Movimento operaio: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "oecc." con "o ecc."
m (Sostituzione testo - "eecc." con "e ecc.")
m (Sostituzione testo - "oecc." con "o ecc.")
Riga 6: Riga 6:
=== Le origini ===
=== Le origini ===


L'origine del movimento operaio è storicamente collocabile nell'[[Europa]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] del XIX secolo, a seguito dell'avvenuta [[rivoluzione industriale]] e allo sviluppo del [[capitalismo]], che portò con sé la nascita della nuova classe dominante: la [[borghesia]] industriale. Contro l'arroganza padronale i lavoratori si posero come classe antagonista, sviluppando una conflittualità sempre più crescente e facendo anche un ampio uso della [[violenza|forza]], come dimostra la nascita del fenomeno [[luddismo|luddista]]: un movimento di [[sabotaggio|sabotatori]] che agì principalmente in [[Gran Bretagna]], soprattutto nei primi decenni del XIX secolo (la prima grande rivolta luddistica avviene tra il [[1811]] e il [[1812]]), rispondendo con la [[violenza]] alla [[violenza]] dell'industrializzazione forzata e alle conseguenze che ne derivarono. Gli operai presero a distruggere le macchine delle fabbriche, ritenute una vera e propria minaccia alla loro vita (alienazione, perdita del lavoroecc.).  Come scrive [[Edward Palmer Thompson]], il luddismo fu l'ultimo atto dopo il fallimento di tutti i mezzi che la legge consentiva loro (petizioni, appelli alle [[autorità]] ecc.).
L'origine del movimento operaio è storicamente collocabile nell'[[Europa]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] del XIX secolo, a seguito dell'avvenuta [[rivoluzione industriale]] e allo sviluppo del [[capitalismo]], che portò con sé la nascita della nuova classe dominante: la [[borghesia]] industriale. Contro l'arroganza padronale i lavoratori si posero come classe antagonista, sviluppando una conflittualità sempre più crescente e facendo anche un ampio uso della [[violenza|forza]], come dimostra la nascita del fenomeno [[luddismo|luddista]]: un movimento di [[sabotaggio|sabotatori]] che agì principalmente in [[Gran Bretagna]], soprattutto nei primi decenni del XIX secolo (la prima grande rivolta luddistica avviene tra il [[1811]] e il [[1812]]), rispondendo con la [[violenza]] alla [[violenza]] dell'industrializzazione forzata e alle conseguenze che ne derivarono. Gli operai presero a distruggere le macchine delle fabbriche, ritenute una vera e propria minaccia alla loro vita (alienazione, perdita del lavoro ecc.).  Come scrive [[Edward Palmer Thompson]], il luddismo fu l'ultimo atto dopo il fallimento di tutti i mezzi che la legge consentiva loro (petizioni, appelli alle [[autorità]] ecc.).


Da allora in poi si costituirono organizzazioni, movimenti e sindacati, tutti finalizzati ad organizzare il movimento di resistenza contro il [[capitalismo]] e i suoi derivati. Essi agirono inizialmente in clandestinità perché la ''Combination Acts''<ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/Combination+Acts.html Combination Acts]</ref> vietava [[sciopero|scioperi]] e proteste, essendo stata concepita per impedire le attività della ''Corresponding society'', un movimento operaio riformista attivo dal [[1792]]. Gli operai si ritrovarono così ad organizzarsi clandestinamente e spontaneamente, il [[luddismo]] subì una [[repressione]] sanguinosa, ma le lotte d'[[azione diretta]] e di [[sabotaggio]] promosse dai seguaci di [[Ned Ludd]] non furono vane: dal [[1824]], a causa del timore che erano riusciti ad incutere al [[capitalismo]] inglese <ref>[http://www.comidad.org/documenti/006documenti.html Luddismo incompreso e calunniato]</ref>, il governo abrogò la ''Combination Acts'' e nel [[1833]] [[Robert Owen]] potè dare vita al ''Grand National Consolidated Trade Unions''<ref>[http://www.nationalarchives.gov.uk/pathways/citizenship/struggle_democracy/trade_unionism.htm Trade Unionism]</ref>, tuttavia il diritto di associazione sarà riconosciuto pienamente solo con le leggi del [[1871]]-[[1875|75]] (rese definitive nel [[1906]] dal ''Trade Disputes Act'').[[Image:Proudhon4.jpg|right|thumb|300px|[[Pierre-Joseph Proudhon]], padre dell'[[anarchismo]]. Il pensiero anarchico, soprattutto nelle sue correnti "socialiste", si è sempre schierato in favore della classe operaia, proponendo contro il [[capitalismo]] mezzi e fini rivoluzionari.]] Sciolta d'[[autorità]] l'organizzazione [[Robert Owen|oweniana]], nel [[1838]] si sviluppò un nuovo movimento a base politico-rivendicativa che assunse il nome di ''[[Cartismo]]'' e diede vita a varie forme di protesta di massa. Il movimento operaio inglese cominciò quindi a porsi anche obiettivi politici (per esempio il suffragio universale) e non solo economici. Gli [[sciopero|scioperi]] di massa del [[1842]] indussero il Parlamento inglese a varare prima una serie di leggi sulle miniere e poi, [[1847|cinque anni dopo]], a fissare la giornata lavorativa a dieci ore. Con lo scoppio della rivoluzione europea del [[1848]], il movimento operaio inglese divenne un punto di riferimento per tutti gli operai europei, sia per le rivendicazioni economiche che per quelle politiche, quantunque gli inglesi non si ponevano obiettivi - economici, sociali e politici - rivoluzionari, che invece presero piede in altri paesi d'Europa, in particolare in [[Francia]]. Il movimento operaio e [[socialista]] inglese si distinguerà anche in futuro dagli altri per il suo carattere riformista e sostanzialmente [[pacifismo|pacifista]].
Da allora in poi si costituirono organizzazioni, movimenti e sindacati, tutti finalizzati ad organizzare il movimento di resistenza contro il [[capitalismo]] e i suoi derivati. Essi agirono inizialmente in clandestinità perché la ''Combination Acts''<ref>[http://www.sapere.it/enciclopedia/Combination+Acts.html Combination Acts]</ref> vietava [[sciopero|scioperi]] e proteste, essendo stata concepita per impedire le attività della ''Corresponding society'', un movimento operaio riformista attivo dal [[1792]]. Gli operai si ritrovarono così ad organizzarsi clandestinamente e spontaneamente, il [[luddismo]] subì una [[repressione]] sanguinosa, ma le lotte d'[[azione diretta]] e di [[sabotaggio]] promosse dai seguaci di [[Ned Ludd]] non furono vane: dal [[1824]], a causa del timore che erano riusciti ad incutere al [[capitalismo]] inglese <ref>[http://www.comidad.org/documenti/006documenti.html Luddismo incompreso e calunniato]</ref>, il governo abrogò la ''Combination Acts'' e nel [[1833]] [[Robert Owen]] potè dare vita al ''Grand National Consolidated Trade Unions''<ref>[http://www.nationalarchives.gov.uk/pathways/citizenship/struggle_democracy/trade_unionism.htm Trade Unionism]</ref>, tuttavia il diritto di associazione sarà riconosciuto pienamente solo con le leggi del [[1871]]-[[1875|75]] (rese definitive nel [[1906]] dal ''Trade Disputes Act'').[[Image:Proudhon4.jpg|right|thumb|300px|[[Pierre-Joseph Proudhon]], padre dell'[[anarchismo]]. Il pensiero anarchico, soprattutto nelle sue correnti "socialiste", si è sempre schierato in favore della classe operaia, proponendo contro il [[capitalismo]] mezzi e fini rivoluzionari.]] Sciolta d'[[autorità]] l'organizzazione [[Robert Owen|oweniana]], nel [[1838]] si sviluppò un nuovo movimento a base politico-rivendicativa che assunse il nome di ''[[Cartismo]]'' e diede vita a varie forme di protesta di massa. Il movimento operaio inglese cominciò quindi a porsi anche obiettivi politici (per esempio il suffragio universale) e non solo economici. Gli [[sciopero|scioperi]] di massa del [[1842]] indussero il Parlamento inglese a varare prima una serie di leggi sulle miniere e poi, [[1847|cinque anni dopo]], a fissare la giornata lavorativa a dieci ore. Con lo scoppio della rivoluzione europea del [[1848]], il movimento operaio inglese divenne un punto di riferimento per tutti gli operai europei, sia per le rivendicazioni economiche che per quelle politiche, quantunque gli inglesi non si ponevano obiettivi - economici, sociali e politici - rivoluzionari, che invece presero piede in altri paesi d'Europa, in particolare in [[Francia]]. Il movimento operaio e [[socialista]] inglese si distinguerà anche in futuro dagli altri per il suo carattere riformista e sostanzialmente [[pacifismo|pacifista]].
64 407

contributi