René Georges Hermann-Paul: differenze tra le versioni

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Pittore e disegnatore francese, studiò presso la ''École des Beaux Arts'' e alla ''Académie Julian'' dove fu allievo di [[Henri Lerolle]] e [[Gustave Colin]]. Collaborò con numerose riviste e giornali tra i più celebri della Belle Epoque ed in cui ritrasse in modo ferocemente satirico i soggetti più cinici e rappresentativi dei ceti medi francesi della sua epoca, quali ''La Faridondaine'', ''Le Courier Français'', ''Le Cri de Paris'', ''Le Figaro'', ''Le Petit Bleu'', ''Gil Blas'', ''Le Rire'' e il giornale anarchico ''[[La Feuille]]''. Durante l'affaire Dreyfus si schierò dalla parte degli innocentisti, per cui si diede molto da fare per denunciare le mistificazioni dell'accusa.
Pittore e disegnatore francese, studiò presso la ''École des Beaux Arts'' e alla ''Académie Julian'' dove fu allievo di [[Henri Lerolle]] e [[Gustave Colin]]. Collaborò con numerose riviste e giornali tra i più celebri della Belle Epoque ed in cui ritrasse in modo ferocemente satirico i soggetti più cinici e rappresentativi dei ceti medi francesi della sua epoca, quali ''La Faridondaine'', ''Le Courier Français'', ''Le Cri de Paris'', ''Le Figaro'', ''Le Petit Bleu'', ''Gil Blas'', ''Le Rire'' e il giornale anarchico ''[[La Feuille]]''. Durante l'affaire Dreyfus si schierò dalla parte degli innocentisti, per cui si diede molto da fare per denunciare le mistificazioni dell'accusa.


La sua opera satirica è soprattutto volta a criticare la mentalità piccolo borghese, tipica degli aspiranti arrampicatori sociali, così come l'acquiescenza allo stato di cose esistente da parte delle organizzazioni politiche o sociali che si dicono progressiste, facendo così emergere una denuncia della loro ipocrisia e soprattutto del loro oggettivo collaborazionismo verso una società militarista, [[colonialismo|colonialista]], [[autorità |autoritaria]], [[classismo|classista]].
La sua opera satirica era soprattutto volta a criticare la mentalità piccolo borghese, tipica degli aspiranti arrampicatori sociali, così come l'acquiescenza allo stato di cose esistente da parte delle organizzazioni politiche o sociali che si dicevano progressiste, facendo così emergere una denuncia della loro ipocrisia e soprattutto del loro oggettivo collaborazionismo verso una società militarista, [[colonialismo|colonialista]], [[autorità |autoritaria]], [[classismo|classista]].
Si segnala in tal senso nel [[1895]] proprio con queste tematiche, espresse nelle raccolte ''Vie de Monsieur Quelconque'' e ''Vie de Madame Quelconque'', in cui la mediocre ed egoistica mentalità dei ceti medi viene pesantemente colpita nelle sue aspirazioni pubbliche e private.
Nel [[1895]] espresse queste tematiche nelle raccolte ''Vie de Monsieur Quelconque'' e ''Vie de Madame Quelconque'', in cui la mediocre ed egoistica mentalità dei ceti medi veniva pesantemente colpita nelle sue aspirazioni pubbliche e private.


Questa propensione di Hermann-Paul alla stigmatizzazione sociale lo rese adatto a collaborare con ''[[L'Assiette au Beurre]]'', la più aggressiva ed intelligente rivista di satira dell'epoca di orientamento libertario e per cui egli illustrò moltissimi numeri.
Questa propensione di Hermann-Paul alla stigmatizzazione sociale lo rese adatto a collaborare con ''[[L'Assiette au Beurre]]'', la più aggressiva ed intelligente rivista di satira dell'epoca di orientamento libertario, di cui egli illustrò moltissimi numeri.


Durante la prima guerra mondiale ne denunciò come [[pacifismo|pacifista]] e [[antimilitarismo|antimilitarista]] le atrocità dipingendo scene di denuncia.
[[pacifismo|Pacifista]] e [[antimilitarismo|antimilitarista]], denunciò con le sue opere le atrocità belliche della prima guerra mondiale.


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