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=== La testimonianza di Leopold Kreitner === | === La testimonianza di Leopold Kreitner === | ||
Secondo Leopold Kreitner, ex studente del liceo dove aveva studiato Kafka ed autore di un articolo uscito con il titolo ''Ritratto di Kafka da giovane'', lo scrittore praghese «negli ultimi anni dell'università e in quelli decisivi che seguirono si era rivolto, sul piano filosofico e politico, | Secondo Leopold Kreitner, ex studente del liceo dove aveva studiato Kafka ed autore di un articolo uscito con il titolo ''Ritratto di Kafka da giovane'', lo scrittore praghese «negli ultimi anni dell'università e in quelli decisivi che seguirono si era rivolto, sul piano filosofico e politico, verso una sorta di [[cosmopolitismo]] [[socialista]] e aveva respinto qualsiasi forma di [[nazionalismo]]». Kreitner ricorda di avere appreso da [[Jaroslav Hašek]] e da [[Karel Toman]], poeta anarchico, che Kafka «partecipava spesso» agli incontri del ''Club dei Giovani'', un gruppo di poeti e scrittori cechi che si trovavano nel piccolo albergo ''U Brejsku'', «dove si svolgevano discussioni animate di letteratura, arte, filosofia e si esprimevano ipinioni in gran parte anarchizzanti». | ||
In diverse occasioni Kafka manifestò la propria avversione al [[nazionalismo]], esaltando al contrario l'internazionalismo comunista e anarchico, e ad ogni forma di struttura centralizzata (partiti, organizzazioni autoritarie ecc.) che relegasse il popolo ai margini delle lotte sociali («Ci sono già i segretari, i burocrati, i politici di professione, tutti i sultani moderni ai quali essi stanno preparando la strada... La rivoluzione evapora e resta soltanto il vaso di una nuova burocrazia. Le catene dell'umanità torturata sono di carta da ufficio»). | In diverse occasioni Kafka manifestò la propria avversione al [[nazionalismo]], esaltando al contrario l'internazionalismo comunista e anarchico, e ad ogni forma di struttura centralizzata (partiti, organizzazioni autoritarie ecc.) che relegasse il popolo ai margini delle lotte sociali («Ci sono già i segretari, i burocrati, i politici di professione, tutti i sultani moderni ai quali essi stanno preparando la strada... La rivoluzione evapora e resta soltanto il vaso di una nuova burocrazia. Le catene dell'umanità torturata sono di carta da ufficio»). |