Violenza della polizia: differenze tra le versioni

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===Dall'unità d'Italia all'avvento del fascismo===
===Dall'unità d'Italia all'avvento del fascismo===
[[File:Milano_breccia_convento_dei_cappuccini_1898.jpg|thumb|La breccia aperta a cannonate nelle mura del convento dei Cappuccini durante i moti di Milano del 1898]]
[[File:Milano_breccia_convento_dei_cappuccini_1898.jpg|thumb|La breccia aperta a cannonate nelle mura del convento dei Cappuccini durante i moti di Milano del 1898]]
*[[1861]]: secondo una statistica elaborata dagli occupanti piemontesi alla fine del [[1861]], per reprimere il fenomeno del [[brigantaggio]] le forze militari fucilarono 733 persone e ne uccisero 1.093 in combattimento (cifre che probabilmente non corrispondevano ai dati reali, giacché il giornale francese" De Naples a Palerme" (1863-64) parla di 10.000 meridionali fucilati o uccisi in combattimento).
*[[1861]]: secondo una statistica elaborata dagli occupanti piemontesi alla fine del [[1861]], per reprimere il fenomeno del brigantaggio le forze militari fucilarono 733 persone e ne uccisero 1.093 in combattimento (cifre che probabilmente non corrispondevano ai dati reali, giacché il giornale francese" De Naples a Palerme" (1863-64) parla di 10.000 meridionali fucilati o uccisi in combattimento).
*[[21 settembre|21]]-[[22 settembre]] [[1864]]: a Torino, l'[[esercito]] italiano compie un vero e proprio eccidio ai danni della popolazione che manifestava contro il trasferimento della capitale d'Italia da Torino a Firenze: 50 morti e 170 feriti.
*[[21 settembre|21]]-[[22 settembre]] [[1864]]: a Torino, l'[[esercito]] italiano compie un vero e proprio eccidio ai danni della popolazione che manifestava contro il trasferimento della capitale d'Italia da Torino a Firenze: 50 morti e 170 feriti.
*[[16 febbraio|16]]-[[22 febbraio]] [[1898]]: manifestazioni contro la crisi e i prezzi alti in Sicilia: a Palermo, il [[16 febbraio|16]], l'[[esercito]] interviene contro una manifestazione di disoccupati, donne e ragazzi: il bilancio è di cinque morti e ventotto feriti: le sommosse continuano un pò ovunque ed il [[22 febbraio|22]], a Modica, i carabinieri fanno cinque morti.
*[[16 febbraio|16]]-[[22 febbraio]] [[1898]]: manifestazioni contro la crisi e i prezzi alti in Sicilia: a Palermo, il [[16 febbraio|16]], l'[[esercito]] interviene contro una manifestazione di disoccupati, donne e ragazzi: il bilancio è di cinque morti e ventotto feriti: le sommosse continuano un pò ovunque ed il [[22 febbraio|22]], a Modica, i carabinieri fanno cinque morti.
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*[[1° maggio|1°]]-[[5 maggio]] [[1898]]: a Molfetta, i militari sparano sulla folla in [[sciopero]]: si contano cinque morti; il [[5 maggio]], sempre a Molfetta, altri due manifestanti vengono assassinati dalle forza militari. Ai primi di maggio l'[[esercito]] apre il fuoco a Bagnacavallo (Emilia Romagna): sei morti; nello stesso periodo cadono due manifestanti a Piacenza e uno a Figline Valdarno. Il [[5 maggio]] durante una pubblica assemblea davanti al municipio i carabinieri massacrano 4 manifestanti a Sesto Fiorentino.
*[[1° maggio|1°]]-[[5 maggio]] [[1898]]: a Molfetta, i militari sparano sulla folla in [[sciopero]]: si contano cinque morti; il [[5 maggio]], sempre a Molfetta, altri due manifestanti vengono assassinati dalle forza militari. Ai primi di maggio l'[[esercito]] apre il fuoco a Bagnacavallo (Emilia Romagna): sei morti; nello stesso periodo cadono due manifestanti a Piacenza e uno a Figline Valdarno. Il [[5 maggio]] durante una pubblica assemblea davanti al municipio i carabinieri massacrano 4 manifestanti a Sesto Fiorentino.
*[[6 maggio|6]]-[[7 maggio|7]]-[[8 maggio|8]]-[[9 maggio]] [[1898]]: a Milano, vengono erette barricate per le strade della città per protestare contro la crisi e l'autoritarismo governativo. Nel corso delle 4 rivoltose giornate milanesi l'[[esercito]] guidato da Bava-Beccaris cannoneggia sulla folla provocando 88 vittime accertate. Bava Beccarsi sarà premiato dal re Umberto I per i servizi resi al paese. Il [[29 luglio]] [[1900]], per protestare contro i crimini compiti in quei giorni [[Gaetano Bresci]] colpirà a morte il re.
*[[6 maggio|6]]-[[7 maggio|7]]-[[8 maggio|8]]-[[9 maggio]] [[1898]]: a Milano, vengono erette barricate per le strade della città per protestare contro la crisi e l'autoritarismo governativo. Nel corso delle 4 rivoltose giornate milanesi l'[[esercito]] guidato da Bava-Beccaris cannoneggia sulla folla provocando 88 vittime accertate. Bava Beccarsi sarà premiato dal re Umberto I per i servizi resi al paese. Il [[29 luglio]] [[1900]], per protestare contro i crimini compiti in quei giorni [[Gaetano Bresci]] colpirà a morte il re.
*[[1899]]: in Sardegna viene spedito un corpo militare adibito alla [[repressione]] del fenomeno del [[banditismo]]: perquisizioni, arresti e violenze si susseguono specialmente nel centro dell'isola. Nella Barbagia di Seulo, ben 150 carabinieri e 60 militari snidano ed uccidono 4 latitanti, i fratelli Giacomo ed Elia Serra Sanna, Salvatore Pau e Tomaso Virdis, mentre il Giuseppe Lovicu riesce a fuggire rimandando la sua fine al [[1901]] quando cadrà sotto il fuoco dei carabinieri.
*[[1899]]: in Sardegna viene spedito un corpo militare adibito alla [[repressione]] del fenomeno del banditismo: perquisizioni, arresti e violenze si susseguono specialmente nel centro dell'isola. Nella Barbagia di Seulo, ben 150 carabinieri e 60 militari snidano ed uccidono 4 latitanti, i fratelli Giacomo ed Elia Serra Sanna, Salvatore Pau e Tomaso Virdis, mentre il Giuseppe Lovicu riesce a fuggire rimandando la sua fine al [[1901]] quando cadrà sotto il fuoco dei carabinieri.
*[[4 settembre]] [[1904]]: a Bugerru (Sardegna), una delegazione di minatori in lotta per l'aumento salariale viene violentemente caricati dai carabinieri: un eccidio, 3 morti e decine di feriti.
*[[4 settembre]] [[1904]]: a Bugerru (Sardegna), una delegazione di minatori in lotta per l'aumento salariale viene violentemente caricati dai carabinieri: un eccidio, 3 morti e decine di feriti.
*[[13 settembre|13]]-[[14 settembre]] [[1904]]: ad Anguillara Sabazia (Roma), una manifestazione di contadini contro alcuni grandi latifondisti, fra cui il principe Torlonia e l'onorevole Tittoni, viene repressa dall'[[esercito]] e si conclude con decine di manifestanti feriti. Il [[14 settembre|giorno seguente]], a Castelluzzo (Trapani), i carabinieri aprono il fuoco contro una folla di contadini che protestano contro lo scioglimento di una riunione socialista: due morti e una decina di feriti. Gli [[sciopero|scioperi]] e le proteste si estenderanno in tutta la penisola e il [[16 settembre|16]] ci sarà il primo [[sciopero generale]] italiano.[[File:Eccidio_Buggerru_1904.jpg|thumb|Durante lo sciopero di Buggerru (Sardegna, Sulcis Iglesiente) del [[4 settembre]] [[1904]] l'[[esercito]] sparò sui manifestanti uccidendone quattro e ferendone undici]]
*[[13 settembre|13]]-[[14 settembre]] [[1904]]: ad Anguillara Sabazia (Roma), una manifestazione di contadini contro alcuni grandi latifondisti, fra cui il principe Torlonia e l'onorevole Tittoni, viene repressa dall'[[esercito]] e si conclude con decine di manifestanti feriti. Il [[14 settembre|giorno seguente]], a Castelluzzo (Trapani), i carabinieri aprono il fuoco contro una folla di contadini che protestano contro lo scioglimento di una riunione socialista: due morti e una decina di feriti. Gli [[sciopero|scioperi]] e le proteste si estenderanno in tutta la penisola e il [[16 settembre|16]] ci sarà il primo [[sciopero generale]] italiano.[[File:Eccidio_Buggerru_1904.jpg|thumb|Durante lo sciopero di Buggerru (Sardegna, Sulcis Iglesiente) del [[4 settembre]] [[1904]] l'[[esercito]] sparò sui manifestanti uccidendone quattro e ferendone undici]]
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*[[1919]]-[[1920]]: durante il [[biennio rosso]], alle occupazioni di terre e fabbriche, le istituzioni risposero con la [[repressione]] poliziesca. I morti, tra le forze dell'ordine e i manifestanti, sarebbero circa duecento.
*[[1919]]-[[1920]]: durante il [[biennio rosso]], alle occupazioni di terre e fabbriche, le istituzioni risposero con la [[repressione]] poliziesca. I morti, tra le forze dell'ordine e i manifestanti, sarebbero circa duecento.
*[[7 aprile]] [[1920]]: a Modena, i regi carabinieri spararono sui lavoratori in sciopero riuniti in Piazza Grande per un comizio indetto dalle due Camere del Lavoro presenti in città (socialista ed anarchica): cinque i morti.
*[[7 aprile]] [[1920]]: a Modena, i regi carabinieri spararono sui lavoratori in sciopero riuniti in Piazza Grande per un comizio indetto dalle due Camere del Lavoro presenti in città (socialista ed anarchica): cinque i morti.
*[[26 giugno|26]]-[[28 giugno]]: ad Ancona scoppia la [[rivolta dei Bersaglieri]], che ben presto si estenderà in altre cittadine delle Marche e dell'[[Italia]] centrale. La rivolta termina con il bombardamento della città da parte delle truppe militari fedeli al Re e al [[governo]] Giolitti.
*[[26 giugno|26]]-[[28 giugno]]: ad Ancona scoppia la [[rivolta dei Bersaglieri]], che ben presto si estenderà in altre cittadine delle Marche e dell'[[Italia]] centrale. La rivolta termina con il bombardamento della città da parte delle truppe militari fedeli al Re e al governo Giolitti.
*[[15 luglio]] [[1920]]: a Panicale, in provincia di Perugia, una serie di proteste contadine culminano in un corteo di protesta che fu impedito con [[violenza]] dai Carabinieri: la sparatoria che ne segue determina la morte di 6 persone e il ferimento di altre 14.
*[[15 luglio]] [[1920]]: a Panicale, in provincia di Perugia, una serie di proteste contadine culminano in un corteo di protesta che fu impedito con [[violenza]] dai Carabinieri: la sparatoria che ne segue determina la morte di 6 persone e il ferimento di altre 14.
*[[21 novembre]] [[1920]]: a Bologna, durante i festeggiamenti per l'insediamento della nuova Giunta comunale presieduta dal [[socialista]] massimalista Ennio Gnudi, si scatenano degli scontri in Piazza Maggiore tra squadristi, Guardie Regie e militanti socialisti. Tra questi dieci persone vengono assassinate dai colpi di arma da fuoco delle Guardie Regie e dei [[fascismo|fascisti]].
*[[21 novembre]] [[1920]]: a Bologna, durante i festeggiamenti per l'insediamento della nuova Giunta comunale presieduta dal [[socialista]] massimalista Ennio Gnudi, si scatenano degli scontri in Piazza Maggiore tra squadristi, Guardie Regie e militanti socialisti. Tra questi dieci persone vengono assassinate dai colpi di arma da fuoco delle Guardie Regie e dei [[fascismo|fascisti]].
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