Gian Pietro Lucini: differenze tra le versioni

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{{citazione|Ma che è il simbolismo? La risposta non è più oscura né difficile: oggi si può sbrigarsi a rispondere: Una reazione al naturalismo zoliano. Ma si può anche dire: «È la negazione d'ogni e qualunque scuola in quanto obblighi una disciplina. È quell'arte che procede per riflessi: cioè che adopera dei simboli, cioè delle imagini per rappresentare le idee, valendosi di secrete concordanze soggettive il cui valore completo e complesso sfugge alla analisi critica ma è sentito. Il simbolismo è l'arte dei sensi, per ciò deve essere assolutamente libera. È l'effervescenza di un'anima nuova che non si accontenta di vivere, ma vuol vivere forte, libera, egoarchica, e quindi [[anarchica]]. Il simbolismo è antico come la letteratura che insorge. È il grido del ribelle contro la consuetudine: è l'arte di fronte allo stampo ed alla fotografia. Ciascuno che incominci è simbolico. Noi ci siamo abituati a chiamare classico colui che fonda una scuola (cioè colui a cui nolente si aggiungono delli imitatori). In questo caso Dante, il Cav. Marino, Zola, Carducci, Michelangiolo e Cremona sono simbolici. Essi inventano: li altri ricalcano sopra i loro dettagli di tecnica».|Gian Pietro Lucini (da ''Prose e canzoni amare'')}}</center>
{{citazione|Ma che è il simbolismo? La risposta non è più oscura né difficile: oggi si può sbrigarsi a rispondere: Una reazione al naturalismo zoliano. Ma si può anche dire: «È la negazione d'ogni e qualunque scuola in quanto obblighi una disciplina. È quell'arte che procede per riflessi: cioè che adopera dei simboli, cioè delle imagini per rappresentare le idee, valendosi di secrete concordanze soggettive il cui valore completo e complesso sfugge alla analisi critica ma è sentito. Il simbolismo è l'arte dei sensi, per ciò deve essere assolutamente libera. È l'effervescenza di un'anima nuova che non si accontenta di vivere, ma vuol vivere forte, libera, egoarchica, e quindi [[anarchica]]. Il simbolismo è antico come la letteratura che insorge. È il grido del ribelle contro la consuetudine: è l'arte di fronte allo stampo ed alla fotografia. Ciascuno che incominci è simbolico. Noi ci siamo abituati a chiamare classico colui che fonda una scuola (cioè colui a cui nolente si aggiungono delli imitatori). In questo caso Dante, il Cav. Marino, Zola, Carducci, Michelangiolo e Cremona sono simbolici. Essi inventano: li altri ricalcano sopra i loro dettagli di tecnica».|Gian Pietro Lucini (da ''Prose e canzoni amare'')}}</center>
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{{citazione|
Il moderno misticismo ch'io ho insieme elaborato e sopportato si compone di elementi antitetici che raramente si vedono associati e si presenta sotto un aspetto particolarmente indicativo. Misticismo [[anarchico]], fonda il concetto d'ogni realtà nella evoluzione puramente spontanea delle forze la di cui [[libertà]] è l'unico motivo d'essere: ripudia, come erose di inganni e di tare, le idee d'ordine e legge pur definite intellettualmente e con queste la gerarchia non piegandosi al monito od alla istruzione di una rivelazione e tanto meno di una tradizione positiva. In questo modo non accampa una fede esclusiva e certa. – D'altra parte è misticismo scientifico, ragionatore, per quanto a suo modo antirazionalista: conserva per ciò un contatto permanente colla scienza e la logica delle quali si serve onde render più potenti e più facili e più ordinati i mezzi di esprimersi e di farsi comprendere, cioè le proprie discipline intellettuali.|Gian Pietro Lucini (da ''Prose e canzoni amare'')}}</center>


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