Violenza della polizia: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
Riga 2: Riga 2:


== In Italia ==
== In Italia ==
[[File:Federico Aldrovandi Aut31801.jpg|thumb|180px|left|Il corpo di [[Federico Aldrovandi]].]]
In questo capitolo vengono sinteticamente descritti significativi episodi di [[violenza]] che hanno visto coinvolte le forze di [[polizia]] e dell'[[esercito]]. Le [[violenze]] compiute da uomini dell'[[esercito]] sono citate solo quando compiute durante operazioni di [[polizia]] ovvero quando l'[[esercito]] è stato utilizzato come mezzo [[repressione|repressivo]] dell'antagonismo sociale.  
In questo capitolo vengono sinteticamente descritti significativi episodi di [[violenza]] che hanno visto coinvolte le forze di [[polizia]] e dell'[[esercito]]. Le [[violenze]] compiute da uomini dell'[[esercito]] sono citate solo quando compiute durante operazioni di [[polizia]] ovvero quando l'[[esercito]] è stato utilizzato come mezzo [[repressione|repressivo]] dell'antagonismo sociale.  
=== Episodi ([[2003]]-[[2009]]) ===
Tra il [[2003]] e il [[2009]] sono saliti alla ribalta della cronaca diversi casi di omicidio compiuti dalle forze di [[polizia]] <ref>Altri casi, che però non hanno adeguatamente ricevuto l'interesse dei [[media]], hanno riguardato [http://archive.is/0P2kz Domenico Palumbo] e [https://archive.ph/Xpkd8 Marco De Santis].</ref>:
*[http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/lonzi/index.htm Marcello Lonzi], ucciso nel carcere di Livorno l'[[11 luglio]] [[2003]]
*[[Federico Aldrovandi]], assassinato il [[25 settembre]] [[2005]]
*[https://ristretti.org/index.php?option=com_content&view=article&id=36809:giustizia-riccardo-rasman-pestato-a-morte-per-due-petardi Riccardo Rasman], pestato a morte a Trieste il [[27 ottobre]] [[2006]]
*[http://veritaperaldo.noblogs.org/ Aldo Bianzino], trovato morto nel [[carcere]] di Perugia il [[14 ottobre]] [[2007]]
*[http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/tifosi-morto/tifosi-morto/tifosi-morto.html Gabriele Sandri], ucciso da un "colpo accidentale" l'[[11 novembre]] [[2007]]
*[http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/240544_caso_uva_manconi_choc_uva_violentato_in_caserma/ Giuseppe Uva], violentato e ucciso in caserma il [[14 giugno]] del [[2008]]
*[http://perstefanocucchi.blogspot.com/ Stefano Cucchi], ucciso durante la custodia cautelare il [[22 ottobre]] [[2009]]
[[File:Genova-G8 2001-Carica della polizia.jpg|thumb|[[Esercito|Carabinieri]] nell'atto di caricare i manifestanti durante gli scontri avvenuti in Corso Torino, a Genova, il [[20 luglio]] [[2001]].]]
[[File:Pinelli.jpg|right|thumb|180 px|[[Giuseppe Pinelli]], anarchico defenestrato dalla [[polizia]] il [[12 dicembre]] [[1969]].]]
La [[polizia]] ha compiuto gravi atti di [[violenza]] in diversi momenti dell'epoca a noi recente, i più brutali sono stati quelli compiuti durante il G8 di Genova del [[2001]]: omicidio di [[Carlo Giuliani]], violenze e torture alla caserma Bolzaneto e alla scuola Diaz <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=lL-6WBs7BEI G8 Genova - Testimonianze caserma Bolzaneto e scuola Diaz]</ref>. Sono diventati di dominio pubblico nuovi e diversi episodi che hanno certificato l'uso della tortura da parte delle forze dell'ordine per estorcere confessioni. In particolare essa è stata utilizzata durante gli interrogatori di alcuni veri o presunti brigatisti <ref>[http://baruda.net/2012/02/09/la-rai-si-accorge-della-tortura-in-italia-e-di-de-tormentis/ ''La RAI si accorge della tortura in Italia e di De Tormentis'']</ref> <ref>[https://baruda.net/2012/02/18/anche-il-manifesto-quasi-per-ultimo-si-accorge-della-tortura-un-articolo-di-mauro-palma/ ''Anche il Manifesto, quasi per ultimo, si accorge della tortura'']</ref> <ref>[http://baruda.net/della-tortura/ Articoli sulle torture compiute dagli apparati dello Stato]</ref>, ma anche contro detenuti comuni <ref>[http://archive.is/zp6Yb ''Tortura di Stato democratica. Il caso Gullotta-Carabinieri'']</ref>. Gravissimi episodi di [[violenza]] [[poliziesca]] sono stati messi in atto durante diverse manifestazioni sportive <ref>[http://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-stazione-manifestazione-ultras-paolo-scaroni.html ''Manifestazione ultras in stazione: giustizia per Paolo Scaroni!'']</ref> e il [[16 marzo]] [[2003]], quando gli [[antifascismo|antifascisti]] accorsi all'ospedale S. Paolo di Milano per avere notizie di [[Davide Cesare]], accoltellato a morte da [[neofascismo|simpatizzanti neofascisti]], furono pesantemente e assurdamente caricati dalle forze dell'ordine <ref> Nella notte del [[16 marzo]] [[2003]], a Milano, l'[[antifascista]] militante del Centro Sociale O.R.So. (Officina di Resistenza Sociale) di Milano [[Davide Cesare]], noto come "Dax", venne colpito a morte con 13 coltellate mentre usciva da un bar. Due sue amici rimasero feriti, ma senza gravissime conseguenze. Gli aggressori vennero in seguito identificati come membri della famiglia Morbi (i fratelli Federico di 28 anni, Mattia di 17 e il padre Giorgio di 54), non strettamente legata agli ambienti [[neofascismo|neofascisti]] ma comunque [http://www.girodivite.it/Omicidio-Dax-condannati-padre-e.html simpatizzante] degli stessi. Sul luogo del delitto giunsero numerosissime vetture di [[polizia]] e carabinieri, il che impedì il regolare intervento del personale medico. I compagni di "Dax" e degli altri feriti, giunti all'ospedale S. Paolo per avere notizie, vennero violentemente caricati dalla [[polizia]] al grido di «comunisti bastardi... vi ammazziamo tutti... »; una decina di compagni vennero gravemente feriti a causa dei pestaggi subiti (addirittura facendo uso di mazze da baseball, tubi di ferro ed estraibili) anche mentre erano ammanettati. Alcuni compagni vennero portati in questura e denunciati a piede libero, altri gettati in strada a qualche centinaio di metri dal S. Paolo, altri interrogati seduta stante (si veda anche questo [http://www.inventati.org/sanpaolo/mostra_web_pagina2.htm comunicato]).</ref>.
I partecipanti al movimento [[NO TAV]] hanno dovuto far i conti con la [[violenza]] delle forze dell'ordine in diverse occasioni, ma non solo a loro è toccato tastare con mano la brutalità istituzionale: molti lavoratori e studenti scesi in piazza per manifestare contro la crisi hanno dovuto subire violenti pestaggi e cariche inusitate <ref>[http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Sardegna-La-protesta-dei-pastori/6100 ''Sardegna - La protesta dei pastori'']</ref> <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=NUu3CKzzzyI ''Roma, cariche contro studenti: vietato manifestare'']</ref> <ref>[http://archive.is/3Pxy1 ''Genova: polizia carica corteo operai Fincanieri'']</ref>.
=== Dopo la caduta del fascismo ===
{{vedi|Cronologia delle rivolte e dei morti dalla caduta del fascismo ai giorni nostri}}
{{Vedi|L'insurrezione antimilitarista del "non si parte!"}}
{{vedi|Il secondo dopoguerra in Italia: corpi di polizia e repressione della lotta antifascista}}
{{vedi|Convegno di Palermo: rapporti tra istituzioni, fascismo e criminalità}}
===Durante il fascismo===
{{vedi|Il secondo dopoguerra in Italia: corpi di polizia e repressione della lotta antifascista}}
Ai primordi del regime [[fascista]], il [[31 dicembre]] [[1922]], Benito Mussolini sciolse alcuni corpi militari con funzioni di [[polizia]] e li fece assorbire dall'Arma dei Reali Carabinieri. Nell'ambito della stessa manovra, venne creata la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Furono questi due corpi, coadiuvati direttamente o indirettamente dagli squadristi, ad operarsi nella [[violenta]] [[repressione]] dell'[[antifascismo]] e di ogni forma di dissenso. Uno degli episodi più tragici e violenti fu la [[Strage di Torino (18-20 dicembre 1922)|strage di Torino]] del dicembre [[1922]].
Alcuni militari furono rimossi dalle loro cricche perché Mussolini non si fidava di loro. Tra questi Guido Jurgens, capitano dei carabinieri, Federico Fusco (vedi la [[difesa di Parma del 1922]]), prefetto di Parma, Vincenzo Trani, ispettore generale di pubblica sicurezza. Mussolini non poteva fidarsi appieno dell'[[esercito]], visto che diversi soldati si erano schierati al fianco dell'ala anarco-bolscevico-sovversiva degli Arditi di Trieste, che poi confluiranno negli [[Arditi del Popolo]] insieme ai legionari dell'[[Impresa di Fiume]] e ai [[Rivolta dei Bersaglieri (1920)|bersaglieri di Ancona]]. A infastidire il duce [[fascista]] era stata anche la familiarizzazione fra soldati e rivoltosi nella [[Difesa di Parma del 1922|difesa di Parma del 1922]]. Né il duce poteva fidarsi delle associazioni di reduci e dei loro legami con settori militari, in cui vi erano personalità monarchiche [[antifasciste]], incluso Pietro Badoglio <ref>[https://web.archive.org/web/20080509062153/http://www.romacivica.net/anpiroma/Resistenza/resistenza4a.htm ''Sud, la Resistenza dimenticata''], di Mario Avagliano</ref>.
Renzo De Felice testimonia quanto Mussolini riuscì a rendere efficace quanto aveva programmato:
:«Ma si macchiano di complicità con i nazisti pure le prefetture, la [[polizia]] e i carabinieri (alcune prefetture e comandi ci mettono uno zelo veramente incredibile, fatto al tempo stesso di fanatismo, di sete di [[violenza]], di rapacità). È un fatto ormai accertato che i 4.210 ebrei deportati dopo l'Ordine n. 5 siano stati arrestati quasi tutti dalle autorità italiane».
Inoltre, sempre durante il [[fascismo]], il corpo di [[polizia]] annovererà al suo interno le più tristemente note bande di torturatori (che agivano nelle cosiddette "ville tristi"), affiliate alla pubblica sicurezza: dalla banda Koch, il cui capo fu eliminato dai carabinieri, alla banda Collotti, alla banda Carità, ai torturatori della Casa dello Studente di Genova, al tristemente noto prefetto genovese Carlo Emanuele Basile (autore di "editti" di deportazione di operai e tecnici in [[Germania]]).


===Dall'unità d'Italia all'avvento del fascismo===
===Dall'unità d'Italia all'avvento del fascismo===
Riga 57: Riga 23:
*[[15 luglio]] [[1920]]: a Panicale, in provincia di Perugia, una serie di proteste contadine culminano in un corteo di protesta che viene impedito con [[violenza]] dai carabinieri; la sparatoria che ne segue determina la morte di 6 persone e il ferimento di altre 14.
*[[15 luglio]] [[1920]]: a Panicale, in provincia di Perugia, una serie di proteste contadine culminano in un corteo di protesta che viene impedito con [[violenza]] dai carabinieri; la sparatoria che ne segue determina la morte di 6 persone e il ferimento di altre 14.
*[[21 novembre]] [[1920]]: a Bologna, durante i festeggiamenti per l'insediamento della nuova giunta comunale presieduta dal [[socialista]] massimalista Ennio Gnudi, si scatenano degli scontri in Piazza Maggiore tra squadristi, guardie regie e militanti socialisti. Tra questi 10 persone vengono assassinate dai colpi di arma da fuoco delle guardie regie e dei [[fascismo|fascisti]].
*[[21 novembre]] [[1920]]: a Bologna, durante i festeggiamenti per l'insediamento della nuova giunta comunale presieduta dal [[socialista]] massimalista Ennio Gnudi, si scatenano degli scontri in Piazza Maggiore tra squadristi, guardie regie e militanti socialisti. Tra questi 10 persone vengono assassinate dai colpi di arma da fuoco delle guardie regie e dei [[fascismo|fascisti]].
===Durante il fascismo===
{{vedi|Il secondo dopoguerra in Italia: corpi di polizia e repressione della lotta antifascista}}
Ai primordi del regime [[fascista]], il [[31 dicembre]] [[1922]], Benito Mussolini sciolse alcuni corpi militari con funzioni di [[polizia]] e li fece assorbire dall'Arma dei Reali Carabinieri. Nell'ambito della stessa manovra, venne creata la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Furono questi due corpi, coadiuvati direttamente o indirettamente dagli squadristi, ad operarsi nella [[violenta]] [[repressione]] dell'[[antifascismo]] e di ogni forma di dissenso. Uno degli episodi più tragici e violenti fu la [[Strage di Torino (18-20 dicembre 1922)|strage di Torino]] del dicembre [[1922]].
Alcuni militari furono rimossi dalle loro cricche perché Mussolini non si fidava di loro. Tra questi Guido Jurgens, capitano dei carabinieri, Federico Fusco (vedi la [[difesa di Parma del 1922]]), prefetto di Parma, Vincenzo Trani, ispettore generale di pubblica sicurezza. Mussolini non poteva fidarsi appieno dell'[[esercito]], visto che diversi soldati si erano schierati al fianco dell'ala anarco-bolscevico-sovversiva degli Arditi di Trieste, che poi confluiranno negli [[Arditi del Popolo]] insieme ai legionari dell'[[Impresa di Fiume]] e ai [[Rivolta dei Bersaglieri (1920)|bersaglieri di Ancona]]. A infastidire il duce [[fascista]] era stata anche la familiarizzazione fra soldati e rivoltosi nella [[Difesa di Parma del 1922|difesa di Parma del 1922]]. Né il duce poteva fidarsi delle associazioni di reduci e dei loro legami con settori militari, in cui vi erano personalità monarchiche [[antifasciste]], incluso Pietro Badoglio <ref>[https://web.archive.org/web/20080509062153/http://www.romacivica.net/anpiroma/Resistenza/resistenza4a.htm ''Sud, la Resistenza dimenticata''], di Mario Avagliano</ref>.
Renzo De Felice testimonia quanto Mussolini riuscì a rendere efficace quanto aveva programmato:
:«Ma si macchiano di complicità con i nazisti pure le prefetture, la [[polizia]] e i carabinieri (alcune prefetture e comandi ci mettono uno zelo veramente incredibile, fatto al tempo stesso di fanatismo, di sete di [[violenza]], di rapacità). È un fatto ormai accertato che i 4.210 ebrei deportati dopo l'Ordine n. 5 siano stati arrestati quasi tutti dalle autorità italiane».
Inoltre, sempre durante il [[fascismo]], il corpo di [[polizia]] annovererà al suo interno le più tristemente note bande di torturatori (che agivano nelle cosiddette "ville tristi"), affiliate alla pubblica sicurezza: dalla banda Koch, il cui capo fu eliminato dai carabinieri, alla banda Collotti, alla banda Carità, ai torturatori della Casa dello Studente di Genova, al tristemente noto prefetto genovese Carlo Emanuele Basile (autore di "editti" di deportazione di operai e tecnici in [[Germania]]).
=== Dopo la caduta del fascismo ===
{{vedi|Cronologia delle rivolte e dei morti dalla caduta del fascismo ai giorni nostri}}
{{Vedi|L'insurrezione antimilitarista del "non si parte!"}}
{{vedi|Il secondo dopoguerra in Italia: corpi di polizia e repressione della lotta antifascista}}
{{vedi|Convegno di Palermo: rapporti tra istituzioni, fascismo e criminalità}}
=== Episodi ([[2003]]-[[2009]]) ===
[[File:Federico Aldrovandi Aut31801.jpg|thumb|180px|left|Il corpo di [[Federico Aldrovandi]].]]
Tra il [[2003]] e il [[2009]] sono saliti alla ribalta della cronaca diversi casi di omicidio compiuti dalle forze di [[polizia]] <ref>Altri casi, che però non hanno adeguatamente ricevuto l'interesse dei [[media]], hanno riguardato [http://archive.is/0P2kz Domenico Palumbo] e [https://archive.ph/Xpkd8 Marco De Santis].</ref>:
*[http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/lonzi/index.htm Marcello Lonzi], ucciso nel carcere di Livorno l'[[11 luglio]] [[2003]]
*[[Federico Aldrovandi]], assassinato il [[25 settembre]] [[2005]]
*[https://ristretti.org/index.php?option=com_content&view=article&id=36809:giustizia-riccardo-rasman-pestato-a-morte-per-due-petardi Riccardo Rasman], pestato a morte a Trieste il [[27 ottobre]] [[2006]]
*[http://veritaperaldo.noblogs.org/ Aldo Bianzino], trovato morto nel [[carcere]] di Perugia il [[14 ottobre]] [[2007]]
*[http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/tifosi-morto/tifosi-morto/tifosi-morto.html Gabriele Sandri], ucciso da un "colpo accidentale" l'[[11 novembre]] [[2007]]
*[http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/240544_caso_uva_manconi_choc_uva_violentato_in_caserma/ Giuseppe Uva], violentato e ucciso in caserma il [[14 giugno]] del [[2008]]
*[http://perstefanocucchi.blogspot.com/ Stefano Cucchi], ucciso durante la custodia cautelare il [[22 ottobre]] [[2009]]
[[File:Genova-G8 2001-Carica della polizia.jpg|thumb|[[Esercito|Carabinieri]] nell'atto di caricare i manifestanti durante gli scontri avvenuti in Corso Torino, a Genova, il [[20 luglio]] [[2001]].]]
[[File:Pinelli.jpg|right|thumb|180 px|[[Giuseppe Pinelli]], anarchico defenestrato dalla [[polizia]] il [[12 dicembre]] [[1969]].]]
La [[polizia]] ha compiuto gravi atti di [[violenza]] in diversi momenti dell'epoca a noi recente, i più brutali sono stati quelli compiuti durante il G8 di Genova del [[2001]]: omicidio di [[Carlo Giuliani]], violenze e torture alla caserma Bolzaneto e alla scuola Diaz <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=lL-6WBs7BEI G8 Genova - Testimonianze caserma Bolzaneto e scuola Diaz]</ref>. Sono diventati di dominio pubblico nuovi e diversi episodi che hanno certificato l'uso della tortura da parte delle forze dell'ordine per estorcere confessioni. In particolare essa è stata utilizzata durante gli interrogatori di alcuni veri o presunti brigatisti <ref>[http://baruda.net/2012/02/09/la-rai-si-accorge-della-tortura-in-italia-e-di-de-tormentis/ ''La RAI si accorge della tortura in Italia e di De Tormentis'']</ref> <ref>[https://baruda.net/2012/02/18/anche-il-manifesto-quasi-per-ultimo-si-accorge-della-tortura-un-articolo-di-mauro-palma/ ''Anche il Manifesto, quasi per ultimo, si accorge della tortura'']</ref> <ref>[http://baruda.net/della-tortura/ Articoli sulle torture compiute dagli apparati dello Stato]</ref>, ma anche contro detenuti comuni <ref>[http://archive.is/zp6Yb ''Tortura di Stato democratica. Il caso Gullotta-Carabinieri'']</ref>. Gravissimi episodi di [[violenza]] [[poliziesca]] sono stati messi in atto durante diverse manifestazioni sportive <ref>[http://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-stazione-manifestazione-ultras-paolo-scaroni.html ''Manifestazione ultras in stazione: giustizia per Paolo Scaroni!'']</ref> e il [[16 marzo]] [[2003]], quando gli [[antifascismo|antifascisti]] accorsi all'ospedale S. Paolo di Milano per avere notizie di [[Davide Cesare]], accoltellato a morte da [[neofascismo|simpatizzanti neofascisti]], furono pesantemente e assurdamente caricati dalle forze dell'ordine <ref> Nella notte del [[16 marzo]] [[2003]], a Milano, l'[[antifascista]] militante del Centro Sociale O.R.So. (Officina di Resistenza Sociale) di Milano [[Davide Cesare]], noto come "Dax", venne colpito a morte con 13 coltellate mentre usciva da un bar. Due sue amici rimasero feriti, ma senza gravissime conseguenze. Gli aggressori vennero in seguito identificati come membri della famiglia Morbi (i fratelli Federico di 28 anni, Mattia di 17 e il padre Giorgio di 54), non strettamente legata agli ambienti [[neofascismo|neofascisti]] ma comunque [http://www.girodivite.it/Omicidio-Dax-condannati-padre-e.html simpatizzante] degli stessi. Sul luogo del delitto giunsero numerosissime vetture di [[polizia]] e carabinieri, il che impedì il regolare intervento del personale medico. I compagni di "Dax" e degli altri feriti, giunti all'ospedale S. Paolo per avere notizie, vennero violentemente caricati dalla [[polizia]] al grido di «comunisti bastardi... vi ammazziamo tutti... »; una decina di compagni vennero gravemente feriti a causa dei pestaggi subiti (addirittura facendo uso di mazze da baseball, tubi di ferro ed estraibili) anche mentre erano ammanettati. Alcuni compagni vennero portati in questura e denunciati a piede libero, altri gettati in strada a qualche centinaio di metri dal S. Paolo, altri interrogati seduta stante (si veda anche questo [http://www.inventati.org/sanpaolo/mostra_web_pagina2.htm comunicato]).</ref>.
I partecipanti al movimento [[NO TAV]] hanno dovuto far i conti con la [[violenza]] delle forze dell'ordine in diverse occasioni, ma non solo a loro è toccato tastare con mano la brutalità istituzionale: molti lavoratori e studenti scesi in piazza per manifestare contro la crisi hanno dovuto subire violenti pestaggi e cariche inusitate <ref>[http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Sardegna-La-protesta-dei-pastori/6100 ''Sardegna - La protesta dei pastori'']</ref> <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=NUu3CKzzzyI ''Roma, cariche contro studenti: vietato manifestare'']</ref> <ref>[http://archive.is/3Pxy1 ''Genova: polizia carica corteo operai Fincanieri'']</ref>.


==Fuori dall'Italia: episodi di violenza legati a questione politiche==
==Fuori dall'Italia: episodi di violenza legati a questione politiche==
64 369

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione