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La sede della [[Federazione anarchica pisana]], situata in via S. Martino 48, viene abbandonata nel [[1986]] a causa del mancato rinnovo del contratto di locazione. Costretti a denunciare l'assoluta mancanza di spazi sociali per l'associazionismo di base, i curatori della "Serantini" occupano l'ottocentesco Palazzo Cevoli, di proprietà comunale, condividendolo con altre associazioni cittadine. La risposta da parte dell'amministrazione è un'ingiunzione di sfratto, presto diventata esecutiva, e solo nel [[1992]] si prospetta finalmente una via d'uscita al problema, quando la Provincia di Pisa assume l'impegno di tutelare e valorizzare il patrimonio della Biblioteca individuando dei locali autonomi all'interno del complesso scolastico Concetto Marchesi, dove la "Serantini" è rimasta fino al [[2011]], quando ha terminato il trasferimento del proprio patrimonio, iniziato nel [[2008]], presso l'Archivio generale dell'Università di Pisa. | La sede della [[Federazione anarchica pisana]], situata in via S. Martino 48, viene abbandonata nel [[1986]] a causa del mancato rinnovo del contratto di locazione. Costretti a denunciare l'assoluta mancanza di spazi sociali per l'associazionismo di base, i curatori della "Serantini" occupano l'ottocentesco Palazzo Cevoli, di proprietà comunale, condividendolo con altre associazioni cittadine. La risposta da parte dell'amministrazione è un'ingiunzione di sfratto, presto diventata esecutiva, e solo nel [[1992]] si prospetta finalmente una via d'uscita al problema, quando la Provincia di Pisa assume l'impegno di tutelare e valorizzare il patrimonio della Biblioteca individuando dei locali autonomi all'interno del complesso scolastico Concetto Marchesi, dove la "Serantini" è rimasta fino al [[2011]], quando ha terminato il trasferimento del proprio patrimonio, iniziato nel [[2008]], presso l'Archivio generale dell'Università di Pisa. | ||
Il primo nucleo librario è costituito dalla donazione dell'anziano anarchico [[Gino Giannotti]], operaio di Santa Croce sull'Arno: una collezione di circa 1.500 pezzi stampati a partire dal [[1840]], di interesse politico, storico, filosofico, economico e letterario, in grado di offrire uno spaccato delle letture e quindi della crescita culturale e politica di un militante autodidatta nella prima metà del Novecento. Accanto a questo patrimonio la Biblioteca inizia a raccogliere materiale bibliografico di aggiornamento ma anche edizioni risalenti agli albori del movimento operaio, alcune significative per la loro rarità. La politica degli acquisti viene integrata dalle numerose donazioni e specifici nuclei sono stati mantenuti come fondi autonomi intestati al nome del donatore. Tra i fondi personali di maggior interesse si segnalano quelli di [[Joseph Cono]], anarchico italiano emigrato negli Stati Uniti, e di [[Pier Carlo Masini]], testimonianza di un consolidato rapporto di collaborazione e amicizia determinante anche per la nascita della «[[Rivista storica dell'anarchismo]]» (uscita tra il [[1994]] e il [[2004]]) e oggi continuata dai «[[Quaderni della Rivista storica dell'anarchismo]]». | |||
Il primo nucleo librario è costituito dalla donazione dell'anziano anarchico Gino Giannotti, operaio di Santa Croce sull'Arno: una collezione di circa 1.500 pezzi stampati a partire dal 1840, di interesse politico, storico, filosofico, economico e letterario, in grado di offrire uno spaccato delle letture e quindi della crescita culturale e politica di un militante autodidatta nella prima metà del Novecento. Accanto a questo patrimonio la Biblioteca inizia a raccogliere materiale bibliografico di aggiornamento ma anche edizioni risalenti agli albori del movimento operaio, alcune significative per la loro rarità. La politica degli acquisti viene integrata dalle numerose donazioni e specifici nuclei sono stati mantenuti come fondi autonomi intestati al nome del donatore. Tra i fondi personali di maggior interesse si segnalano quelli di Joseph Cono, anarchico italiano emigrato negli Stati Uniti, e di Pier Carlo Masini, testimonianza di un consolidato rapporto di collaborazione e amicizia determinante anche per la nascita della | |||
Offrendo consolidate garanzie di serietà scientifica, di approccio critico e di consapevolezza nella gestione archivistica e biblioteconomica, la "Serantini" è riuscita ad attrarre diversi complessi documentari provenienti da amici, studiosi e militanti delle organizzazioni protagoniste della scena extraparlamentare, non solo anarchica, degli anni '60 e '70. Nella sezione archivi i fondi di persone e di organizzazioni si sono rapidamente moltiplicati, fino a fare della "Serantini" un centro di primo piano, e non solo a livello locale, per lo studio della cosiddetta "stagione dei movimenti". Da segnalare che la Biblioteca partecipa anche alla rete degli Istituti storici della Resistenza, in qualità di ente collegato. | Offrendo consolidate garanzie di serietà scientifica, di approccio critico e di consapevolezza nella gestione archivistica e biblioteconomica, la "Serantini" è riuscita ad attrarre diversi complessi documentari provenienti da amici, studiosi e militanti delle organizzazioni protagoniste della scena extraparlamentare, non solo anarchica, degli anni '60 e '70. Nella sezione archivi i fondi di persone e di organizzazioni si sono rapidamente moltiplicati, fino a fare della "Serantini" un centro di primo piano, e non solo a livello locale, per lo studio della cosiddetta "stagione dei movimenti". Da segnalare che la Biblioteca partecipa anche alla rete degli Istituti storici della Resistenza, in qualità di ente collegato. | ||
Il patrimonio complessivo è giunto a contare circa 40.000 monografie (libri e opuscoli) e 4.300 testate di periodici e numeri unici, con una discreta presenza di materiali in lingua straniera, circa 6.000 fotografie e cartoline illustrate, 5.000 manifesti e tatzebao, migliaia di volantini, un centinaio di fondi archivistici, buona parte dei quali dichiarati di "notevole interesse storico" da parte della Soprintendenza, numerose registrazioni sonore e video, nonché quadri, gessi, litografie e testimonianze materiali come cimeli, bandiere, stendardi e striscioni. Il catalogo elettronico della Biblioteca utilizza il software open source Koha ed è consultabile, oltre che | Il patrimonio complessivo è giunto a contare circa 40.000 monografie (libri e opuscoli) e 4.300 testate di periodici e numeri unici, con una discreta presenza di materiali in lingua straniera, circa 6.000 fotografie e cartoline illustrate, 5.000 manifesti e tatzebao, migliaia di volantini, un centinaio di fondi archivistici, buona parte dei quali dichiarati di "notevole interesse storico" da parte della Soprintendenza, numerose registrazioni sonore e video, nonché quadri, gessi, litografie e testimonianze materiali come cimeli, bandiere, stendardi e striscioni. Il catalogo elettronico della Biblioteca utilizza il software open source ''Koha'' ed è consultabile, oltre che dal sito della Biblioteca, sia sul ''MetaOpac'' Pisano che sul nazionale ''MetaOpac Azalai'' del ''CILEA''. | ||
Considerando le attività di raccolta, ordinamento e conservazione strettamente connesse alla ricerca storica e alla promozione di una cultura libertaria nel dibattito contemporaneo, la "Serantini" si è adoperata sia sul versante della produzione editoriale (con le edizioni BFS | Considerando le attività di raccolta, ordinamento e conservazione strettamente connesse alla ricerca storica e alla promozione di una cultura libertaria nel dibattito contemporaneo, la "Serantini" si è adoperata sia sul versante della produzione editoriale (con le edizioni [[BFS]]), sia nell'organizzazione di convegni, esposizioni, seminari e giornate di studio. Dal [[4 settembre|4]] al [[6 settembre]] [[2009]] ha ospitato la XIV conferenza internazionale della FICEDL. | ||
Per valorizzare il contributo offerto dai molti collaboratori dell'istituto si è formalizzata nel 1995 un'Associazione Amici della Biblioteca (oggi Onlus), che fornisce un supporto essenziale di impegno volontario e aiuto economico; tra i principali animatori e sostenitori dell'Associazione. Gli aderenti provengono da varie esperienze politico-culturali e sono distribuiti sull'intero territorio nazionale, oltre che all'estero. L'Associazione edita un bollettino «La Biblioteca» distribuito gratuitamente che viene pubblicato due o tre volte all'anno | Per valorizzare il contributo offerto dai molti collaboratori dell'istituto si è formalizzata nel [[1995]] un'Associazione Amici della Biblioteca (oggi Onlus), che fornisce un supporto essenziale di impegno volontario e aiuto economico; tra i principali animatori e sostenitori dell'Associazione. Gli aderenti provengono da varie esperienze politico-culturali e sono distribuiti sull'intero territorio nazionale, oltre che all'estero. L'Associazione edita un bollettino «La Biblioteca» distribuito gratuitamente che viene pubblicato due o tre volte all'anno. |