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Il filosofo [[Augusto Del Noce]] ([[1910]]-[[1989]]) ha dato una definizione originale del nichilismo dei nostri giorni: | Il filosofo [[Augusto Del Noce]] ([[1910]]-[[1989]]) ha dato una definizione originale del nichilismo dei nostri giorni: | ||
: «Il nichilismo oggi corrente è il ''nichilismo gaio'', nei due sensi, che è senza inquietudine (cioè cerca una sequenza di godimenti superficiali nell'intento di eliminare il dramma dal cuore dell'uomo) - forse per la soppressione dell'"inquietum cor meum" agostiniano - e che ha il suo simbolo nell'"omosessualità" (per il fatto che intende sempre l'amore "omosessualmente", anche quando mantiene il rapporto uomo-donna) [il giudizio che qui ci interessa è ''antropologico'', non anzitutto etico: il nichilismo gaio "non vedendo" la differenza, anche sessuale, come segno dell'altro, rischia di concepire l'amore come puro prolungamento dell'io (appunto "omosessualmente")]» ( | : «Il nichilismo oggi corrente è il ''nichilismo gaio'', nei due sensi, che è senza inquietudine (cioè cerca una sequenza di godimenti superficiali nell'intento di eliminare il dramma dal cuore dell'uomo) - forse per la soppressione dell'"inquietum cor meum" agostiniano - e che ha il suo simbolo nell'"omosessualità" (per il fatto che intende sempre l'amore "omosessualmente", anche quando mantiene il rapporto uomo-donna) [il giudizio che qui ci interessa è ''antropologico'', non anzitutto etico: il nichilismo gaio "non vedendo" la differenza, anche sessuale, come segno dell'altro, rischia di concepire l'amore come puro prolungamento dell'io (appunto "omosessualmente")]» (cfr. A. Del Noce, ''Lettera a Rodolfo Quadrelli'', [[1984]]). | ||
Il nichilismo oltre che una [[filosofia]] è una "cultura", che ha profondamente segnato i saperi e le istituzioni, la politica dei gruppi dirigenti, il disciplinamento sociale di massa, il declino delle professioni umanistiche ( | Il nichilismo oltre che una [[filosofia]] è una "cultura", che ha profondamente segnato i saperi e le istituzioni, la politica dei gruppi dirigenti, il disciplinamento sociale di massa, il declino delle professioni umanistiche (cfr. Karl Löwith, ''Il nichilismo europeo'', Laterza, Roma-Bari [[1999]]) | ||
Secondo [[Karl Löwith]] ([[1897]]-[[1973]]) mentre [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] con la dottrina dell'"eterno ritorno" aveva pensato il nichilismo come principio filosofico, [[Heidegger]], invece, pensa il principio filosofico come nichilismo. | Secondo [[Karl Löwith]] ([[1897]]-[[1973]]) mentre [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] con la dottrina dell'"eterno ritorno" aveva pensato il nichilismo come principio filosofico, [[Heidegger]], invece, pensa il principio filosofico come nichilismo. |