Repressione: differenze tra le versioni

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== La repressione secondo Foucault ==
== La repressione secondo Foucault ==


: «Dopo tutto, la repressione non sarebbe ancora la conseguenza politica della guerra, un po' come l'oppressione, nella teoria classica del diritto politico, era l'abuso della sovranità nell'ordine giuridico? Si potrebbero dunque opporre due grandi sistemi di analisi del potere. L'uno sarebbe il vecchio sistema che si trova nei ''philosophes'' del XVIII secolo. Esso si articola intorno al potere come diritto originario che si cede, che costituisce la sovranità, e in cui il contratto funziona come matrice del potere politico. Il potere così costituito rischia di diventare opressione quando oltrepassa se stesso, cioè quando va al di là dei termini stessi fissati dal [[contratto]]. Potere-contratto, con l'opressione come limite o piuttosto come oltrepassamento del limite. L'altro sistema cercherebbe di analizzare, al contrario, il potere politico non più secondo lo schema contratto-opressione, ma secondo quello guerra-repressione. A questo punto, la repressione non è più quel che era l'opressione rispetto al contratto, cioè un abuso, ma, al contrario, il semplice effetto e la semplice continuazione di un rapporto di dominazione. La repressione non sarebbe altro che la messa in opera, all'interno di questa pseudo-pace travagliata da una guerra continua, di un rapporto di forza perpetuo. Lo schema contratto-opressione, che è quello giuridico, e lo schema guerra repressione, o dominazione-repressione, nel quale l'opposizione pertinente non è quella fra legittimo e illeggitimo, come nello schema precedente, ma quella tra lotta e sottomissione.»  (''Bisogna difendere la società '', [[Michel Foucault]]).
: «Dopo tutto, la repressione non sarebbe ancora la conseguenza politica della guerra, un po' come l'oppressione, nella teoria classica del diritto politico, era l'abuso della sovranità nell'ordine giuridico? Si potrebbero dunque opporre due grandi sistemi di analisi del potere. L'uno sarebbe il vecchio sistema che si trova nei ''philosophes'' del XVIII secolo. Esso si articola intorno al potere come diritto originario che si cede, che costituisce la sovranità, e in cui il contratto funziona come matrice del potere politico. Il potere così costituito rischia di diventare opressione quando oltrepassa stesso, cioè quando va al di là dei termini stessi fissati dal [[contratto]]. Potere-contratto, con l'opressione come limite o piuttosto come oltrepassamento del limite. L'altro sistema cercherebbe di analizzare, al contrario, il potere politico non più secondo lo schema contratto-opressione, ma secondo quello guerra-repressione. A questo punto, la repressione non è più quel che era l'opressione rispetto al contratto, cioè un abuso, ma, al contrario, il semplice effetto e la semplice continuazione di un rapporto di dominazione. La repressione non sarebbe altro che la messa in opera, all'interno di questa pseudo-pace travagliata da una guerra continua, di un rapporto di forza perpetuo. Lo schema contratto-opressione, che è quello giuridico, e lo schema guerra repressione, o dominazione-repressione, nel quale l'opposizione pertinente non è quella fra legittimo e illeggitimo, come nello schema precedente, ma quella tra lotta e sottomissione.»  (''Bisogna difendere la società '', [[Michel Foucault]]).
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*[[Giovanni Forbicini]], ''Abolite le carceri'', Roma 1905.
*[[Giovanni Forbicini]], ''Abolite le carceri'', Roma 1905.
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