Anarchici e Resistenza: differenze tra le versioni

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=== Gli avvenimenti successivi, alleanze e nemici degli anarchici nella Resistenza ===
=== Gli avvenimenti successivi, alleanze e nemici degli anarchici nella Resistenza ===
"[[Umanità Nova]]" soppresso dai fascisti rinasce a Firenze con una tiratura clandestina di 1800 copie che si avvicina alle 8000 nei successivi 2 anni. La prima testata dice "''Salute a Voi, o compagni d'Italia e di tutti i paesi; noi, dopo un lungo e forzato silenzio, riprendiamo con immutata fede il nostro posto di battaglia per la liberazione di tutti gli oppressi''".
"[[Umanità Nova]]" soppresso dai fascisti rinasce a Firenze con una tiratura clandestina di 1.800 copie che si avvicina alle 8000 nei successivi 2 anni. La prima testata dice "''Salute a Voi, o compagni d'Italia e di tutti i paesi; noi, dopo un lungo e forzato silenzio, riprendiamo con immutata fede il nostro posto di battaglia per la liberazione di tutti gli oppressi''".
[[Image:Tessera Giuseppe Pinelli.jpg|thumb|300 px|Tessera del sedicenne [[Giuseppe Pinelli]] attestante l'appartenenza alle "[[Brigate Bruzzi e Malatesta]]"]]
[[Image:Tessera Giuseppe Pinelli.jpg|thumb|300 px|Tessera del sedicenne [[Giuseppe Pinelli]] attestante l'appartenenza alle "[[Brigate Bruzzi e Malatesta]]"]]
L'anno [[1944]] oltre a essere per gli anarchici l'anno dell'impegno partigiano, spesso in situazioni minoritarie e di debolezza locali, è l'anno in cui sovrapposta e compenetrata con la lotta antifascista (caratterizzata da intransigenza e negazione di possibile mediazione coi fascisti) la propaganda e la preparazione per l'insurrezione che porrà fine, secondo le loro speranze, oltre che al [[Fascismo|fascismo]] anche al [[capitalismo]]. Si tenta di coagulare attorno all'idea anarchica altri filoni quali quello azionista-repubblicano e [[liberalsocialista]], che già in [[Spagna]] aveva avuto forti convergenze con il pensiero degli anarchici, basta pensare al legame di [[Carlo Roselli]] con l'ala anarchica di Barcellona. Quindi si prova a condividere il programma minimo del [[1935]] la cui stesura è di [[Camillo Berneri]]. Nel contempo si cerca un avvicinamento ai social comunisti. In certe realtà la cosa ha successo: le [[Brigate Bruzzi e Malatesta]] con le [[Brigate Matteotti]], la collaborazione con [[Bandiera Rossa Roma]], e quindi con la correlata [[Banda del Gobbo]], nonché la stessa collaborazione con le Brigate di Giustizia e Libertà sempre a Roma, che sono al comando di [[Vincenzo Baldazzi]]. In alcune zone, vedi Genova ad esempio, vi è una stretta collaborazione fra anarchici e base del [[PCI]]. Il Fronte Unico dei Lavoratori proposto dagli anarchici tenta di incunearsi nelle diverse realtà della lotta armata antifascista non tralasciando mai la critica alla politica del [[CLN]]. A Milano si forma un'alleanza di breve durata con la frangia di comunisti dissidenti della ''Lega dei Consigli Rivoluzionari''. In questa situazione è conseguente che i nemici acerrimi del Fronte Unico dei Lavoratori sono gli Alleati, che in taluni casi non esitano a far fuori, o quantomeno vi è forte sospetto di ciò, capi partigiani anarchici di grandissima caratura quali [[Emilio Canzi]] e Forsinari, comandanti partigiani della zona piacentina che muoiono entrambi a causa di investimenti di jeep guidate da soldati alleati in situazioni e tempi diversi anche se assai vicini.
L'anno [[1944]] oltre a essere per gli anarchici l'anno dell'impegno partigiano, spesso in situazioni minoritarie e di debolezza locali, è l'anno in cui sovrapposta e compenetrata con la lotta antifascista (caratterizzata da intransigenza e negazione di possibile mediazione coi fascisti) la propaganda e la preparazione per l'insurrezione che porrà fine, secondo le loro speranze, oltre che al [[Fascismo|fascismo]] anche al [[capitalismo]]. Si tenta di coagulare attorno all'idea anarchica altri filoni quali quello azionista-repubblicano e [[liberalsocialista]], che già in [[Spagna]] aveva avuto forti convergenze con il pensiero degli anarchici, basta pensare al legame di [[Carlo Roselli]] con l'ala anarchica di Barcellona. Quindi si prova a condividere il programma minimo del [[1935]] la cui stesura è di [[Camillo Berneri]]. Nel contempo si cerca un avvicinamento ai social comunisti. In certe realtà la cosa ha successo: le [[Brigate Bruzzi e Malatesta]] con le [[Brigate Matteotti]], la collaborazione con [[Bandiera Rossa Roma]], e quindi con la correlata [[Banda del Gobbo]], nonché la stessa collaborazione con le Brigate di Giustizia e Libertà sempre a Roma, che sono al comando di [[Vincenzo Baldazzi]]. In alcune zone, vedi Genova ad esempio, vi è una stretta collaborazione fra anarchici e base del [[PCI]]. Il Fronte Unico dei Lavoratori proposto dagli anarchici tenta di incunearsi nelle diverse realtà della lotta armata antifascista non tralasciando mai la critica alla politica del [[CLN]]. A Milano si forma un'alleanza di breve durata con la frangia di comunisti dissidenti della ''Lega dei Consigli Rivoluzionari''. In questa situazione è conseguente che i nemici acerrimi del Fronte Unico dei Lavoratori sono gli Alleati, che in taluni casi non esitano a far fuori, o quantomeno vi è forte sospetto di ciò, capi partigiani anarchici di grandissima caratura quali [[Emilio Canzi]] e Forsinari, comandanti partigiani della zona piacentina che muoiono entrambi a causa di investimenti di jeep guidate da soldati alleati in situazioni e tempi diversi anche se assai vicini.
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