Antipsichiatria: differenze tra le versioni

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: «Non era questo l'intento di Pinel che nel 1793 inaugurò a Parigi il primo manicomio, liberando i folli dalle prigioni, in base al principio che il folle non può essere equiparato al delinquente. [...] Ma fu un attimo perché il folle, liberato dalle prigioni, fu subito rinchiuso in un'altra prigione che si chiamerà manicomio. Da quel giorno incomincerà il calvario del folle e la fortuna della psichiatria.» (Umberto Galimberti,  ''Psichiatria e fenomenologia'', Feltrinelli, pag. 242)
: «Non era questo l'intento di Pinel che nel 1793 inaugurò a Parigi il primo manicomio, liberando i folli dalle prigioni, in base al principio che il folle non può essere equiparato al delinquente. [...] Ma fu un attimo perché il folle, liberato dalle prigioni, fu subito rinchiuso in un'altra prigione che si chiamerà manicomio. Da quel giorno incomincerà il calvario del folle e la fortuna della psichiatria.» (Umberto Galimberti,  ''Psichiatria e fenomenologia'', Feltrinelli, pag. 242)


Il Positivismo del XIX secolo, con la sua fiducia nel progresso e nella produzione, fa emergere le profonde contraddizioni al suo interno. Mentre dilaga l'industria del [[capitalismo|capitale]], i manicomi ([[Marx]] parlerà poi di «strutture ancillari») si rivelano luoghi di violenza e di rigido controllo in cui «una classe di psichiatri sempre più stabile e sempre più sfiduciata cercava di occultare piuttosto che di risolvere i problemi». <ref>AA. VV., "Tempo e catene", Milano, [[1976]].</ref> Gli strumenti di disciplina si sono perfezionati rispetto a quelli in uso solo pochi anni prima, senza che si siano modificati però i rapporti all'interno del manicomio. La scienza psichiatrica continua a osservare, classificare, premiare e punire non più ora con finalità terapeutiche, ma per il "buon funzionamento" dell'Istituzione. Questo atteggiamento rimarrà sostanzialmente fino al movimento antipsichiatrico che, partito dall'[[Regno Unito|Inghilterra]] intorno agli anni '50, darà luogo a esperienze innovatrici come i gruppi terapeutici a Londra, le sperimentazioni di Gorizia e Reggio Emilia qui in [[Italia]]. Si cerca una nuova psichiatria lottando contro credenze e pregiudizi antichi. Si cerca di «puntare sui bisogni concreti della persona con la costante denuncia del carattere distruttivo e disumano della segregazione manicomiale o di qualunque altro genere». <ref>G. Antonucci, "Critica al giudizio psichiatrico", Roma 1993.</ref> La denuncia dei movimenti antipsichiatrici ha posto un limite al processo di disumanizzazione del "folle" e in alcuni casi i suoi successi, negli effetti pratici, sono stati superiori a quelli della teoria psicanalitica.
Il Positivismo del XIX secolo, con la sua fiducia nel progresso e nella produzione, fa emergere le profonde contraddizioni al suo interno. Mentre dilaga l'industria del [[capitalismo|capitale]], i manicomi ([[Marx]] parlerà poi di «strutture ancillari») si rivelano luoghi di violenza e di rigido controllo in cui «una classe di psichiatri sempre più stabile e sempre più sfiduciata cercava di occultare piuttosto che di risolvere i problemi». <ref>AA. VV., "Tempo e catene", Milano, 1976.</ref> Gli strumenti di disciplina si sono perfezionati rispetto a quelli in uso solo pochi anni prima, senza che si siano modificati però i rapporti all'interno del manicomio. La scienza psichiatrica continua a osservare, classificare, premiare e punire non più ora con finalità terapeutiche, ma per il "buon funzionamento" dell'Istituzione. Questo atteggiamento rimarrà sostanzialmente fino al movimento antipsichiatrico che, partito dall'[[Regno Unito|Inghilterra]] intorno agli anni '50, darà luogo a esperienze innovatrici come i gruppi terapeutici a Londra, le sperimentazioni di Gorizia e Reggio Emilia qui in [[Italia]]. Si cerca una nuova psichiatria lottando contro credenze e pregiudizi antichi. Si cerca di «puntare sui bisogni concreti della persona con la costante denuncia del carattere distruttivo e disumano della segregazione manicomiale o di qualunque altro genere». <ref>G. Antonucci, "Critica al giudizio psichiatrico", Roma 1993.</ref> La denuncia dei movimenti antipsichiatrici ha posto un limite al processo di disumanizzazione del "folle" e in alcuni casi i suoi successi, negli effetti pratici, sono stati superiori a quelli della teoria psicanalitica.


==L'antipsichiatria==
==L'antipsichiatria==
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