu quella di Portella della Ginestra, 24 morti, strage di Stato, con un piano politico mafioso».  
«Abbiamo avuto negati per decenni l'accesso a queste carte e misteri da chiarire ce ne sono ancora molti. Il ruolo della mafia nello sbarco in Sicilia degli americani era quello di controllare il territorio per mantenere l'ordine e creare una classe dirigente vicina alle loro aspettative. La prima vera strage dell'Italia liberale fu quella di Portella della Ginestra, 24 morti, strage di [[Stato]], con un piano politico mafioso».  


La strategia della tensione in rapporto alla posizione strategica della Sicilia, in un'area del Mediterraneo da tenere sotto controllo: ci fu l'ordine di dire ai signori mafiosi, ai separatisti: sbloccatevi, il separatismo non lo possiamo accettare. E sono gli anglo-americani che consigliano di fondare un fronte autonomista, preludio alla concessione di una grande autonomia regionale, che soddisfi grandemente le esigenze di “autogoverno”.  
La strategia della tensione in rapporto alla posizione strategica della Sicilia, in un'area del Mediterraneo da tenere sotto controllo: ci fu l'ordine di dire ai signori mafiosi, ai separatisti: sbloccatevi, il separatismo non lo possiamo accettare. E sono gli anglo-americani che consigliano di fondare un fronte autonomista, preludio alla concessione di una grande autonomia regionale, che soddisfi grandemente le esigenze di “autogoverno”.  


È un periodo truce, oscuro per la storia e tali cose sono avvenute col silenzio colpevole di chi in quel momento aveva il dovere d'intervenire. Ci sono due lettere del segretario comunista Montalbano indirizzate a Togliatti, il [[27 ottobre]] del [[1944]], lettere rimaste senza risposta e poi sottratte all'attenzione degli studiosi. La strage di Portella doveva essere rimossa, non ci doveva essere alcuna risposta da parte del primo ministro della Repubblica. Poi i membri dell'Alta mafia sono diventati sottosegretari di Stato, deputati, senatori, tutte “onorevoli” persone: un vero riciclaggio. L'avviso dell'Alta mafia è chiaro: se il governo italiano non si prende cura della Sicilia, ci saranno altre stragi. Si fece credere ai separatisti che la Sicilia poteva diventare la 49a stella americana. Se non si ha memoria di questo - dice Ugo Oietti, un grande scrittore d'inizio secolo - il popolo italiano è un popolo di contemporanei, perché non ha memoria.  
È un periodo truce, oscuro per la storia e tali cose sono avvenute col silenzio colpevole di chi in quel momento aveva il dovere d'intervenire. Ci sono due lettere del segretario comunista Montalbano indirizzate a Togliatti, il [[27 ottobre]] del [[1944]], lettere rimaste senza risposta e poi sottratte all'attenzione degli studiosi. La strage di Portella doveva essere rimossa, non ci doveva essere alcuna risposta da parte del primo ministro della Repubblica. Poi i membri dell'Alta mafia sono diventati sottosegretari di [[Stato]], deputati, senatori, tutte “onorevoli” persone: un vero riciclaggio. L'avviso dell'Alta mafia è chiaro: se il governo italiano non si prende cura della Sicilia, ci saranno altre stragi. Si fece credere ai separatisti che la Sicilia poteva diventare la 49a stella americana. Se non si ha memoria di questo - dice Ugo Oietti, un grande scrittore d'inizio secolo - il popolo italiano è un popolo di contemporanei, perché non ha memoria.  


=== Intervento di Giuseppe Casarrubea ===
=== Intervento di Giuseppe Casarrubea ===
«Nella Sicilia degli anni che vanno dal '43 al ’48, gli agenti hanno una funzione abbastanza decisa. Sono ben pagati dal dipartimento di Stato americano per non vanificare l'esperienza dell'occupazione. Questi signori sono citati ampliamente nell'antologia di Tranfaglia, che rappresenta per noi studiosi dei fatti un incipit, una fase di avvio preliminare per future ricerche. Il suo libro, infatti, non è un libro che conclude ma che apre un percorso, che è fondato sotto il profilo scientifico, in quanto ci sono corrispondenze di fonti, che vengo a certificare».
«Nella Sicilia degli anni che vanno dal '43 al ’48, gli agenti hanno una funzione abbastanza decisa. Sono ben pagati dal dipartimento di [[Stato]] americano per non vanificare l'esperienza dell'occupazione. Questi signori sono citati ampliamente nell'antologia di Tranfaglia, che rappresenta per noi studiosi dei fatti un incipit, una fase di avvio preliminare per future ricerche. Il suo libro, infatti, non è un libro che conclude ma che apre un percorso, che è fondato sotto il profilo scientifico, in quanto ci sono corrispondenze di fonti, che vengo a certificare».


Citazione, a titolo esemplificativo e come conferma delle ipotesi formulate nella documentazione, di un rappresentante della Xª MAS, un tale Nino Cuttazzoni, che comandava il battaglione Pega (un battaglione ricavato dalla Xª MAS), ultrà specializzato in certe operazioni. L'obiettivo non era tecnico ma quello politico del sabotaggio: uso di strumentazione tecnica, funzionale al raggiungimento dell'obiettivo politico, ossia la lotta contro il partito comunista. Quindi un uomo della destra ultrà dà vita ad un esercito clandestino anticomunista. Scrive infatti: ''Abbiamo a disposizione armi, depositi al completo, faccio contattare anche gruppi di nuotatori paracadutisti dal sud''.
Citazione, a titolo esemplificativo e come conferma delle ipotesi formulate nella documentazione, di un rappresentante della Xª MAS, un tale Nino Cuttazzoni, che comandava il battaglione Pega (un battaglione ricavato dalla Xª MAS), ultrà specializzato in certe operazioni. L'obiettivo non era tecnico ma quello politico del sabotaggio: uso di strumentazione tecnica, funzionale al raggiungimento dell'obiettivo politico, ossia la lotta contro il partito comunista. Quindi un uomo della destra ultrà dà vita ad un esercito clandestino anticomunista. Scrive infatti: ''Abbiamo a disposizione armi, depositi al completo, faccio contattare anche gruppi di nuotatori paracadutisti dal sud''.
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La Sicilia è stata la prima regione italiana separata, dopo la caduta del fascismo. Il problema del ruolo di Giulio Valerio Borghese e dei fascisti, non dei neofascisti: «Perché questi erano fascisti e lo sono rimasti dopo la liberazione, in tutta la fase di lotta al partito comunista, che si è svolta in Italia in quegli anni. Io non credo affatto che con la situazione italiana tra il [[1945]] e il [[1951]] non ci sia stata nessuna attività di questi gruppi. Abbiamo tracce sia negli archivi italiani che nella memorialistica di attività che vengono svolte da questi gruppi. E Borghese è un personaggio importante, di cui non abbiamo una storia critica. Andrebbe studiato meglio e di più, è un uomo che aveva tutta una serie di competenze tecniche, è un uomo che aveva dietro questa Xª MAS, con un vincolo di fedeltà molto forte al comandante. E Borghese, non bisogna dimenticarlo, è poi l'uomo che nel [[1970]] arriva vicino al golpe e si ferma soltanto dopo aver ricevuto una telefonata, su cui non riferirà mai, che ha la forza da indurlo a tornare indietro. Questo è un altro fatto della storia italiana che non possiamo ignorare. Quindi dobbiamo andare avanti nella ricerca».  
La Sicilia è stata la prima regione italiana separata, dopo la caduta del fascismo. Il problema del ruolo di Giulio Valerio Borghese e dei fascisti, non dei neofascisti: «Perché questi erano fascisti e lo sono rimasti dopo la liberazione, in tutta la fase di lotta al partito comunista, che si è svolta in Italia in quegli anni. Io non credo affatto che con la situazione italiana tra il [[1945]] e il [[1951]] non ci sia stata nessuna attività di questi gruppi. Abbiamo tracce sia negli archivi italiani che nella memorialistica di attività che vengono svolte da questi gruppi. E Borghese è un personaggio importante, di cui non abbiamo una storia critica. Andrebbe studiato meglio e di più, è un uomo che aveva tutta una serie di competenze tecniche, è un uomo che aveva dietro questa Xª MAS, con un vincolo di fedeltà molto forte al comandante. E Borghese, non bisogna dimenticarlo, è poi l'uomo che nel [[1970]] arriva vicino al golpe e si ferma soltanto dopo aver ricevuto una telefonata, su cui non riferirà mai, che ha la forza da indurlo a tornare indietro. Questo è un altro fatto della storia italiana che non possiamo ignorare. Quindi dobbiamo andare avanti nella ricerca».  


Il sistema democratico americano ha permesso la desecretazione ogni anno di nuovi documenti, mentre in Italia i documenti dei servizi segreti non sono disponibili, esiste ancora il segreto di Stato.
Il sistema democratico americano ha permesso la desecretazione ogni anno di nuovi documenti, mentre in Italia i documenti dei servizi segreti non sono disponibili, esiste ancora il segreto di [[Stato]].


«Soltanto l'anno scorso è stato girato dalla parte giusta l'armadio della vergogna, in cui c'erano tutti i fascicoli contro i criminali nazisti e fascisti, messi da parte perché non si facesse alcun processo. E quando i ministri italiani degli anni '50, in modo particolare i ministri della Difesa e dell'Interno, del governo Scelba, dettero ordine ai Procuratori generali di girare dall'altra parte l'armadio dei procedimenti penali iniziati nelle istruttorie, non lo fecero soltanto per la Germania, alleata degli Stati Uniti, ma perché lì c'erano una serie di fascicoli sui generali e militari italiani che erano stati reintegrati nelle loro cariche ed erano in attività nell'esercito italiano. Per quanto riguarda il peso dell'associazione mafiosa, è accertato che l'associazione mafiosa ha avuto un ruolo notevole nei sindaci che sono stati messi in Sicilia, dopo lo sbarco e dunque d'accordo con gli americani. E che dire di Angleton, capo dei servizi segreti americani? Un personaggio che ha un rilievo nella storia degli Stati Uniti del secondo dopoguerra. Repubblicano, massone e fascista come suo padre, era stato Presidente della Camera di commercio italo-americana di Milano e arriva in Sicilia con un piano molto preciso, nella direzione dell'anticomunismo e dell'utilizzazione dei fascisti. Un aspetto importante dell'antologia [il libro di Tanfraglia] è quello che riguarda la riorganizzazione dei fascisti in Sicilia. C'è un capitolo molto ampio di documenti che dimostra, da una parte, che i fascisti si riorganizzano ben prima della fondazione di organizzazioni politiche neofasciste e, dall'altra, che l'arrivo in Sicilia non solo di meridionali ma anche di puri settentrionali fa si che questi abbiano un ruolo notevole in tutta la lotta che la destra organizza contro la sinistra, contro i comunisti. Su questo esisteva soltanto un libro di Michele Fatica, intitolato ''Il fascismo clandestino'', che aveva potuto utilizzare solo documenti italiani per fare un passo avanti nello studio dell'organizzazione del fascismo dopo il '45 e la sua attività tra il '45 e il '48».
«Soltanto l'anno scorso è stato girato dalla parte giusta l'armadio della vergogna, in cui c'erano tutti i fascicoli contro i criminali nazisti e fascisti, messi da parte perché non si facesse alcun processo. E quando i ministri italiani degli anni '50, in modo particolare i ministri della Difesa e dell'Interno, del governo Scelba, dettero ordine ai Procuratori generali di girare dall'altra parte l'armadio dei procedimenti penali iniziati nelle istruttorie, non lo fecero soltanto per la Germania, alleata degli Stati Uniti, ma perché lì c'erano una serie di fascicoli sui generali e militari italiani che erano stati reintegrati nelle loro cariche ed erano in attività nell'esercito italiano. Per quanto riguarda il peso dell'associazione mafiosa, è accertato che l'associazione mafiosa ha avuto un ruolo notevole nei sindaci che sono stati messi in Sicilia, dopo lo sbarco e dunque d'accordo con gli americani. E che dire di Angleton, capo dei servizi segreti americani? Un personaggio che ha un rilievo nella storia degli Stati Uniti del secondo dopoguerra. Repubblicano, massone e fascista come suo padre, era stato Presidente della Camera di commercio italo-americana di Milano e arriva in Sicilia con un piano molto preciso, nella direzione dell'anticomunismo e dell'utilizzazione dei fascisti. Un aspetto importante dell'antologia [il libro di Tanfraglia] è quello che riguarda la riorganizzazione dei fascisti in Sicilia. C'è un capitolo molto ampio di documenti che dimostra, da una parte, che i fascisti si riorganizzano ben prima della fondazione di organizzazioni politiche neofasciste e, dall'altra, che l'arrivo in Sicilia non solo di meridionali ma anche di puri settentrionali fa si che questi abbiano un ruolo notevole in tutta la lotta che la destra organizza contro la sinistra, contro i comunisti. Su questo esisteva soltanto un libro di Michele Fatica, intitolato ''Il fascismo clandestino'', che aveva potuto utilizzare solo documenti italiani per fare un passo avanti nello studio dell'organizzazione del fascismo dopo il '45 e la sua attività tra il '45 e il '48».


«A noi tutti sembra ormai evidente un elemento importante, la '''''tesi della doppia realtà e del doppio Stato''''', valida per gli studi sull'Italia contemporanea, per far capire come noi entriamo a far parte di un sistema politico internazionale che sicuramente, almeno fino all'89, forse anche oltre, ha avuto un peso rilevante su quella che è stata la nostra stessa storia nazionale». <ref>«Un processo lento, che in Italia si è sviluppato per tappe e acquisizioni a partire dal riconoscimento dello status quo feudale nel sud da parte della monarchia sabauda in cambio della propria legittimazione. La mafia, dalle trattative per preparare lo sbarco alleato in Sicilia al sistema di scambio voto-favore dell'epoca democristiana, ha in seguito rappresentato un costante interlocutore per la repubblica. In tale contesto, il ruolo della capitale morale settentrionale è andato focalizzandosi sulla controparte legale, il riciclaggio di denaro. Equilibrio che si è tuttavia definitivamente infranto a cavallo degli anni '80, con lo scoppio di una sanguinosa guerra intestina. Conflitto che, con un bilancio assimilabile a una guerra civile, ha portato al prevalere dei clan più arretrati e feroci, i corleonesi, e a una tardiva reazione istituzionale» ([http://www.arivista.org/?nr=255&pag=23.htm da ''Antistato totalitario e antistato mafioso''], di Massimo Annibale Rossi).</ref>)
«A noi tutti sembra ormai evidente un elemento importante, la '''''tesi della doppia realtà e del doppio [[Stato]]''''', valida per gli studi sull'Italia contemporanea, per far capire come noi entriamo a far parte di un sistema politico internazionale che sicuramente, almeno fino all'89, forse anche oltre, ha avuto un peso rilevante su quella che è stata la nostra stessa storia nazionale». <ref>«Un processo lento, che in Italia si è sviluppato per tappe e acquisizioni a partire dal riconoscimento dello status quo feudale nel sud da parte della monarchia sabauda in cambio della propria legittimazione. La mafia, dalle trattative per preparare lo sbarco alleato in Sicilia al sistema di scambio voto-favore dell'epoca democristiana, ha in seguito rappresentato un costante interlocutore per la repubblica. In tale contesto, il ruolo della capitale morale settentrionale è andato focalizzandosi sulla controparte legale, il riciclaggio di denaro. Equilibrio che si è tuttavia definitivamente infranto a cavallo degli anni '80, con lo scoppio di una sanguinosa guerra intestina. Conflitto che, con un bilancio assimilabile a una guerra civile, ha portato al prevalere dei clan più arretrati e feroci, i corleonesi, e a una tardiva reazione istituzionale» ([http://www.arivista.org/?nr=255&pag=23.htm da ''Antistato totalitario e antistato mafioso''], di Massimo Annibale Rossi).</ref>)


== Note ==
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