Storia del movimento libertario in Italia: differenze tra le versioni

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== Dal Risorgimento al '900 ==
== Dal Risorgimento al '900 ==
[[File:Saverio friscia.gif|thumb|300px|left|[[Bakunin]] tra [[Giuseppe Fanelli]] (a sinistra) e [[Saverio Friscia]] (a destra).]]
[[File:Saverio friscia.gif|thumb|300px|left|[[Bakunin]] tra [[Giuseppe Fanelli]] (a sinistra) e [[Saverio Friscia]] (a destra).]]
Il Risorgimento costituì un fertilissimo terreno di sviluppo del [[movimento anarchico]] italiano, anche grazie all'influenza di [[Bakunin]], che per diversi anni soggiornò in [[Italia]]. Proprio dal Risorgimento nacque il primo [[anarchico]] italiano, [[Carlo Pisacane]], che oltre ad essere un uomo d'azione, fu anche un intellettuale di grande cultura e uno dei maggiori risorgimentalisti. Lasciò numerosi scritti, ispirati all'[[anarchismo proudhoniano]], in cui espresse il suo pensiero [[libertario]], [[federalista]] e antiautoritario.
Il Risorgimento costituì un fertilissimo terreno di sviluppo del [[movimento anarchico]] italiano, anche grazie all'influenza di [[Bakunin]], che per diversi anni soggiornò in [[Italia]]. Proprio dal Risorgimento nacque il primo [[anarchico]] italiano, [[Carlo Pisacane]], che oltre ad essere un uomo d'azione, fu anche un intellettuale di grande cultura e uno dei maggiori risorgimentalisti. Lasciò numerosi scritti, ispirati all'[[anarchismo proudhoniano]], in cui espresse il suo pensiero [[libertario]], [[federalista]] e antiautoritario.
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Molti [[anarchici]] sostennero le lotte siciliane dei '''[[Fasci siciliani]]''' (detti anche Fasci siciliani dei lavoratori), un movimento di massa democratico-[[socialista]], sviluppatosi nell'isola dal [[1891]] al [[1893]] soprattutto fra proletariato urbano, braccianti agricoli, minatori ed operai. Stesso appoggio fu dato all''''[[insurrezione in Lunigiana]]''' nel gennaio del [[1894]] e a tutte le battaglie sociali e [[sindacali]] nella penisola (si pensi alla storia del [[il Primo Maggio|Primo Maggio]] sulle 8 ore lavorative o allo sciopero delle sigaraie del [[1885]]).
Molti [[anarchici]] sostennero le lotte siciliane dei '''[[Fasci siciliani]]''' (detti anche Fasci siciliani dei lavoratori), un movimento di massa democratico-[[socialista]], sviluppatosi nell'isola dal [[1891]] al [[1893]] soprattutto fra proletariato urbano, braccianti agricoli, minatori ed operai. Stesso appoggio fu dato all''''[[insurrezione in Lunigiana]]''' nel gennaio del [[1894]] e a tutte le battaglie sociali e [[sindacali]] nella penisola (si pensi alla storia del [[il Primo Maggio|Primo Maggio]] sulle 8 ore lavorative o allo sciopero delle sigaraie del [[1885]]).
[[image:Bresci1.jpg|thumb|left|[[Gaetano Bresci]] uccide Umberto I di Savoia, illustrazione di Flavio Costantini, particolare]]
[[image:Bresci1.jpg|thumb|left|[[Gaetano Bresci]] uccide Umberto I di Savoia, illustrazione di Flavio Costantini, particolare]]
Durante questa fase storica la [[repressione]] del [[movimento anarchico|movimento]] fu molto forte, costringendo la fuga forzata di figure di primo piano come [[Cafiero]], [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] (alla fine del secolo questi divenne un teorico del [[socialismo libertario]]), [[Malatesta]] e altri. La [[repressione]] portò paradossalmente ad una maggior diffusione di pratiche [[anarco-individualismo|individualiste]] e d'[[azione diretta]] ("[[propaganda col fatto]]") particolarmente [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|violente]]. Molti di questi attentati furono compiuti all'estero, dove molti [[anarchici]] si erano trasferiti per sfuggire alla [[repressione]] o in cerca di migliori fortune:
Durante questa fase storica la [[repressione]] del [[movimento anarchico|movimento]] fu molto forte, costringendo la fuga forzata di figure di primo piano come [[Cafiero]], [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] (alla fine del secolo questi divenne un teorico del [[socialismo libertario]]), [[Malatesta]] e altri. La [[repressione]] portò paradossalmente ad una maggior diffusione di pratiche [[anarco-individualismo|individualiste]] e d'[[azione diretta]] ("'''[[propaganda col fatto]]'''") particolarmente [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|violente]]. Molti di questi attentati furono compiuti all'estero, dove molti [[anarchici]] si erano trasferiti per sfuggire alla [[repressione]] o in cerca di migliori fortune:
*'''[[1878]]''': [[Giovanni Passannante]] tenta d'assassinare il re Umberto I a Napoli;
*'''[[1878]]''': [[Giovanni Passannante]] tenta d'assassinare il re Umberto I a Napoli;
*'''[[1894]]''': [[Sante Caserio]] pugnala a morte il presidente francese Sadi Carnot a Lione (Francia); [[Paolo Lega]] attenta a Roma alla vita dell'allora presidente del Consiglio Francesco Crispi.
*'''[[1894]]''': [[Sante Caserio]] pugnala a morte il presidente francese Sadi Carnot a Lione ([[Francia]]) e [[Paolo Lega]] attenta a Roma alla vita dell'allora Presidente del Consiglio Francesco Crispi;
*'''[[1897]]''' [[Michele Angiolillo]] uccide a Sant'Aguida (Spagna) il primo ministro spagnolo Antonio Canovas;
*'''[[1897]]''' [[Michele Angiolillo]] uccide a Sant'Aguida ([[Spagna]]) il primo ministro spagnolo Antonio Canovas;
*'''[[1898]]''': [[Luigi Luccheni]], a Ginevra (Svizzera) pugnala a morte la principessa Elisabetta d'Austria;
*'''[[1898]]''': [[Luigi Luccheni]] a Ginevra ([[Svizzera]]) pugnala a morte la principessa Elisabetta d'Austria;
*'''[[1900]]''': [[Gaetano Bresci]] uccide a Monza con tre colpi di pistola il re Umberto I;
*'''[[1900]]''': [[Gaetano Bresci]] uccide a Monza con tre colpi di pistola il re Umberto I.


Il [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|susseguirsi di questi attentati]] contro le [[autorità]], in [[Italia]] e all'estero, portò il governo italiano a promuovere nel [[1898]] a Roma un [[Conferenza anti-anarchica (Roma, 1898)|convegno anti-anarchico internazionale]] con l'intento di reprimere il movimento e porre un freno agli attacchi diretti contro il potere. Evidentemente i risultati non furono soddisfacenti giacché due anni dopo ([[29 luglio]] [[1900]]) [[Gaetano Bresci]] riuscirà a giustiziare il re Umberto I.
Il [[Gli attentati individualistici nella storia dell'anarchismo|susseguirsi di questi attentati]] contro le [[autorità]], in [[Italia]] e all'estero, portò il governo italiano a promuovere nel [[1898]] a Roma un '''[[Conferenza anti-anarchica (Roma, 1898)|convegno anti-anarchico internazionale]]''' con l'intento di reprimere il movimento e porre un freno agli attacchi diretti contro il potere. Evidentemente i risultati non furono soddisfacenti giacché due anni dopo ([[29 luglio]] [[1900]]) [[Gaetano Bresci]] riuscirà a giustiziare il re Umberto I.


== Dal '900 all'avvento del fascismo ==
== Dal '900 all'avvento del fascismo ==
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