Sergej Gennadjevič Nečaev: differenze tra le versioni

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=== Nečaev e Bakunin ===
=== Nečaev e Bakunin ===
Nečaev irruppe nella vita di [[Bakunin]], a Ginevra, in un periodo nel quale l'anarchico, in conflitto con [[Marx]] che lottava contro la sua influenza all'interno del'[[AIL]], carezzava il progetto di rivolgersi alla Russia per cercare di realizzare laggiù un grande movimento rivoluzionario, del quale egli sarebbe stato la guida. Dunque [[Bakunin]] accolse con gioia il giovane compatriota, nel quale vedeva un possibile discepolo. Spinto da Nečaev, egli redasse così un certo numero di volantini indirizzati ai rivoluzionari russi. In uno di questi testi di propaganda, destinati agli studenti, [[Bakunin]] li esortava a lasciare l'università per unirsi al popolo:
Nečaev irruppe nella vita di [[Bakunin]], a Ginevra, in un periodo nel quale l'anarchico, in conflitto con [[Marx]] che lottava contro la sua influenza all'interno del'[[AIT]], carezzava il progetto di rivolgersi alla Russia per cercare di realizzare laggiù un grande movimento rivoluzionario, del quale egli sarebbe stato la guida. Dunque [[Bakunin]] accolse con gioia il giovane compatriota, nel quale vedeva un possibile discepolo. Spinto da Nečaev, egli redasse così un certo numero di volantini indirizzati ai rivoluzionari russi. In uno di questi testi di propaganda, destinati agli studenti, [[Bakunin]] li esortava a lasciare l'università per unirsi al popolo:


:«[...] Abbandonate al più presto questo mondo condannato, queste università, accademie e scuole dalle quali oggi venite scacciati e dove si sono sempre impegnati a tenervi lontani dal popolo. Andate nel popolo! È questa la vostra vocazione, la vostra vita, la vostra scienza. Imparate, nelle fila del popolo stesso, a servire i suoi interessi e a far trionfare la sua causa! Ricordatevi che la gioventù istruita non dev'essere né la maestra né la benefattrice né la tiranna, ma piuttosto la levatrice del popolo che lo aiuterà a liberarsi da sé, l'unificatrice delle forze e degli sforzi popolari». <ref>R. Cannac, ''Aux sources de la révolution russe'', p. 47</ref>
:«[...] Abbandonate al più presto questo mondo condannato, queste università, accademie e scuole dalle quali oggi venite scacciati e dove si sono sempre impegnati a tenervi lontani dal popolo. Andate nel popolo! È questa la vostra vocazione, la vostra vita, la vostra scienza. Imparate, nelle fila del popolo stesso, a servire i suoi interessi e a far trionfare la sua causa! Ricordatevi che la gioventù istruita non dev'essere né la maestra né la benefattrice né la tiranna, ma piuttosto la levatrice del popolo che lo aiuterà a liberarsi da sé, l'unificatrice delle forze e degli sforzi popolari». <ref>R. Cannac, ''Aux sources de la révolution russe'', p. 47</ref>
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