Franz Kafka: differenze tra le versioni

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Secondo [[Michal Mareš]] <ref>''[https://archive.is/Sr3yh Come ho conosciuto Franz Kafka]'', di Michal Mareš</ref>, scrittore anarchico, Kafka avrebbe partecipato nell'ottobre del [[1909]] ad una manifestazione contro l'esecuzione di [[Francisco Ferrer y Guardia]] e durante gli anni [[1910]]-[[1912]] avrebbe preso parte ad alcune conferenze anarchiche sull'[[amore libero]], sulla [[la Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]], per la [[pacifismo|pace]] e contro l'esecuzione del militante parigino [[Jean-Jacques Liabeuf|Liabeuf]], organizzate dal ''Club dei Giovani'', dal circolo Vilem Körber ([[antimilitarista]] e [[anticlericale]]) e dal [[movimento anarchico]] (in occasione di queste riunioni avrebbe incontrato un ex compagno di studi, Rudolf Illowy, oltre a vari scrittori e poeti, come [[Stanislav Kostka Neumann]], Fraňa Šrámek, Karel Toman o [[Jaroslav Hašek]]). Secondo [[Michal Mareš|Mareš]] «Kafka non faceva parte di nessuna di quelle organizzazioni anarchiche, ma aveva per esse una forte simpatia, da uomo sensibile e aperto ai problemi sociali». Lo stesso interesse si sarebbe manifestato anche nelle sue letture: ''Parole di un ribelle'' di [[Kropotkin]] (il libro regalatogli dallo stesso [[Michal Mareš|Mareš]]), gli scritti dei fratelli [[Reclus]], di [[Bakunin]] e di [[Jean Grave]]. Secondo [[Michal Mareš|Mareš]] Kafka avrebbe manifestato interesse anche per [[Emma Goldman]] (Kafka nutriva simpatia e attrazione per le donne coraggiose e indomite, che non avevano paura di affrontare qualsiasi ostacolo, figure femminili il cui archetipo era la sorella Ottla, che Franz ammirava per come sapeva opporsi all'autorità paterna).
Secondo [[Michal Mareš]] <ref>''[https://archive.is/Sr3yh Come ho conosciuto Franz Kafka]'', di Michal Mareš</ref>, scrittore anarchico, Kafka avrebbe partecipato nell'ottobre del [[1909]] ad una manifestazione contro l'esecuzione di [[Francisco Ferrer y Guardia]] e durante gli anni [[1910]]-[[1912]] avrebbe preso parte ad alcune conferenze anarchiche sull'[[amore libero]], sulla [[la Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]], per la [[pacifismo|pace]] e contro l'esecuzione del militante parigino [[Jean-Jacques Liabeuf|Liabeuf]], organizzate dal ''Club dei Giovani'', dal circolo Vilem Körber ([[antimilitarista]] e [[anticlericale]]) e dal [[movimento anarchico]] (in occasione di queste riunioni avrebbe incontrato un ex compagno di studi, Rudolf Illowy, oltre a vari scrittori e poeti, come [[Stanislav Kostka Neumann]], Fraňa Šrámek, Karel Toman o [[Jaroslav Hašek]]). Secondo [[Michal Mareš|Mareš]] «Kafka non faceva parte di nessuna di quelle organizzazioni anarchiche, ma aveva per esse una forte simpatia, da uomo sensibile e aperto ai problemi sociali». Lo stesso interesse si sarebbe manifestato anche nelle sue letture: ''Parole di un ribelle'' di [[Kropotkin]] (il libro regalatogli dallo stesso [[Michal Mareš|Mareš]]), gli scritti dei fratelli [[Reclus]], di [[Bakunin]] e di [[Jean Grave]]. Secondo [[Michal Mareš|Mareš]] Kafka avrebbe manifestato interesse anche per [[Emma Goldman]] (Kafka nutriva simpatia e attrazione per le donne coraggiose e indomite, che non avevano paura di affrontare qualsiasi ostacolo, figure femminili il cui archetipo era la sorella Ottla, che Franz ammirava per come sapeva opporsi all'autorità paterna).


Nelle ''Conversazioni con Kafka'' di [[Gustav Janouch]], poeta, compositore e studioso di [[musica]], le idee politiche e sociali che Kafka esprime sono fortemente segnate dalla corrente libertaria.
Nelle ''Conversazioni con Kafka'' di [[Gustav Janouch]], poeta, compositore e studioso di [[musica]], Kafka definisce gli anarchici cechi «persone molto gentili e molto divertenti» e le idee politiche e sociali che esprime sono fortemente segnate dalla corrente libertaria e la sua visione del [[capitalismo]] come sistema gerarchizzato di dominio è vicina a quella anarchica per l'insistenza sul carattere autoritario del sistema. Questa visione è esplicitata durante una discussione con [[Gustav Janouch|Janouch]] riguardo a una caricatura di George Grosz che rappresenta il capitale come un grassone seduto sui soldi dei poveri: secondo Kafka «l'immagine è insieme giusta e sbagliata. Giusta solo in un senso. [...] Il grassone con il cappello a cilindro vive alle spelle dei poveri che opprime, è giusto. Ma è completamente sbagliato che quel cicione sia il [[capitalismo]]. Egli domina i poveri nel contesto di un dato sistema, ma non è lui il sistema. Non ne è nemmeno il padrone. Anzi, anche lui ne porta le catene, che non sono rappresentate nel disegno. [...] Il [[capitalismo]] è un sistema di dipendenze che procedono [...] dall'alto al basso e dal basso all'alto. Tutto è dipendente, tutto è concatenato. Il [[capitalismo]] è una condizione del mondo e dell'anima».


[[Gustav Janouch|Janouch]] cita questo scambio di battute con Kafka: «"Ha studiato la vita di [[Ravachol]]?". "Sì e non solo quella di [[Ravachol]], ma anche la vita degli altri anarchici. Ho approfondito la biografia e le idee di [[Godwin]], [[Proudhon]], [[Stirner]], [[Bakunin]], [[Kropotkin]], [[Tucker]] e [[Tolstoj]], ho visitato diversi circoli e raduni, ho investito nella faccenda molto tempo e denaro. [...] Ero sulle tracce di [[Ravachol]]. Più tardi queste tracce mi condussero a [[Erich Mühsam]], a [[Arthur Holitscher]], all'anarchico viennese [[Rudolf Grossmann]]"». L'anarchico che più gli suscitò ammirazione e simpatia fu [[Kropotkin]] (nei suoi diari si trova questo imperativo categorico: «Non dimenticare Kropotkin!»), probabilmente anche per via del fatto che entrambi ebbero a fare i conti con l'ingombrante [[autorità]] paterna (Kafka espresse il proprio rancore verso il padre in ''Lettera al padre'').
[[Gustav Janouch|Janouch]] cita questo scambio di battute con Kafka: «"Ha studiato la vita di [[Ravachol]]?". "Sì e non solo quella di [[Ravachol]], ma anche la vita degli altri anarchici. Ho approfondito la biografia e le idee di [[Godwin]], [[Proudhon]], [[Stirner]], [[Bakunin]], [[Kropotkin]], [[Tucker]] e [[Tolstoj]], ho visitato diversi circoli e raduni, ho investito nella faccenda molto tempo e denaro. [...] Ero sulle tracce di [[Ravachol]]. Più tardi queste tracce mi condussero a [[Erich Mühsam]], a [[Arthur Holitscher]], all'anarchico viennese [[Rudolf Grossmann]]"». L'anarchico che più gli suscitò ammirazione e simpatia fu [[Kropotkin]] (nei suoi diari si trova questo imperativo categorico: «Non dimenticare Kropotkin!»), probabilmente anche per via del fatto che entrambi ebbero a fare i conti con l'ingombrante [[autorità]] paterna (Kafka espresse il proprio rancore verso il padre in ''Lettera al padre'').
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