Etta Federn: differenze tra le versioni

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== Il pensiero e le opere ==
== Il pensiero e le opere ==
Etta Fedren dedicò gran parte del suo tempo all'attivismo in campo [[pedagogia|pedagogico]] ed educativo: la [[Pedagogia libertaria|pedagogia libertaria]], l'[[sessualità |educazione sessuale]], il [[neomalthusianesimo|controllo delle nascite]] ma anche l'alfabetizzazione e la scolarizzazione in genere. In ''Mujeres de las revoluciones'' (La versione originale dell'opera fu pubblicata nel [[1937]] e in seguito tradotta in tedesco da Marianne Kröger, ''Etta Federn, Revolutionar auf ihre Art'', Psychosozial Verlag, Gießen, 1997) scrisse dodici brevi biografie di donne e rivoluzionarie - [[Inga Nalbandian]], [[Madame Roland]], [[Charlotte Corday]], [[Ellen Key]], [[Rosa Luxemburg]], [[Vera Figner]], [[Angelica Balabanoff]], [[Alexandra Kollontaj]], [[Lily Braun]], [[Isadora Duncan]], [[Mrs Pankhuist]] ed [[Emma Goldman]] - in cui mise in evidenza soprattutto gli aspetti umani, in particolare quelli più marcatamente femminili e materni. In questo modo evidenziò che le rivoluzionarie erano donne e, talvolta, madri, con i sentimenti e le esigenze di tutte le altre donne della terra.  
Etta Fedren dedicò gran parte del suo tempo all'attivismo in campo [[pedagogia|pedagogico]] ed educativo: la [[Pedagogia libertaria|pedagogia libertaria]], l'[[sessualità |educazione sessuale]], il [[neomalthusianesimo|controllo delle nascite]] ma anche l'alfabetizzazione e la scolarizzazione in genere. In ''Mujeres de las revoluciones'' (la versione originale dell'opera fu pubblicata nel [[1937]] e in seguito tradotta in tedesco da Marianne Kröger, ''Etta Federn, Revolutionar auf ihre Art'', Psychosozial Verlag, Gießen, 1997) scrisse dodici brevi biografie di donne e rivoluzionarie - [[Inga Nalbandian]], [[Madame Roland]], [[Charlotte Corday]], [[Ellen Key]], [[Rosa Luxemburg]], [[Vera Figner]], [[Angelica Balabanoff]], [[Alexandra Kollontaj]], [[Lily Braun]], [[Isadora Duncan]], [[Mrs Pankhuist]] ed [[Emma Goldman]] - in cui mise in evidenza soprattutto gli aspetti umani, in particolare quelli più marcatamente femminili e materni. In questo modo evidenziò che le rivoluzionarie erano donne e, talvolta, madri, con i sentimenti e le esigenze di tutte le altre donne della terra.
 
Sono inoltre da menzionare altre opere che raccontano di Etta Federn, come ''Free Women of Spain. Anarchism and the Struggle for the Emancipation of Women'' (Indiana University Books, Bloomington, [[1991]]), di Martha A. Ackelsberg. La figura di Etta è inoltre presente anche in un romanzo dell'anarchico svedese [[Stig Dagerman]], ''Skuggen avMart'' (Stoccolma, 1947), e in ''Utan Vaiaktig stad'' (Stoccolma, 1948), opera di un altro scrittore svedese, [[Arne Forsberg]].


Sono inoltre da menzionare altre opere che raccontano di Etta Federn, come ''Free Women of Spain. Anarchism and the Struggle for the Emancipation of Women'' (Indiana University Books, Bloomington, [[1991]]), di Martha A. Ackelsberg. La figura di Etta è inoltre presente anche in un romanzo dell'anarchico svedese [[Stig Dagerman]], ''Skuggen avMart'' (Stoccolma, 1947), e in ''Utan Vaiaktig stad'' (Stoccolma, 1948), opera di un altro scrittore svedese, [[Arne Forsberg]].
==Note==
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