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Gli anarchici, soprattutto quelli ispirati da [[Errico Malatesta]], considerano spesso il volontarismo come un principio per la [[rivoluzione sociale]] (si veda il [[gradualismo rivoluzionario]]). | Gli anarchici, soprattutto quelli ispirati da [[Errico Malatesta]], considerano spesso il volontarismo come un principio per la [[rivoluzione sociale]] (si veda il [[gradualismo rivoluzionario]]). | ||
== Volontarismo anarchico == | == Volontarismo anarchico == | ||
[[File:Malatesta.jpg|right|thumb|170 px|Errico Malatesta]] | |||
Esiste un duplice aspetto della vita umana: essa è caratterizzata da una serie di involontarie circostanze casuali e non controllabili dall'[[individuo]] ma anche da una continua possibilità di costruzione volontaria di tali circostanze. L'[[anarchismo]] si è sviluppato come teoria atta a scoprire le "leggi" della storia e della società per poterle poi rovesciare secondo una prospettiva tutta [[etica]] e volontaristica. | Esiste un duplice aspetto della vita umana: essa è caratterizzata da una serie di involontarie circostanze casuali e non controllabili dall'[[individuo]] ma anche da una continua possibilità di costruzione volontaria di tali circostanze. L'[[anarchismo]] si è sviluppato come teoria atta a scoprire le "leggi" della storia e della società per poterle poi rovesciare secondo una prospettiva tutta [[etica]] e volontaristica. | ||
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===Il volontarismo malatestiano=== | ===Il volontarismo malatestiano=== | ||
I valori fondamentali dell'[[anarchia]] - [[libertà]], [[uguaglianza]], [[solidarietà]] - sono espressioni arazionali di una aspirazione universale e come tali non si legano a nessuna dottrina. [[Malatesta]] rifiuta tanto il [[giusnaturalismo]] quanto il [[positivismo]]: il primo perché considera l'idea di una [[società]] naturale come il risultato della pigrizia di chi sogna che le aspirazioni umane si realizzino spontaneamente, senza lotta; il secondo perché l'esaltazione della scienza porta ad un nuovo [[dogmatismo]], come accade in [[Pëtr Kropotkin]]. | I valori fondamentali dell'[[anarchia]] - [[libertà]], [[uguaglianza]], [[solidarietà]] - sono espressioni arazionali di una aspirazione universale e come tali non si legano a nessuna dottrina. [[Malatesta]] rifiuta tanto il [[giusnaturalismo]] quanto il [[positivismo]]: il primo perché considera l'idea di una [[società]] naturale come il risultato della pigrizia di chi sogna che le aspirazioni umane si realizzino spontaneamente, senza lotta; il secondo perché l'esaltazione della scienza porta ad un nuovo [[dogmatismo]], come accade in [[Pëtr Kropotkin]]. | ||
[[File:Nietzsche.jpg|thumb|left|160px|[[Nietzsche]] (1861)]] | [[File:Nietzsche.jpg|thumb|left|160px|[[Nietzsche]] (1861)]] | ||
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== Volontarismo nietzschiano == | == Volontarismo nietzschiano == | ||
Per [[Nietzsche]] l'elemento predominante dell'universo è l'irrazionalismo e la casualità degli eventi. Egli ritiene quindi che il mondo non abbia né ordine né fine. In tutto questo contesto il «superuomo» è colui che al caso e al caos oppone la propria «volontà di potenza», ovvero la volontà infinita di divenire ciò che si é. Questo concetto è profondamente legato al «superuomo» e all'«eterno ritorno»: il «superuomo» assume su di sé tutto il peso della volontà creatrice, accettando e affermando allo stesso tempo l'ineluttabile ripetizione dell'attimo creativo (l'«eterno ritorno» ovvero la tesi secondo cui la vita non si prefigge nulla e nulla insegue nella sua corsa, se non se stessa: tutto questo si ripete e ritorna eternamente), che porta il «superuomo» a non vivere più in termini di passato e/o futuro, bensì a vivere «qui e ora» nell'attimo presente. Il volontarismo nietzschiano è detto «volontarismo metafisico», in quanto attribuisce un ruolo preminente alla volontà rispetto agli estremismi del razionalismo e dell'intellettualismo. | Per [[Nietzsche]] l'elemento predominante dell'universo è l'irrazionalismo e la casualità degli eventi. Egli ritiene quindi che il mondo non abbia né ordine né fine. In tutto questo contesto il «superuomo» è colui che al caso e al caos oppone la propria «volontà di potenza», ovvero la volontà infinita di divenire ciò che si é. Questo concetto è profondamente legato al «superuomo» e all'«eterno ritorno»: il «superuomo» assume su di sé tutto il peso della volontà creatrice, accettando e affermando allo stesso tempo l'ineluttabile ripetizione dell'attimo creativo (l'«eterno ritorno» ovvero la tesi secondo cui la vita non si prefigge nulla e nulla insegue nella sua corsa, se non se stessa: tutto questo si ripete e ritorna eternamente), che porta il «superuomo» a non vivere più in termini di passato e/o futuro, bensì a vivere «qui e ora» nell'attimo presente. Il volontarismo nietzschiano è detto «volontarismo metafisico», in quanto attribuisce un ruolo preminente alla volontà rispetto agli estremismi del razionalismo e dell'intellettualismo. | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == | ||
*Errico Malatesta, ''Individuo, società, anarchia: la scelta del volontarismo etico'', Ed. e/o, 1998. | *Errico Malatesta, ''Individuo, società, anarchia: la scelta del volontarismo etico'', Ed. e/o, 1998. | ||
== Voci correlate == | == Voci correlate == | ||
*[[Spontaneismo]] | *[[Spontaneismo]] |