Storia del movimento libertario in Italia: differenze tra le versioni

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Nel [[1926]] il governo [[fascista]] dichiarò illegale l'[[USI]] e la stessa [[Unione Anarchica Italiana|UAI]], ciò non fece altro che a riportare in voga l'atto [[anarco-individualismo |individualistico]]: nel [[1926]] [[Gino Lucetti]] attentò alla vita di Benito Mussolini; [[Michele Schirru]] e [[Angelo Sbardellotto]] furono condannati a morte per aver solo preparato un piano di attentato.
Nel [[1926]] il governo [[fascista]] dichiarò illegale l'[[USI]] e la stessa [[Unione Anarchica Italiana|UAI]], ciò non fece altro che a riportare in voga l'atto [[anarco-individualismo |individualistico]]: nel [[1926]] [[Gino Lucetti]] attentò alla vita di Benito Mussolini; [[Michele Schirru]] e [[Angelo Sbardellotto]] furono condannati a morte per aver solo preparato un piano di attentato.
[[Image:Gino_lucetti.jpg|thumb|200px|[[Gino Lucetti]], attentò alla vita di Mussolini]]
[[Image:Gino_lucetti.jpg|thumb|200px|[[Gino Lucetti]], attentò alla vita di Mussolini.]]
[[Image:Schirru.jpg|thumb|left|200px|[[Michele Schirru]], condannato a morte per aver progettato un attentato al "Duce"]]
[[Image:Schirru.jpg|thumb|left|200px|[[Michele Schirru]], condannato a morte per aver progettato un attentato al "Duce".]]
Purtroppo al [[movimento anarchico]] non venne risparmiata la [[violenza]] [[fascista]]: durante la marcia su Roma la sede di ''[[Umanità Nova]]'' venne distrutta; molti [[anarchici]] - tra cui [[Attilio Fellini]], segretario della Camera del lavoro di Carrara, [[Raffaele Virgulti]] di Imola, [[Filippo Filippetti]] e [[Gilberto Catarsi]] di Livorno, [[Cesare Rossi]], cassiere della Camera del lavoro di Sestri Ponente, [[Pietro Ferrero]], segretario FIOM a Torino - negli anni '20 furono trucidati (da segnalare anche la morte, in seguito alle feroci persecuzioni, del comunista [[Antonio Gramsci]] e del giovanissimo [[Piero Gobetti]], fondatore de ''La Rivoluzione Liberale'' e fautore dell'iniziativa libera e priva da ogni influenza [[autoritaria]]).
Purtroppo al [[movimento anarchico]] non venne risparmiata la [[violenza]] [[fascista]]: durante la marcia su Roma la sede di ''[[Umanità Nova]]'' venne distrutta; molti [[anarchici]] - tra cui [[Attilio Fellini]], segretario della Camera del lavoro di Carrara, [[Raffaele Virgulti]] di Imola, [[Filippo Filippetti]] e [[Gilberto Catarsi]] di Livorno, [[Cesare Rossi]], cassiere della Camera del lavoro di Sestri Ponente, [[Pietro Ferrero]], segretario FIOM a Torino - negli anni '20 furono trucidati (da segnalare anche la morte, in seguito alle feroci persecuzioni, del comunista [[Antonio Gramsci]] e del giovanissimo [[Piero Gobetti]], fondatore de ''La Rivoluzione Liberale'' e fautore dell'iniziativa libera e priva da ogni influenza [[autoritaria]]).


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