Giovanni Forbicini: differenze tra le versioni

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=== L'attività sindacale ===
=== L'attività sindacale ===
L'idea organizzativa anarchica sta prendendo sempre più piede ed alcuni anarchici propongono un nuovo programma politico nazionale: il ''Programma socialista anarchico'', elaborato dalla FSAL e da libertari come [[Luigi Fabbri]] e [[Aristide Ceccarelli]]. Forbicini, nell'ambito dell'evoluzione del [[movimento anarchico]] da una visione individualistica ad una maggiormente organizzativa ed organica, intende strutturare una sorta di partito socialista anarchico fondato sul pensiero di [[Errico Malatesta]]. Proprio in quest'ottica che va inquadrato il suo ruolo alla Camera del Lavoro di Roma: impegno sindacale, soprattutto nel settore degli edili, mediante propaganda e agitazione politica vera e propria. Bisogna sottolineare che il settore edile romano era strategicamente importantissimo dal punto di vista sindacale, perché formato da lavoratori non specializzati e immigrati dal meridione che vivevano in gravi ristrettezze economiche e sotto i continui attacchi padronali.  
L'idea organizzativa anarchica sta prendendo sempre più piede ed alcuni anarchici propongono un nuovo programma politico nazionale: il ''Programma [[socialista]] anarchico'', elaborato dalla FSAL e da libertari come [[Luigi Fabbri]] e [[Aristide Ceccarelli]]. Forbicini, nell'ambito dell'evoluzione del [[movimento anarchico]] da una visione individualistica ad una maggiormente organizzativa ed organica, intende strutturare una sorta di partito [[socialista]] anarchico fondato sul pensiero di [[Errico Malatesta]]. Proprio in quest'ottica che va inquadrato il suo ruolo alla Camera del Lavoro di Roma: impegno sindacale, soprattutto nel settore degli edili, mediante propaganda e agitazione politica vera e propria. Bisogna sottolineare che il settore edile romano era strategicamente importantissimo dal punto di vista sindacale, perché formato da lavoratori non specializzati e immigrati dal meridione che vivevano in gravi ristrettezze economiche e sotto i continui attacchi padronali.  


In questo contesto Forbicini si trova ad essere un importante riferimento per i lavoratori, molto spesso già di loro vicini al pensiero [[anarco-socialismo|anarco-socialista]] e in ogni caso assai affini al [[movimento operaio]] legato al maggio [[1881]], quello passato alla storia per lo sviluppo di violenti scontri di piazza dopo un comizio di [[Amilcare Cipriani]]. A Roma, il [[15 febbraio]] [[1902]], durante un comizio sindacale a cui assistono più di 10000 operai, Forbicini illustra la linea d'azione intransigente ipotizzata dalla frangia libertaria, peraltro in antitesi a quella repubblicana e socialista, finalizzata allo [[sciopero generale]] ed al blocco di tutti i lavori pubblici in agenda nella capitale. La sua radicalità di pensiero è naturalmente osteggiata, principalmente attraverso l'uso di strumenti burocratici, formali e cavillosi, dalla parte più moderata del sindacato che non vede di buon occhio la sua attività tendente a relegare ai margini i [[sindacalista|sindacalisti]] burocrati e riformisti. Non a caso le agitazioni proposte dai libertari non sono dirette dalla CdL, ma da una commissione eletta dagli stessi disoccupati e formata principalmente da socialisti e [[anarchici]] (tra i quali Camerlengo e Diotallevi).
In questo contesto Forbicini si trova ad essere un importante riferimento per i lavoratori, molto spesso già di loro vicini al pensiero [[anarco-socialismo|anarco-socialista]] e in ogni caso assai affini al [[movimento operaio]] legato al maggio [[1881]], quello passato alla storia per lo sviluppo di violenti scontri di piazza dopo un comizio di [[Amilcare Cipriani]]. A Roma, il [[15 febbraio]] [[1902]], durante un comizio sindacale a cui assistono più di 10000 operai, Forbicini illustra la linea d'azione intransigente ipotizzata dalla frangia libertaria, peraltro in antitesi a quella repubblicana e socialista, finalizzata allo [[sciopero generale]] ed al blocco di tutti i lavori pubblici in agenda nella capitale. La sua radicalità di pensiero è naturalmente osteggiata, principalmente attraverso l'uso di strumenti burocratici, formali e cavillosi, dalla parte più moderata del sindacato che non vede di buon occhio la sua attività tendente a relegare ai margini i [[sindacalista|sindacalisti]] burocrati e riformisti. Non a caso le agitazioni proposte dai libertari non sono dirette dalla CdL, ma da una commissione eletta dagli stessi disoccupati e formata principalmente da socialisti e [[anarchici]] (tra i quali Camerlengo e Diotallevi).
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