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In entrambi casi si tratta di concetti molto generici, soprattutto se si pensa che quando lo scrittore Theodore Roszak coniò il neologismo nel libro ''La nascita di una controcultura'' ([[1968]]) fu ispirato dalla ribellione antiautoritaria dei giovani degli anni '60. Ken Goffman, nel suo ''Controculture. Da Abramo ai No Global'', ha individuato 3 elementi specifici che distinguono una vera controcultura da una falsa: | In entrambi casi si tratta di concetti molto generici, soprattutto se si pensa che quando lo scrittore Theodore Roszak coniò il neologismo nel libro ''La nascita di una controcultura'' ([[1968]]) fu ispirato dalla ribellione antiautoritaria dei giovani degli anni '60. Ken Goffman, nel suo ''Controculture. Da Abramo ai No Global'', ha individuato 3 elementi specifici che distinguono una vera controcultura da una falsa: | ||
# | #primato dell'[[individualità]]; | ||
# | #contestazione dell'[[autorità |autoritarismo]]; | ||
# | #promozione del cambiamento sociale e individuale. | ||
A questi elementi si può aggiungere che la controcultura è un movimento che porta innovazioni nel campo delle scienze, della [[filosofia]], dell'[[arte]] o della cultura in generale. Queste innovazioni sono generalmente condivise, nel senso che coloro che le ideano intendono farle circolare per metterle a disposizione di quante più persone possibili. | A questi elementi si può aggiungere che la controcultura è un movimento che porta innovazioni nel campo delle scienze, della [[filosofia]], dell'[[arte]] o della cultura in generale. Queste innovazioni sono generalmente condivise, nel senso che coloro che le ideano intendono farle circolare per metterle a disposizione di quante più persone possibili. |