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===Il sistema disciplinare === | ===Il sistema disciplinare === | ||
[[File:Panopticon.jpg|thumb|350px|Il '' | [[File:Panopticon.jpg|thumb|350px|Il ''Panopticon,'' metafora ed incubo dell'ascolto-sorveglianza.]] | ||
Per Foucault il sistema disciplinare nasce con l'obbiettivo di rendere il corpo umano tanto più obbediente quanto più esso è utile (e viceversa). Da questo momento «il corpo umano entra in un ingranaggio di potere che lo fruga, lo disarticola e lo ricompone» («'''biopolitica'''»). | Per Foucault il sistema disciplinare nasce con l'obbiettivo di rendere il corpo umano tanto più obbediente quanto più esso è utile (e viceversa). Da questo momento «il corpo umano entra in un ingranaggio di potere che lo fruga, lo disarticola e lo ricompone» («'''biopolitica'''»). | ||
Il sistema disciplinare, che si sviluppa grazie alla lenta convergenza di processi minori, storicamente già presenti, agisce immediatamente nelle scuole, nelle fabbriche, nei manicomi, nelle [[carcere|carceri]], nei collegi, negli ospedali ecc. Le istituzioni disciplinari, intervengono per mezzo di una serie di tecniche (osservazioni, controlli, annotazioni, valutazioni ecc.) atte alla “'''''sorveglianza'''''” di tutto ciò che concerne l'[[individuo]], definendo una nuova «'''microfisica del potere'''», secondo cui il potere non è riconducibile ad una sola sede, bensì ad un insieme di rapporti di forza diffusi localmente. '''L'[[individuo]] non è''' quindi '''contrapposto ed esterno al potere, ma piuttosto ne è parte integrante, poiché fa parte dell'intreccio dei rapporti di forza''': | Il sistema disciplinare, che si sviluppa grazie alla lenta convergenza di processi minori, storicamente già presenti, agisce immediatamente nelle scuole, nelle fabbriche, nei manicomi, nelle [[carcere|carceri]], nei collegi, negli ospedali ecc. Le istituzioni disciplinari, intervengono per mezzo di una serie di tecniche (osservazioni, controlli, annotazioni, valutazioni ecc.) atte alla “'''''sorveglianza'''''” di tutto ciò che concerne l'[[individuo]], definendo una nuova «'''microfisica del potere'''», secondo cui il potere non è riconducibile ad una sola sede, bensì ad un insieme di rapporti di forza diffusi localmente. '''L'[[individuo]] non è''' quindi '''contrapposto ed esterno al potere, ma piuttosto ne è parte integrante, poiché fa parte dell'intreccio dei rapporti di forza''': |