Max Sartin: differenze tra le versioni

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L'ottenuta [[libertà]] gli consente un regolare ma momentaneo espatrio in [[Francia]], dove vi giunge con il compagno [[Giuseppe Mioli]]. Stabilitosi a Parigi, fonda un [[stampa anarchica|giornale anarchico]] ben conosciuto fra i "fuoriusciti" [[antifascismo|antifascisti]], «[[Il Monito]]» (Parigi, [[1925]]-[[1928]]), collabora anche alla pubblicazione de «[[La Difesa di Sacco e Vanzetti]]» (Parigi, 1923) e fonda nel maggio [[1923]] il "Comitato in favore delle vittime politiche", in cui si ritrovano molti fuoriusciti italiani (es. [[Virgilio Gozzoli]]). A Marsiglia, insieme soprattutto a [[Paolo Schicchi]], partecipa all'editazione del numero unico in lingua inglese ''California newspaper Man!'', firmandosi con lo pseudonimo di ''Melchior Seele''. Pubblica inoltre un articolo per il [[stampa anarchica|giornale]] di [[Virgilia D'Andrea]] <ref>[http://www.socialismolibertario.it/d%27Andrea.htm Biografia] di [[Virgilia D'Andrea]] moglie di [[Armando Borghi]]</ref>, "[[Veglia]]", firmato con il proprio nome e cognome. (Curiosità non da poco poiché era solito usare svariati pseudonimi: ''Cesare, Nando, Michetta, Calibano'', usato una volta
L'ottenuta [[libertà]] gli consente un regolare ma momentaneo espatrio in [[Francia]], dove vi giunge con il compagno [[Giuseppe Mioli]]. Stabilitosi a Parigi, fonda un [[stampa anarchica|giornale anarchico]] ben conosciuto fra i "fuoriusciti" [[antifascismo|antifascisti]], «[[Il Monito]]» (Parigi, [[1925]]-[[1928]]), collabora anche alla pubblicazione de «[[La Difesa di Sacco e Vanzetti]]» (Parigi, 1923) e fonda nel maggio [[1923]] il "Comitato in favore delle vittime politiche", in cui si ritrovano molti fuoriusciti italiani (es. [[Virgilio Gozzoli]]). A Marsiglia, insieme soprattutto a [[Paolo Schicchi]], partecipa all'editazione del numero unico in lingua inglese ''California newspaper Man!'', firmandosi con lo pseudonimo di ''Melchior Seele''. Pubblica inoltre un articolo per il [[stampa anarchica|giornale]] di [[Virgilia D'Andrea]] <ref>[http://www.socialismolibertario.it/d%27Andrea.htm Biografia] di [[Virgilia D'Andrea]] moglie di [[Armando Borghi]]</ref>, "[[Veglia]]", firmato con il proprio nome e cognome. (Curiosità non da poco poiché era solito usare svariati pseudonimi: ''Cesare, Nando, Michetta, Calibano'', usato una volta
sola nel «Monito» di Parigi, '''''Max Sartin''', Labor, Manhattanite, Bob, Juan Taro, X. Y., R.S.'', ''M.S'', ecc.  
sola nel «Monito» di Parigi, '''''Max Sartin''', Labor, Manhattanite, Bob, Juan Taro, X. Y., R.S.'', ''M.S''ecc.  
Nel lungo periodo in cui dirigerà [[L'Adunata dei Refrattari]], lo stesso Schiavina dichiarerà di aver pubblicato sempre articoli non firmati, in quanto espressione dell'intera testata) <ref name="kate">[https://centrostudilibertari.it/sites/default/files/materiali/bollettino_13.pdf Breve nota autobiografica di Raffaele Schiavina, nel bollettino n° 13 dell'Archivio Pinelli, agosto 1999]</ref>.
Nel lungo periodo in cui dirigerà [[L'Adunata dei Refrattari]], lo stesso Schiavina dichiarerà di aver pubblicato sempre articoli non firmati, in quanto espressione dell'intera testata) <ref name="kate">[https://centrostudilibertari.it/sites/default/files/materiali/bollettino_13.pdf Breve nota autobiografica di Raffaele Schiavina, nel bollettino n° 13 dell'Archivio Pinelli, agosto 1999]</ref>.


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Nonstante la clandestinità, dirige dal maggio [[1928]] al [[1972]] «[[L'Adunata dei Refrattari]]» (prima della direzione è un semplice collaboratore), storica [[stampa anarchica|rivista anarchica]] statunitense in lingua italiana stampata a New York, che sotto la sua direzione si struttura immediatamente in modo tale da permettere e favorire lo sviluppo di dibattiti interni al movimento anarchico e [[internazionalismo|internazionalista]], avvalendosi di prestigiosi collaboratori italiani ([[Camillo Berneri]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]], ecc.), europei e dell'America del sud. Raffaele Schiavina negli [[USA]] ha stretti rapporti con l'[[Personalità anarchiche|anarchico]] [[Michele Schirru]], che orbitava intorno al gruppo del giornale, ed è certo che quando questi si trasferisce in [[Italia]] con l'intenzione di uccidere [[Mussolini]] i due sono in strettissimo contatto. Schiavina e [[Fiorina Rossi]], sua compagna di vita e di lotta, si presero cura anche di [[Clément Duval]], [[illegalismo|anarchico illegalista]] francese fuggito dai lavori forzati cui era stato condannato e rifuggiatosi negli [[USA]].
Nonstante la clandestinità, dirige dal maggio [[1928]] al [[1972]] «[[L'Adunata dei Refrattari]]» (prima della direzione è un semplice collaboratore), storica [[stampa anarchica|rivista anarchica]] statunitense in lingua italiana stampata a New York, che sotto la sua direzione si struttura immediatamente in modo tale da permettere e favorire lo sviluppo di dibattiti interni al movimento anarchico e [[internazionalismo|internazionalista]], avvalendosi di prestigiosi collaboratori italiani ([[Camillo Berneri]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]]ecc.), europei e dell'America del sud. Raffaele Schiavina negli [[USA]] ha stretti rapporti con l'[[Personalità anarchiche|anarchico]] [[Michele Schirru]], che orbitava intorno al gruppo del giornale, ed è certo che quando questi si trasferisce in [[Italia]] con l'intenzione di uccidere [[Mussolini]] i due sono in strettissimo contatto. Schiavina e [[Fiorina Rossi]], sua compagna di vita e di lotta, si presero cura anche di [[Clément Duval]], [[illegalismo|anarchico illegalista]] francese fuggito dai lavori forzati cui era stato condannato e rifuggiatosi negli [[USA]].


Oltre ai suoi articoli pubblicati su «[[L'Adunata dei Refrattari|L'Adunata]]» e altri [[stampa anarchica|giornali]], firmati sotto diversi pseudonimi, è l'autore della brochure ''Berneri in Spagna''. Durante la sua lunghissima militanza, durata praticamente sino alla sua morte (Salt Lake City, [[USA]], [[23 novembre]] [[1987]]), è stato sempre attivo propagandista del pensiero anarchico, raccogliendo e archiviando moltissimo materiale su ogni singolo e piccolo militante anarchico di cui sia venuto a conoscenza, perché ognuno «meritava di essere conosciuto anche da quelli che sono venuti e che verranno dopo di noi» <ref name="numero">[https://centrostudilibertari.it/sites/default/files/materiali/bollettino_6.pdf Bollettino n° 6 dell'Archivio Pinelli]</ref>.
Oltre ai suoi articoli pubblicati su «[[L'Adunata dei Refrattari|L'Adunata]]» e altri [[stampa anarchica|giornali]], firmati sotto diversi pseudonimi, è l'autore della brochure ''Berneri in Spagna''. Durante la sua lunghissima militanza, durata praticamente sino alla sua morte (Salt Lake City, [[USA]], [[23 novembre]] [[1987]]), è stato sempre attivo propagandista del pensiero anarchico, raccogliendo e archiviando moltissimo materiale su ogni singolo e piccolo militante anarchico di cui sia venuto a conoscenza, perché ognuno «meritava di essere conosciuto anche da quelli che sono venuti e che verranno dopo di noi» <ref name="numero">[https://centrostudilibertari.it/sites/default/files/materiali/bollettino_6.pdf Bollettino n° 6 dell'Archivio Pinelli]</ref>.
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