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== Il pensiero == | == Il pensiero == | ||
Per Ciancabilla «l'individuo che è anarchico per sé lo è necessariamente per gli altri» <ref name="QS1">''Essere o parere anarchici'' da ''La Questione Sociale'', Anno V, n. 93, 7 gennaio 1899</ref>, mentre «l'individuo [...] che è anarchico per gli altri [...] non lo è in sostanza» <ref name="QS1"></ref>: l'individuo che è anarchico per un proprio incontenibile bisogno di libertà e felicità «sarà costretto ad attirare altri nell'orbita della sua azione e della sua teoria; cercherà di convincerli, di dare ad essi l'energia che è esuberante nel suo essere, di deciderli all'azione» <ref name="QS1"></ref>; l'individuo che, invece, si preoccupa di propagandare la propria idea non per un bisogno personale ma per trovare seguaci «è costretto a presentare quest'Idea sotto l'aspetto più seducente, accomodandola alle esigenze del suo pubblico, smussandola di ciò che può parere aspro e difficile a concepirsi, adattandola a tutte le esigenze curiose di coloro che vogliono sapere, vogliono prevedere, vogliono, prima di demolire, ricostruire idealmente il futuro» <ref name="QS1"></ref>. | Per Ciancabilla «l'individuo che è anarchico per sé lo è necessariamente per gli altri» <ref name="QS1">''Essere o parere anarchici'' da ''La Questione Sociale'', Anno V, n. 93, 7 gennaio 1899</ref>, mentre «l'individuo [...] che è anarchico per gli altri [...] non lo è in sostanza» <ref name="QS1"></ref>: l'individuo che è anarchico per un proprio incontenibile bisogno di [[libertà]] e felicità «sarà costretto ad attirare altri nell'orbita della sua azione e della sua teoria; cercherà di convincerli, di dare ad essi l'energia che è esuberante nel suo essere, di deciderli all'azione» <ref name="QS1"></ref>; l'individuo che, invece, si preoccupa di propagandare la propria idea non per un bisogno personale ma per trovare seguaci «è costretto a presentare quest'Idea sotto l'aspetto più seducente, accomodandola alle esigenze del suo pubblico, smussandola di ciò che può parere aspro e difficile a concepirsi, adattandola a tutte le esigenze curiose di coloro che vogliono sapere, vogliono prevedere, vogliono, prima di demolire, ricostruire idealmente il futuro» <ref name="QS1"></ref>. | ||
L'azione individuale, sempre degna di solidarietà quand'anche consista nel gesto demolitorio di chi si immola «sull'altare dell'Ideale» <ref name="A2">«Un fatto individuale, commesso da un anarchico per spirito di ribellione anarchica, non può essere che accettato e approvato dagli anarchici, anche quando esso rivesta apparenze di ripugnanza e di antipatia, oppure esso non appaia opportuno. [...] Il voler rinnegare la solidarietà anarchica a tale atto, da parte di anarchici che fanno la propaganda anarchica, significa non aver la responsabilità e la coscienza delle proprie azioni, significa gettare il sasso e voler nascondere la mano» (''La lotta individuale'' da ''L'Aurora'', Anno I, n. 13, 23 dicembre 1899).</ref> (la [[propaganda del fatto]] è considerata parte integrante dei mezzi volti a formare delle coscienze anarchiche), diviene inevitabilmente azione comune, ma la [[rivoluzione]] non si ferma a questa formula [[Determinismo|evoluzionistica]], necessitando anche della «partecipazione a tutti i movimenti che rivestano un carattere di ribellione e di progresso» <ref name="QS2">''Per un'obiezione'' da ''La Questione Sociale'', Anno V, n. 97, 4 febbraio 1899</ref>: «nessun anarchico può lottare isolato contro il sistema in modo efficace» <ref name="A1">''Idee e tattica'' da ''L'Aurora'', Anno I, n. 6, 4 novembre 1899</ref> e l'[[individualismo anarchico]] confluisce naturalmente in un [[socialismo]] che nei desiderata di Ciancabilla è di tipo [[comunista anarchico]], prodromo di una società in cui «il benessere privato, confondendosi nel benessere generale, farà sì che tutti concorreranno al miglioramento reciproco» <ref name="PU1">''Sintesi anarchica'' da ''La Proesta Umana'', Anno III, n. 12, 28 maggio 1904</ref>. Tuttavia questa visione dell'anarchia resta pur sempre aperta «a qualunque altra innovazione che il progresso ed il suo sviluppo potranno render necessaria; giacché le teorie anarchiche sono sempre in discussione per riuscirne continuamente migliorate» <ref name="PU1"></ref>. | L'azione individuale, sempre degna di solidarietà quand'anche consista nel gesto demolitorio di chi si immola «sull'altare dell'Ideale» <ref name="A2">«Un fatto individuale, commesso da un anarchico per spirito di ribellione anarchica, non può essere che accettato e approvato dagli anarchici, anche quando esso rivesta apparenze di ripugnanza e di antipatia, oppure esso non appaia opportuno. [...] Il voler rinnegare la solidarietà anarchica a tale atto, da parte di anarchici che fanno la propaganda anarchica, significa non aver la responsabilità e la coscienza delle proprie azioni, significa gettare il sasso e voler nascondere la mano» (''La lotta individuale'' da ''L'Aurora'', Anno I, n. 13, 23 dicembre 1899).</ref> (la [[propaganda del fatto]] è considerata parte integrante dei mezzi volti a formare delle coscienze anarchiche), diviene inevitabilmente azione comune, ma la [[rivoluzione]] non si ferma a questa formula [[Determinismo|evoluzionistica]], necessitando anche della «partecipazione a tutti i movimenti che rivestano un carattere di ribellione e di progresso» <ref name="QS2">''Per un'obiezione'' da ''La Questione Sociale'', Anno V, n. 97, 4 febbraio 1899</ref>: «nessun anarchico può lottare isolato contro il sistema in modo efficace» <ref name="A1">''Idee e tattica'' da ''L'Aurora'', Anno I, n. 6, 4 novembre 1899</ref> e l'[[individualismo anarchico]] confluisce naturalmente in un [[socialismo]] che nei desiderata di Ciancabilla è di tipo [[comunista anarchico]], prodromo di una società in cui «il benessere privato, confondendosi nel benessere generale, farà sì che tutti concorreranno al miglioramento reciproco» <ref name="PU1">''Sintesi anarchica'' da ''La Proesta Umana'', Anno III, n. 12, 28 maggio 1904</ref>. Tuttavia questa visione dell'anarchia resta pur sempre aperta «a qualunque altra innovazione che il progresso ed il suo sviluppo potranno render necessaria; giacché le teorie anarchiche sono sempre in discussione per riuscirne continuamente migliorate» <ref name="PU1"></ref>. | ||
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'''Ciancabilla''': | '''Ciancabilla''': | ||
: « Siamo nemici di ogni forma di organizzazione perché respingiamo ogni forma di autorità. Noi dobbiamo dare l'assalto allo [[Stato]] non per prendere il posto dei borghesi, ma per distruggerlo completamente. » | : « Siamo nemici di ogni forma di organizzazione perché respingiamo ogni forma di [[autorità]]. Noi dobbiamo dare l'assalto allo [[Stato]] non per prendere il posto dei borghesi, ma per distruggerlo completamente. » | ||
'''[[Malatesta]]''': | '''[[Malatesta]]''': | ||
: « L'errore fondamentale degli [[anarchici]] avversari dell'organizzazione è il credere che non sia possibile organizzare senza autorità, e preferire - ammessa questa ipotesi - la rinuncia a qualsiasi organizzazione piuttosto che accettare la minima [[autorità]]. » | : « L'errore fondamentale degli [[anarchici]] avversari dell'organizzazione è il credere che non sia possibile organizzare senza [[autorità]], e preferire - ammessa questa ipotesi - la rinuncia a qualsiasi organizzazione piuttosto che accettare la minima [[autorità]]. » | ||
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'''[[Luigi Galleani]]''': | '''[[Luigi Galleani]]''': | ||
: « ... se [[Malatesta]] e Ciancabilla, invece d'essere trascinati dal raggiro d'ignobili speculatori di zizzanie al più deplorevole e più sterile conflitto, avessero potuto - come di fatto e concordemente volevano - dedicare tutta la loro attività a buttar nel solco aperto il buon seme, il movimento libertario italiano degli [[Stati Uniti]] sarebbe forse in grado di pesare nei momenti decisivi delle lotte proletarie locali. » <ref name="PG">''Pietro Gori - 1869-1911'', di Luigi Galleani, in ''Cronaca Sovversiva'', 21 gennaio 1911</ref> | : « ... se [[Malatesta]] e Ciancabilla, invece d'essere trascinati dal raggiro d'ignobili speculatori di zizzanie al più deplorevole e più sterile conflitto, avessero potuto - come di fatto e concordemente volevano - dedicare tutta la loro attività a buttar nel solco aperto il buon seme, il movimento [[libertario]] italiano degli [[Stati Uniti]] sarebbe forse in grado di pesare nei momenti decisivi delle lotte proletarie locali. » <ref name="PG">''Pietro Gori - 1869-1911'', di Luigi Galleani, in ''Cronaca Sovversiva'', 21 gennaio 1911</ref> | ||
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