Anarcho-punk: differenze tra le versioni

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Molti anarcho-punk sono sostenitori di idee come l'[[antispecismo]], il [[femminismo]], il [[pacifismo]] ed il [[vegetarismo]] e hanno posizioni [[anti-capitalismo|anticapitaliste]]. Anche se i ''[[Crass]]'' hanno fatto del [[pacifismo]] uno dei punti portanti del loro pensiero, non necessariamente ogni anarcho-punk segue o ha seguito questa strada ideologica. Molti anarcho-punk sono favorevoli all'[[azione diretta]], di tipica matrice anarchica, o vedono la protesta come volano per una insurrezione contro le istituzioni e il "[[potere]]".
Molti anarcho-punk sono sostenitori di idee come l'[[antispecismo]], il [[femminismo]], il [[pacifismo]] ed il [[vegetarismo]] e hanno posizioni [[anti-capitalismo|anticapitaliste]]. Anche se i ''[[Crass]]'' hanno fatto del [[pacifismo]] uno dei punti portanti del loro pensiero, non necessariamente ogni anarcho-punk segue o ha seguito questa strada ideologica. Molti anarcho-punk sono favorevoli all'[[azione diretta]], di tipica matrice anarchica, o vedono la protesta come volano per una insurrezione contro le istituzioni e il "[[potere]]".


I ''[[Crass]]'', con il loro fondatore [[Penny Rimbaud]], hanno mosso dure critiche ad una certa parte del movimento ''[[Punk]]'', a gruppi come ''[[Sex Pistols]]'' e ''[[The Clash]]'', accusati di essere niente altro che burattini e promotori del business della [[musica]]. I ''[[Crass]]'' si proposero quindi come una valida alternativa, all'interno del movimento ''[[Punk]]'', a gruppi come quelli sopra citati, che, da una parte, hanno fatto dell'autodistruzione, del [[nichilismo]] e della [[violenza]] uno stile di vita e che, dall'altra, hanno spesso venduto il loro prodotto musicale ai migliori offerenti del mercato, di quel mondo che cercavano così assiduamente di distruggere.
I ''[[Crass]]'', con il loro fondatore [[Penny Rimbaud]], hanno mosso dure critiche ad una certa parte del movimento ''[[Punk]]'', a gruppi come ''[[Sex Pistols]]'' e ''[[The Clash]]'', accusati di essere niente altro che burattini e promotori del business della [[musica]]. I ''[[Crass]]'' si proposero quindi come una valida alternativa, all'interno del punk, a gruppi come quelli sopra citati, che, da una parte, hanno fatto dell'autodistruzione, del [[nichilismo]] e della [[violenza]] uno stile di vita e che, dall'altra, hanno spesso venduto il loro prodotto musicale ai migliori offerenti del mercato, di quel mondo che cercavano così assiduamente di distruggere.


In precedenza attratti dai gruppi e dal movimento ''[[Punk]]'' inglese (con a capo ''[[Sex Pistols]]'' e ''[[The Clash]]''), ben presto i ''[[Crass]]'' si resero conto di quanto i loro ideali e il loro modo di agire fossero così distanti dai loro e come il ''[[Punk]]'' fosse chiaramente una semplice moda passeggera: «Quando, nel [[1976]], il vomito punk schizzò per la prima volta sulle pagine dei giornali col messaggio ''[[Do It Yourself]]'' (''fatelo da soli'') noi, che in diversi modi e per diversi anni non avevamo fatto che quello, abbiamo creduto ingenuamente che i vari signori Johnny Rotten, Joe Strummer e compagni intendessero lo stesso. Finalmente non eravamo più soli».
In precedenza attratti dai gruppi e dal punk inglese (con a capo ''[[Sex Pistols]]'' e ''[[The Clash]]''), ben presto i ''[[Crass]]'' si resero conto di quanto i loro ideali e il loro modo di agire fossero così distanti dai loro e come il punk fosse chiaramente una semplice moda passeggera: «Quando, nel [[1976]], il vomito punk schizzò per la prima volta sulle pagine dei giornali col messaggio ''[[Do It Yourself]]'' (''fatelo da soli'') noi, che in diversi modi e per diversi anni non avevamo fatto che quello, abbiamo creduto ingenuamente che i vari signori Johnny Rotten, Joe Strummer e compagni intendessero lo stesso. Finalmente non eravamo più soli». Ma ben presto si resero conto che i loro «colleghi punk, i vari ''Pistols'', ''Clash'' e così via, non erano altro che dei fantocci: a loro faceva piacere illudersi di derubare le grosse case discografiche, ma nella realtà era la gente a essere derubata. Non aiutavano altri se non sé stessi, dando vita a un'altra moda facile». Se il [[1976]] per il ''[[Punk]]'' era stato musicalmente un buon anno, nel [[1977]] ci fu il boom, ma già nel [[1978]] cominciò a indebolirsi. Proprio in quel periodo il movimento dovette "decidere" che direzione prendere.  


Ben presto si resero conto che i loro «colleghi punk, i vari ''Pistols'', ''Clash'' e così via, non erano altro che dei fantocci: a loro faceva piacere illudersi di derubare le grosse case discografiche, ma nella realtà era la gente a essere derubata. Non aiutavano altri se non sé stessi, dando vita a un'altra moda facile». Se il [[1976]] per il ''[[Punk]]'' era stato musicalmente un buon anno, nel [[1977]] ci fu il boom, ma già nel [[1978]] cominciò a indebolirsi. Proprio in quel periodo il movimento dovette "decidere" che direzione prendere.
L'allontanamento dei ''[[Crass]]'' dall'illusione punk ebbe un riscontro anche estetico, dettato dall'esigenza di distinguersi da quella scomoda e superficiale moda: «Decidemmo di vestirci di nero per protestare contro il pavoneggiarsi narcisistico della moda punk, iniziammo ad utilizzare video e filmati durante i nostri spettacoli, ci dedicammo alla stampa di volantini per spiegare le nostre posizioni e pubblicammo un giornale, ''International anthem''. E per smentire le voci messe in giro dalla stampa, secondo cui non eravamo che degli estremisti di destra o di sinistra, decidemmo di attaccare dietro il palco, ai nostri concerti, una bandiera col [[simbolismo anarchico|simbolo dell'anarchia]]».  
 
L'allontanamento dei ''[[Crass]]'' dall'illusione ''[[Punk]]'' ebbe un riscontro anche estetico, dettato dall'esigenza di distinguersi da quella scomoda e superficiale moda: «Decidemmo di vestirci di nero per protestare contro il pavoneggiarsi narcisistico della moda ''[[Punk]]'', iniziammo ad utilizzare video e filmati durante i nostri spettacoli, ci dedicammo alla stampa di volantini per spiegare le nostre posizioni e pubblicammo un giornale ''International anthem''. E per smentire le voci messe in giro dalla stampa, secondo cui non eravamo che degli estremisti di destra e/o di sinistra, decidemmo di attaccare dietro il palco, ai nostri concerti, una bandiera col [[simbolismo anarchico| simbolo dell'anarchia]]».  


La stessa vita in una comune rappresentava un esperimento utopico «che coinvolgeva l'esperienza nella sua globalità, compreso lo stile di vita e il vivere all'interno di ciò che il teorico anarchico [[Murray Bookchin]] definisce un "gruppo di affinità"». Ma che soprattutto rappresentava al meglio il tentativo concreto di «colmare il divario fra teoria e prassi, un risultato raramente conseguito nella storia del pensiero e dei movimenti anarchici».
La stessa vita in una comune rappresentava un esperimento utopico «che coinvolgeva l'esperienza nella sua globalità, compreso lo stile di vita e il vivere all'interno di ciò che il teorico anarchico [[Murray Bookchin]] definisce un "gruppo di affinità"». Ma che soprattutto rappresentava al meglio il tentativo concreto di «colmare il divario fra teoria e prassi, un risultato raramente conseguito nella storia del pensiero e dei movimenti anarchici».
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