Franz Kafka: differenze tra le versioni

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Altri racconti importanti pubblicati in vita sono: ''Richard e Samuel'' ([[1911]]); ''Il fuochista'' ([[1913]]); ''La condanna'' ([[1912]]); ''La metamorfosi'' ([[1912]]); ''Nella colonia penale'' ([[1914]]); ''Un sogno'' ([[1914]]-[[1915|15]]); ''Un medico di campagna'' ([[1916]]-[[1917|17]]); ''Un vecchio foglio'' ([[1917]]); ''Due storie di animali'' ([[1917]]).
Altri racconti importanti pubblicati in vita sono: ''Richard e Samuel'' ([[1911]]); ''Il fuochista'' ([[1913]]); ''La condanna'' ([[1912]]); ''La metamorfosi'' ([[1912]]); ''Nella colonia penale'' ([[1914]]); ''Un sogno'' ([[1914]]-[[1915|15]]); ''Un medico di campagna'' ([[1916]]-[[1917|17]]); ''Un vecchio foglio'' ([[1917]]); ''Due storie di animali'' ([[1917]]).


== Il socialismo libertario di Kafka ==
== Contatti tra Kafka e l'anarchismo==
{{citazione|I movimenti spirituali rivoluzionari, che azzerano tutto ciò che li ha preceduti, hanno ragione, perché ancora non è successo niente.|Franz Kafka (dagli ''Aforismi di Zürau'')}}


Kafka, da sempre sensibile alle ingiustizie e alle ineguaglianze sociali (Hugo Bergmann ricordava che a scuola Franz era l'unico, tra i suoi compagni, a portare un nastrino rosso all'occhiello della giacca), fu continuativamente interessato alle varie correnti della sinistra rivoluzionaria, mostrando interesse tanto per gli eventi della [[La Rivoluzione Russa | rivoluzione russa]] quanto per il pensiero libertario.
Kafka, da sempre sensibile alle ingiustizie e alle ineguaglianze sociali (Hugo Bergmann ricordava che a scuola Franz era l'unico, tra i suoi compagni, a portare un nastrino rosso all'occhiello della giacca), fu continuativamente interessato alle varie correnti della sinistra rivoluzionaria, mostrando interesse tanto per gli eventi della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]] quanto per il pensiero libertario.


[[Michal Mareš]] <ref>''[https://archive.is/Sr3yh Come ho conosciuto Franz Kafka]'', di Michal Mareš</ref> (scrittore anarchico), Kreitner (ex compagno di [[scuola]]), [[Michal Kacha]] (uno dei fondatori del movimento anarchico ceco) e [[Gustav Janouch]] (autore dei ''Colloqui con Kafka'', poeta, compositore e studioso di [[musica]]) hanno attestato, in varie occasioni, l'interesse di Kafka verso il [[socialismo]] e in particolare verso la corrente libertaria.  
Max Brod ha raccolto da uno dei fondatori del movimento anarchico ceco, [[Michal Kacha]], alcune indicazioni riguardanti la presenza di Kafka alle riunioni del ''[[Klub Mladych]]'' (''Club dei Giovani''), organizzazione libertaria, [[antimilitarista]] e [[anticlericale]].


Dalle loro testimonianze risulta la partecipazione di Kafka, prima ad una manifestazione contro l'esecuzione di [[Francisco Ferrer y Guardia]], poi durante gli anni [[1910]]-[[1912]], a diverse riunioni che si svolgevano presso il circolo anarchico [[Klub Mladych]] (''Club dei Giovani''), particolarmente attivo nel campo [[antimilitarismo|antimilitarista]] e [[anticlericalismo|anticlericale]], frequentato da molti altri scrittori cechi, come [[Stanislav Kostka Neumann]], [[Michal Mareš]] e [[Jaroslav Hasek]] (un altro scrittore ceco che militò nel [[movimento anarchico]], dimostrazione di come le idee libertarie fossero in quel periodo assai diffuse negli ambienti letterari e tra gli intellettuali in genere). Kafka partecipò anche ad alcune conferenze anarchiche sull'[[amore libero]], sulla [[la Comune di Parigi (1871) | Comune di Parigi]], sulla [[pacifismo|pace]] e contro l'esecuzione del militante parigino [[Jean-Jacques Liabeuf|Liabeuf]].
Secondo [[Michal Mareš]] <ref>''[https://archive.is/Sr3yh Come ho conosciuto Franz Kafka]'', di Michal Mareš</ref>, scrittore anarchico, Kafka avrebbe partecipato nell'ottobre del [[1909]] ad una manifestazione contro l'esecuzione di [[Francisco Ferrer y Guardia]] e durante gli anni [[1910]]-[[1912]] avrebbe preso parte ad alcune conferenze anarchiche sull'[[amore libero]], sulla [[la Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]], per la [[pacifismo|pace]] e contro l'esecuzione del militante parigino [[Jean-Jacques Liabeuf|Liabeuf]], organizzate dal ''Club dei Giovani'', dal circolo Vilem Körber ([[antimilitarista]] e [[anticlericale]]) e dal [[movimento anarchico]] (in occasione di queste riunioni avrebbe incontrato un ex compagno di studi, Rudolf Illowy, oltre a vari scrittori e poeti, come [[Stanislav Kostka Neumann]], Fraňa Šrámek, Karel Toman o [[Jaroslav Hašek]]). Secondo [[Michal Mareš|Mareš]] «Kafka non faceva parte di nessuna di quelle organizzazioni anarchiche, ma aveva per esse una forte simpatia, da uomo sensibile e aperto ai problemi sociali». Lo stesso interesse si sarebbe manifestato anche nelle sue letture: ''Parole di un ribelle'' di [[Kropotkin]] (il libro regalatogli dallo stesso [[Michal Mareš|Mareš]]), gli scritti dei fratelli [[Reclus]], di [[Bakunin]] e di [[Jean Grave]]. Secondo [[Michal Mareš|Mareš]] Kafka avrebbe manifestato interesse anche per [[Emma Goldman]] (Kafka nutriva simpatia e attrazione per le donne coraggiose e indomite, che non avevano paura di affrontare qualsiasi ostacolo, figure femminili il cui archetipo era la sorella Ottla, che Franz ammirava per come sapeva opporsi all'autorità paterna).
 
Nelle ''Conversazioni con Kafka'' di [[Gustav Janouch]], poeta, compositore e studioso di [[musica]], le idee politiche e sociali che Kafka esprime sono fortemente segnate dalla corrente libertaria.


[[Gustav Janouch|Janouch]] cita questo scambio di battute con Kafka: «"Ha studiato la vita di [[Ravachol]]?". "Sì e non solo quella di [[Ravachol]], ma anche la vita degli altri anarchici. Ho approfondito la biografia e le idee di [[Godwin]], [[Proudhon]], [[Stirner]], [[Bakunin]], [[Kropotkin]], [[Tucker]] e [[Tolstoj]], ho visitato diversi circoli e raduni, ho investito nella faccenda molto tempo e denaro. [...] Ero sulle tracce di [[Ravachol]]. Più tardi queste tracce mi condussero a [[Erich Mühsam]], a [[Arthur Holitscher]], all'anarchico viennese [[Rudolf Grossmann]]"». L'anarchico che più gli suscitò ammirazione e simpatia fu [[Kropotkin]] (nei suoi diari si trova questo imperativo categorico: «Non dimenticare Kropotkin!»), probabilmente anche per via del fatto che entrambi ebbero a fare i conti con l'ingombrante [[autorità]] paterna (Kafka espresse il proprio rancore verso il padre in ''Lettera al padre'').
[[Gustav Janouch|Janouch]] cita questo scambio di battute con Kafka: «"Ha studiato la vita di [[Ravachol]]?". "Sì e non solo quella di [[Ravachol]], ma anche la vita degli altri anarchici. Ho approfondito la biografia e le idee di [[Godwin]], [[Proudhon]], [[Stirner]], [[Bakunin]], [[Kropotkin]], [[Tucker]] e [[Tolstoj]], ho visitato diversi circoli e raduni, ho investito nella faccenda molto tempo e denaro. [...] Ero sulle tracce di [[Ravachol]]. Più tardi queste tracce mi condussero a [[Erich Mühsam]], a [[Arthur Holitscher]], all'anarchico viennese [[Rudolf Grossmann]]"». L'anarchico che più gli suscitò ammirazione e simpatia fu [[Kropotkin]] (nei suoi diari si trova questo imperativo categorico: «Non dimenticare Kropotkin!»), probabilmente anche per via del fatto che entrambi ebbero a fare i conti con l'ingombrante [[autorità]] paterna (Kafka espresse il proprio rancore verso il padre in ''Lettera al padre'').
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