64 354
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "Elenco spazi anarchici e libertari in italia" con "Elenco spazi anarchici e libertari in Italia") |
K2 (discussione | contributi) |
||
Riga 23: | Riga 23: | ||
==Organizzatori e antiorganizzatori == | ==Organizzatori e antiorganizzatori == | ||
*'''Gli antiorganizzatori''' (generalmente, ma non necessariamente, [[anarco-individualismo |individualisti anarchici]]) ritengono che l'organizzazione strutturata e formale contenga i germi dell'[[autorità |autoritarismo]], per questo essi sono tenacemente contrari ad ogni forma di organizzazione stabile e strutturata. Alcuni di questi militanti non credono che il [[proletariato]] debba assolvere ad una storica ed improrogabile funzione rivoluzionaria e comunque essi ritengono che l'[[anarchia]] sia da attuare immediatamente, nel quotidiano, e non che si debba aspettare il fatidico momento in cui scoppierà la [[rivoluzione sociale]]. Per questo rifiutano l'organizzazione, perché ritengono che essa sia nemica della [[libertà]] d'azione. Altri, non ascrivibili all'[[individualismo]], come per esempio la corrente di [[Pëtr Kropotkin | pensiero kropotkiniana]] (attualmente sostanzialmente marginale, se non del tutto inesistente) ritiene l'organizzazione un ostacolo al libero fluire degli eventi che dovrebbero naturalmente e [[determinismo|deterministicamente]] condurre al [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]]. Anche i [[anarco-comunismo|comunisti-anarchici]] [[Giuseppe Ciancabilla]] e [[Luigi Galleani]] ritenevano che l'uomo fosse naturalmente portato al [[mutualismo|mutuo appoggio]] e alla [[solidarietà]], ritenendo | *'''Gli antiorganizzatori''' (generalmente, ma non necessariamente, [[anarco-individualismo |individualisti anarchici]]) ritengono che l'organizzazione strutturata e formale contenga i germi dell'[[autorità |autoritarismo]], per questo essi sono tenacemente contrari ad ogni forma di organizzazione stabile e strutturata. Alcuni di questi militanti non credono che il [[proletariato]] debba assolvere ad una storica ed improrogabile funzione rivoluzionaria e comunque essi ritengono che l'[[anarchia]] sia da attuare immediatamente, nel quotidiano, e non che si debba aspettare il fatidico momento in cui scoppierà la [[rivoluzione sociale]]. Per questo rifiutano l'organizzazione, perché ritengono che essa sia nemica della [[libertà]] d'azione. Altri, non ascrivibili all'[[individualismo]], come per esempio la corrente di [[Pëtr Kropotkin | pensiero kropotkiniana]] (attualmente sostanzialmente marginale, se non del tutto inesistente) ritiene l'organizzazione un ostacolo al libero fluire degli eventi che dovrebbero naturalmente e [[determinismo|deterministicamente]] condurre al [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]]. Anche i [[anarco-comunismo|comunisti-anarchici]] [[Giuseppe Ciancabilla]] e [[Luigi Galleani]] ritenevano che l'uomo fosse naturalmente portato al [[mutualismo|mutuo appoggio]] e alla [[solidarietà]], ritenendo l'organizzazione non solo superflua ma addirittura un ostacolo verso questa istintiva tendenza naturale. La [[propaganda col fatto]], l'[[azione diretta]] mediante [[gruppi d'affinità]] e le parole (scritte e verbali) sono il mezzo attraverso cui coordinare lo [[spontaneismo]] delle masse. | ||
[[File:Bandierafdca.jpg|thumb|Bandiera della [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]]] | [[File:Bandierafdca.jpg|thumb|Bandiera della [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]]] | ||
*'''Gli organizzatori''' (generalmente [[anarco-comunismo |comunisti anarchici]]) affondano le loro radici storiche nell'[[Internazionale antiautoritaria]], la prima organizzazione internazionale anarchica della storia. Prima di allora c'erano state piccole organizzazioni locali o nazionali più o meno relazionate tra loro. Le organizzazioni si differenziano in base alle modalità di operazione della stessa: [[organizzazione di sintesi|organizzazioni di sintesi]] e [[organizzazione di tendenza|organizzazioni di tendenza]]. [[organizzazione di sintesi|Le prime]] sono le organizzazioni in cui si entra in quanto anarchici, senza altra distinzione, vi convivono quindi [[educazionismo|educazionisti]], [[comunismo| comunisti]], [[sindacalismo|sindacalisti]], [[anarchismo insurrezionalista | insurrezionalisti]] e persino individualisti (es. [[Federazione Anarchica Italiana]]); l'[[organizzazione di tendenza]] è invece quella in cui si richiede omogeneità, teorica e pratica, ai militanti (es. [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]). Alcuni organizzatori fanno del [[volontarismo]] il principio della propria organizzazione (vedi [[Malatesta]]), altri invece ritengono che l'organizzazione debba essere strutturata rigidamente, come per esempio coloro che si ispirano al [[piattaformismo]]. | *'''Gli organizzatori''' (generalmente [[anarco-comunismo |comunisti anarchici]]) affondano le loro radici storiche nell'[[Internazionale antiautoritaria]], la prima organizzazione internazionale anarchica della storia. Prima di allora c'erano state piccole organizzazioni locali o nazionali più o meno relazionate tra loro. Le organizzazioni si differenziano in base alle modalità di operazione della stessa: [[organizzazione di sintesi|organizzazioni di sintesi]] e [[organizzazione di tendenza|organizzazioni di tendenza]]. [[organizzazione di sintesi|Le prime]] sono le organizzazioni in cui si entra in quanto anarchici, senza altra distinzione, vi convivono quindi [[educazionismo|educazionisti]], [[comunismo| comunisti]], [[sindacalismo|sindacalisti]], [[anarchismo insurrezionalista | insurrezionalisti]] e persino individualisti (es. [[Federazione Anarchica Italiana]]); l'[[organizzazione di tendenza]] è invece quella in cui si richiede omogeneità, teorica e pratica, ai militanti (es. [[Federazione dei Comunisti Anarchici]]). Alcuni organizzatori fanno del [[volontarismo]] il principio della propria organizzazione (vedi [[Malatesta]]), altri invece ritengono che l'organizzazione debba essere strutturata rigidamente, come per esempio coloro che si ispirano al [[piattaformismo]]. |