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[[Paul Feyerabend]] respinge ogni distinzione tra enunciazioni teoriche e osservative (tale distinzione è di cruciale importanza nel [[neopositivismo|neopositivismo epistemologico]]), poiché ritiene queste ultime dipendenti dalle prime (un asserzione può apparire oggettiva ma in realtà è dipendente dalla teoria entro il quale essa è contenuta). In pratica, superando in radicalità l'"incommensurabilità" di [[Thomas Kuhn]] (questi era convinto che inizialmente fosse una forma di "fede" a permettere il proseguimento della ricerca, poiché in un primo momento un nuovo paradigma scientifico non è così esatto rispetto al precedente), egli sostiene la difficoltà, o addirittura l'impossibilità, di poter confrontare diverse teorie scientifiche in quanto fondate su asserzioni di per sé non comparabili. [[Paul Feyerabend|Feyerabend]] supera in radicalità l'incommensurabilità di [[Thomas Kuhn|Kuhn]] perché ritiene pura illusione la nozione di progresso scientifico posta all'interno di un paradigma. | [[Paul Feyerabend]] respinge ogni distinzione tra enunciazioni teoriche e osservative (tale distinzione è di cruciale importanza nel [[neopositivismo|neopositivismo epistemologico]]), poiché ritiene queste ultime dipendenti dalle prime (un asserzione può apparire oggettiva ma in realtà è dipendente dalla teoria entro il quale essa è contenuta). In pratica, superando in radicalità l'"incommensurabilità" di [[Thomas Kuhn]] (questi era convinto che inizialmente fosse una forma di "fede" a permettere il proseguimento della ricerca, poiché in un primo momento un nuovo paradigma scientifico non è così esatto rispetto al precedente), egli sostiene la difficoltà, o addirittura l'impossibilità, di poter confrontare diverse teorie scientifiche in quanto fondate su asserzioni di per sé non comparabili. [[Paul Feyerabend|Feyerabend]] supera in radicalità l'incommensurabilità di [[Thomas Kuhn|Kuhn]] perché ritiene pura illusione la nozione di progresso scientifico posta all'interno di un paradigma. | ||
In pratica, i dati considerati oggettivi, neutrali ed elementari della scienza non possono in realtà essere assunti come "oggettivi e universali", poiché il loro senso è inevitabilmente intrecciato ai diversi quadri teorici entro i quali sono stati enunciati | In pratica, i dati considerati oggettivi, neutrali ed elementari della scienza non possono in realtà essere assunti come "oggettivi e universali", poiché il loro senso è inevitabilmente intrecciato ai diversi quadri teorici entro i quali sono stati enunciati; ad esempio, il concetto di massa è ben diverso nella teoria di Newton ("massa classica") rispetto a quella di [[Einstein]] ("massa relativistica"). | ||
L'"incommensurabilità" di [[Paul Feyerabend|Feyerabend]] («'''varianza del significato'''») permetterebbe, inoltre, di evitare la creazione di criteri standard attraverso i quali valutare la qualità delle teorie scientifiche. Tuttavia l'a[[narchico]] austro-americano respinge anche ogni tentativo di catalogare l'incommensurabilità entro una struttura logica ben definita, perché ritiene l'incommensurabilità un fenomeno al di fuori della logica. | L'"incommensurabilità" di [[Paul Feyerabend|Feyerabend]] («'''varianza del significato'''») permetterebbe, inoltre, di evitare la creazione di criteri standard attraverso i quali valutare la qualità delle teorie scientifiche. Tuttavia l'a[[narchico]] austro-americano respinge anche ogni tentativo di catalogare l'incommensurabilità entro una struttura logica ben definita, perché ritiene l'incommensurabilità un fenomeno al di fuori della logica. |