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:«La fabbrica è una scuola gerarchica, di obbedienza e di comando, non è rivoluzionaria e liberatoria. Riproduce in ogni momento, in ogni ora, il servilismo del proletariato, e non il suo slancio rivoluzionario di portata storica. Non impedisce certo che venga ridotto ad oggetto, ma anzi attenta alla sua individualità, alla sua capacità di trascendere i bisogni. Di conseguenza, visto che l'autodeterminazione, l'iniziativa autonoma e l'individualità sono l'essenza stessa della "dimensione della libertà ", esse devono essere negate alla "base materiale" della società, per trovare presumibilmente un'affermazione solo nelle sue "sovrastrutture" - almeno fino a quando la fabbrica e le tecniche della produzione capitalista saranno concepite esclusivamente dal punto di vista tecnico, come elementi connaturali alla produzione». (''[[Fabbrica, scuola di potere (di Murray Bookchin)| Leggi tutto...]]'') <ref>Tratto da ''[[Fabbrica, scuola di potere (di Murray Bookchin)| Fabbrica, scuola di potere]]'', di [[Murray Bookchin]]</ref>
:«La fabbrica è una scuola gerarchica, di obbedienza e di comando, non è rivoluzionaria e liberatoria. Riproduce in ogni momento, in ogni ora, il servilismo del proletariato, e non il suo slancio rivoluzionario di portata storica. Non impedisce certo che venga ridotto ad oggetto, ma anzi attenta alla sua individualità, alla sua capacità di trascendere i bisogni. Di conseguenza, visto che l'autodeterminazione, l'iniziativa autonoma e l'individualità sono l'essenza stessa della "dimensione della libertà ", esse devono essere negate alla "base materiale" della società, per trovare presumibilmente un'affermazione solo nelle sue "sovrastrutture" - almeno fino a quando la fabbrica e le tecniche della produzione capitalista saranno concepite esclusivamente dal punto di vista tecnico, come elementi connaturali alla produzione». (''[[Fabbrica, scuola di potere (di Murray Bookchin)| Leggi tutto...]]'') <ref>Tratto da ''[[Fabbrica, scuola di potere (di Murray Bookchin)| Fabbrica, scuola di potere]]'', di [[Murray Bookchin]]</ref>
[[File:Ivanillich.jpg|left|thumb| [[Ivan Illich]]]]
[[File:Ivanillich.jpg|left|thumb|200px[[Ivan Illich]]]]
 
===[[Ivan Illich|Illich]]===
===[[Ivan Illich|Illich]]===
: «Molti studenti, specie se poveri, sanno per istinto che cosa fa per loro la scuola: gli insegna a confondere processo e sostanza. Una volta confusi questi due momenti, acquista validità una nuova logica: quanto maggiore è l'applicazione, tanto migliori sono i risultati; in altre parole, l'escalation porta al successo. In questo modo si «scolarizza» l'allievo a confondere insegnamento e apprendimento, promozione e istruzione, diploma e competenza, facilità di parola e capacità di dire qualcosa di nuovo. Si «scolarizza» la sua immaginazione ad accettare il servizio al posto del valore [...]La scuola raggruppa le persone in base alla loro età. È un raggruppamento che parte da tre premesse indiscusse: il posto dei bambini è la scuola; i bambini imparano a scuola; ai bambini si può insegnare soltanto a scuola. lo credo che queste premesse, mai poste in dubbio, debbano essere invece riesaminate con molta attenzione.» (''[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Allegati/Descolarizzare%20la%20societ%C3%A0.zip Leggi tutto]'') <ref>Tratto da ''[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Allegati/Descolarizzare%20la%20societ%C3%A0.zip Descolarizzare la società]'' di [[Ivan Illich]]</ref>
: «Molti studenti, specie se poveri, sanno per istinto che cosa fa per loro la scuola: gli insegna a confondere processo e sostanza. Una volta confusi questi due momenti, acquista validità una nuova logica: quanto maggiore è l'applicazione, tanto migliori sono i risultati; in altre parole, l'escalation porta al successo. In questo modo si «scolarizza» l'allievo a confondere insegnamento e apprendimento, promozione e istruzione, diploma e competenza, facilità di parola e capacità di dire qualcosa di nuovo. Si «scolarizza» la sua immaginazione ad accettare il servizio al posto del valore [...]La scuola raggruppa le persone in base alla loro età. È un raggruppamento che parte da tre premesse indiscusse: il posto dei bambini è la scuola; i bambini imparano a scuola; ai bambini si può insegnare soltanto a scuola. lo credo che queste premesse, mai poste in dubbio, debbano essere invece riesaminate con molta attenzione.» (''[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Allegati/Descolarizzare%20la%20societ%C3%A0.zip Leggi tutto]'') <ref>Tratto da ''[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Allegati/Descolarizzare%20la%20societ%C3%A0.zip Descolarizzare la società]'' di [[Ivan Illich]]</ref>
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