Aspetti libertari dell'impresa di Fiume: differenze tra le versioni

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[[File:Nunes Vais, Mario (1856-1932) - Anna Kuliscioff a Firenze (1908).jpg|left|thumb|Anna Kuliscioff]]
[[File:Nunes Vais, Mario (1856-1932) - Anna Kuliscioff a Firenze (1908).jpg|left|thumb|Anna Kuliscioff]]
[[File:ErricoMalatesta.gif|thumb|[[Errico Malatesta]]]]
[[File:ErricoMalatesta.gif|thumb|[[Errico Malatesta]]]]
===Anarchici===
*[[Anna Kuliscioff]], medico e rivoluzionaria russa, prima anarchica e poi fondatrice e militante del Partito Socialista Italiano.
*[[Errico Malatesta]], dopo esse rientrato in Italia dall'esilio, prese contatti con D'Annunzio in gennaio allo scopo di «organizzare un movimento insurrezionale che avrebbe dovuto scoppiare in occasione degli scioperi dei ferrovieri ed essere appoggiato da Fiume con sbarchi di uomini e materiali sulla costa adriatica». <ref>G. Candeloro, ''La prima guerra mondiale il dopoguerra, l'avvento del fascismo'', cit., p. 339.</ref> Il fatto che fossero presenti già degli anarchici fra le fila dei legionari <ref>Cfr. R. De Felice, ''D'Annunzio politico'', p.29.</ref> stimolò Malatesta a intrecciare rapporti col comandante della spedizione fiumana e aiutarlo nel suo progetto di «Roma e l'Italia e di “annetterle” a Fiume <ref>Cfr. R. De Felice, ''D'Annunzio politico'', p.29.</ref>», ma Malatesta scelse di procedere con cautela, inviando cronisti come [[Randolfo Vella]] a fare un resoconto della situazione a Fiume, e ben presto si rese conto che i piani di D'Annunzio non avevano una grossa carica rivoluzionaria.
*[[Randolfo Vella]], corrispondente da Fiume del quotidiano anarchico «[[Umanità Nova]]». Anarchico responsabile della ristrutturazione delle strutture anarchiche per l'alta Italia nel secondo dopoguerra, Vella rischiò di essere fucilato dai [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Fu salvato dall'arrivo delle truppe alleate.
*[[Renzo Novatore]], artista di grande importanza e [[anarco-individualismo|anarchico individualista]]. Morì nello scontro a fuoco coi carabinieri a Murta, presso di Genova. Non partecipò peraltro in maniera diretta all'impresa fiumana, ma la appoggiò con i suoi articoli.
*[[Giovanni Governato]], artista ''cromatico'', futurista di tendenze anarchiche, appartenne all'avanguardia del tempo insieme a [[Giacomo Balla]], [[Umberto Boccioni]], [[Depero]], [[Dottori]], [[Dudreville]]. Fu amico di [[Renzo Novatore]]; imputato di favoreggiamento nei confronti di questi, fu assolto al processo tenuto a La Spezia grazie ad un'astutissima difesa da parte di un avvocato fascista che gli era legato da vincoli di amicizia. Anche Governato, pur non presente, fece grossa propaganda per l'impresa di Fiume.
*[[Argo Secondari]], futuro fondatore degli [[Arditi del Popolo]], ardito assaltatore fiamma nera (proveniente dalla fanteria) pluridecorato di tendenza anarchica. Ad un emissario di [[Antonio Gramsci]], che lo intervista per «Ordine Nuovo», giornale del Partito Comunista d'Italia, esprime la sua mascherata perplessità in quanto il ''Comandante'', ovvero D'annunzio, non ha ancora dato ordini per un attacco complessivo e risoluto contro gli squadristi [[Fascismo|fascisti]].
===Personalità di sinistra===
===Personalità di sinistra===
*[[Filippo Turati]], socialista, scrisse ad [[Anna Kuliscioff]] a proposito dell'impresa di Fiume:
*[[Filippo Turati]], socialista, scrisse ad [[Anna Kuliscioff]] a proposito dell'impresa di Fiume:
: «Il povero Nitti è furibondo per le indegne cose di Fiume [...]. Non solo proclamano la repubblica di Fiume, ma preparano lo sbarco in Ancona, due raid aviatori armati sopra l'Italia e altre delizie del genere. Fiume è diventato un postribolo, ricetto di malavita e di prostitute più o meno ''high-life''. Nitti mi parlò di una marchesa Incisa, che vi sta vestita da ardita con tanto di pugnale. Purtroppo non può dire alla Camera tutte queste cose, per l'onore d'Italia».
: «Il povero Nitti è furibondo per le indegne cose di Fiume [...]. Non solo proclamano la repubblica di Fiume, ma preparano lo sbarco in Ancona, due raid aviatori armati sopra l'Italia e altre delizie del genere. Fiume è diventato un postribolo, ricetto di malavita e di prostitute più o meno ''high-life''. Nitti mi parlò di una marchesa Incisa, che vi sta vestita da ardita con tanto di pugnale. Purtroppo non può dire alla Camera tutte queste cose, per l'onore d'Italia».
*[[Anna Kuliscioff]], medico e rivoluzionaria russa, prima anarchica e poi fondatrice e militante del Partito Socialista Italiano.
*[[Antonio Gramsci]], politico, [[filosofia|filosofo]] e giornalista italiano. Fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia nel 1921.
*[[Antonio Gramsci]], politico, [[filosofia|filosofo]] e giornalista italiano. Fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia nel 1921.
*[[Marco Giordano]], tenente dei legionari, fu amico di Gramsci e tentò di combinare un incontro a Gardone fra lo stesso Gramsci e D'Annunzio, ma quest'ultimo lo evitò con la scusa di pressanti impegni improvvisi. Altre fonti dicono che qualcuno si peritò di non avvisarlo.
*[[Marco Giordano]], tenente dei legionari, fu amico di Gramsci e tentò di combinare un incontro a Gardone fra lo stesso Gramsci e D'Annunzio, ma quest'ultimo lo evitò con la scusa di pressanti impegni improvvisi. Altre fonti dicono che qualcuno si peritò di non avvisarlo.
*[[Giuseppe Giulietti]], capitano e presidente dell'Associazione Lavoratori del Mare, fu in contatto con D'Annunzio durante la vicenda fiumana. Famoso rimane l'abbordaggio del mercantile ''Persia'' che portava armi ai controrivoluzionari bianchi in Russia. Nel periodo fiumano cercò contatti per "marciare su Roma" e prendere il potere con obiettivi opposti a quelli che poi furono di Mussolini. Dal suo carteggio si evidenzia una vibrata protesta per i tentennamenti di D'Annunzio che fece pure il grave errore di non voler ospitare a Fiume gli Arditi di Trieste in rivolta contro un altro invio in paesi da conquistare, dimostrando una scarsissima visione internazionalista ed una miopia militare inconsueta, poiché gli Arditi sarebbero stati nucleo di forza della Libera Repubblica di Fiume quando fu attaccata e conquistata dallo [[Stato]] italiano.
*[[Giuseppe Giulietti]], capitano e presidente dell'Associazione Lavoratori del Mare, fu in contatto con D'Annunzio durante la vicenda fiumana. Famoso rimane l'abbordaggio del mercantile ''Persia'' che portava armi ai controrivoluzionari bianchi in Russia. Nel periodo fiumano cercò contatti per "marciare su Roma" e prendere il potere con obiettivi opposti a quelli che poi furono di Mussolini. Dal suo carteggio si evidenzia una vibrata protesta per i tentennamenti di D'Annunzio che fece pure il grave errore di non voler ospitare a Fiume gli Arditi di Trieste in rivolta contro un altro invio in paesi da conquistare, dimostrando una scarsissima visione internazionalista ed una miopia militare inconsueta, poiché gli Arditi sarebbero stati nucleo di forza della Libera Repubblica di Fiume quando fu attaccata e conquistata dallo [[Stato]] italiano.
*[[Errico Malatesta]], dopo esse rientrato in Italia dall'esilio, prese contatti con D'Annunzio in gennaio allo scopo di «organizzare un movimento insurrezionale che avrebbe dovuto scoppiare in occasione degli scioperi dei ferrovieri ed essere appoggiato da Fiume con sbarchi di uomini e materiali sulla costa adriatica». <ref>G. Candeloro, ''La prima guerra mondiale il dopoguerra, l'avvento del fascismo'', cit., p. 339.</ref> Il fatto che fossero presenti già degli anarchici fra le fila dei legionari <ref>Cfr. R. De Felice, ''D'Annunzio politico'', p.29.</ref> stimolò Malatesta a intrecciare rapporti col comandante della spedizione fiumana e aiutarlo nel suo progetto di «Roma e l'Italia e di “annetterle” a Fiume <ref>Cfr. R. De Felice, ''D'Annunzio politico'', p.29.</ref>», ma Malatesta scelse di procedere con cautela, inviando cronisti come [[Randolfo Vella]] a fare un resoconto della situazione a Fiume, e ben presto si rese conto che i piani di D'Annunzio non avevano una grossa carica rivoluzionaria.
*[[Antonio Voluti]]
*[[Antonio Voluti]]
*[[Alceste De Ambris]], sindacalista, deputato e giornalista italiano. Fu uno dei maggiori esponenti del [[sindacalismo rivoluzionario]] italiano el'autore della costituzione di Fiume: la «Carta del Carnaro».
*[[Alceste De Ambris]], sindacalista, deputato e giornalista italiano. Fu uno dei maggiori esponenti del [[sindacalismo rivoluzionario]] italiano el'autore della costituzione di Fiume: la «Carta del Carnaro».
*[[Randolfo Vella]], corrispondente da Fiume del quotidiano anarchico «[[Umanità Nova]]». Anarchico responsabile della ristrutturazione delle strutture anarchiche per l'alta Italia nel secondo dopoguerra, Vella rischiò di essere fucilato dai [[Nazionalsocialismo|nazisti]]. Fu salvato dall'arrivo delle truppe alleate.
[[Image:Novatore.jpg|right|thumb|[[Renzo Novatore]], [[anarco-individualismo|anarco-individualista]] e antagonista della prima ora del [[Fascismo|fascismo]]]]
[[Image:Novatore.jpg|right|thumb|[[Renzo Novatore]], [[anarco-individualismo|anarco-individualista]] e antagonista della prima ora del [[Fascismo|fascismo]]]]
*[[Miklós Sisa]], ex commissario del popolo del governo di [[Béla Kun]], comunista.
*[[Miklós Sisa]], ex commissario del popolo del governo di [[Béla Kun]], comunista.
*[[Renzo Novatore]], artista di grande importanza e [[anarco-individualismo|anarchico individualista]]. Morì nello scontro a fuoco coi carabinieri a Murta, presso di Genova. Non partecipò peraltro in maniera diretta all'impresa fiumana, ma la appoggiò con i suoi articoli.
*[[Giovanni Governato]], artista ''cromatico'', futurista di tendenze anarchiche, appartenne all'avanguardia del tempo insieme a [[Giacomo Balla]], [[Umberto Boccioni]], [[Depero]], [[Dottori]], [[Dudreville]]. Fu amico di [[Renzo Novatore]]; imputato di favoreggiamento nei confronti di questi, fu assolto al processo tenuto a La Spezia grazie ad un'astutissima difesa da parte di un avvocato fascista che gli era legato da vincoli di amicizia. Anche Governato, pur non presente, fece grossa propaganda per l'impresa di Fiume.
*[[Mario Carli]], scrive: «Prendendo la Russia come modello tipico di rivoluzione sociale, si vede anzitutto che il bolscevismo è stato un movimento, non tanto grettamente espropriatore, quanto rinnovatore, perché ha voluto ricostituire in base a ideali vasti e profondi l'edificio sociale, assurdamente sbilenco sotto il decrepito regime zarista. Inoltre il bolscevismo russo, animato da un potente soffio di misticismo, non si è mosso con quei criteri di pacifismo codardo, che fanno dei cortei proletari italiani altrettante processioni d'innocenti agnellini [...]. Il popolo russo ha saputo anche difendere la sua rivoluzione, e gli eserciti di [[Lenin]] si sono battuti, spesso, vittoriosamente, contro i bianchi paladini della reazione. Assodato poi che i socialisti italiani non credono nella rivoluzione, non la vogliono e non fanno nulla per provocarla, possiamo stabilire in modo definitivo che noi legionari non avremo mai alcun contatto, e neppure alcun cenno d'approccio, con quella ottusa cocciuta prettissima e cretinissima Chiesa che è il Partito Ufficiale Socialista italiano...»  (Mario Carli, ''Con D'Annunzio a Fiume'', Milano, Facchi Editore, 1920; pag. 106-107). <ref> [http://digilander.libero.it/fiammecremisi/dopoguerra1/fiume.htm da fiammecremisi]</ref>
*[[Mario Carli]], scrive: «Prendendo la Russia come modello tipico di rivoluzione sociale, si vede anzitutto che il bolscevismo è stato un movimento, non tanto grettamente espropriatore, quanto rinnovatore, perché ha voluto ricostituire in base a ideali vasti e profondi l'edificio sociale, assurdamente sbilenco sotto il decrepito regime zarista. Inoltre il bolscevismo russo, animato da un potente soffio di misticismo, non si è mosso con quei criteri di pacifismo codardo, che fanno dei cortei proletari italiani altrettante processioni d'innocenti agnellini [...]. Il popolo russo ha saputo anche difendere la sua rivoluzione, e gli eserciti di [[Lenin]] si sono battuti, spesso, vittoriosamente, contro i bianchi paladini della reazione. Assodato poi che i socialisti italiani non credono nella rivoluzione, non la vogliono e non fanno nulla per provocarla, possiamo stabilire in modo definitivo che noi legionari non avremo mai alcun contatto, e neppure alcun cenno d'approccio, con quella ottusa cocciuta prettissima e cretinissima Chiesa che è il Partito Ufficiale Socialista italiano...»  (Mario Carli, ''Con D'Annunzio a Fiume'', Milano, Facchi Editore, 1920; pag. 106-107). <ref> [http://digilander.libero.it/fiammecremisi/dopoguerra1/fiume.htm da fiammecremisi]</ref>
*[[Giuseppe Di Vittorio]], organizzatore della difesa della sede della Camera del Lavoro di Bari dagli attacchi squadristi di Caradonna, che furono duramente sconfitti. Gli ex legionari fiumani gli chiesero una sola condizione, ovvero che il suo movimento non assumesse caratteristiche espressamente antinazionali, condizione che il futuro [[sindacalismo|capo sindacalista]] al tempo anarchico, accettò. Al tempo dell'Alleanza del Lavoro (costituitasi con tutte le forze politiche e sindacali di sinistra per fronteggiare la violenza fascista) aveva come Leader Di Vittorio, che aveva organizzato a Bari un forte movimento di [[Arditi del Popolo]].
*[[Giuseppe Di Vittorio]], organizzatore della difesa della sede della Camera del Lavoro di Bari dagli attacchi squadristi di Caradonna, che furono duramente sconfitti. Gli ex legionari fiumani gli chiesero una sola condizione, ovvero che il suo movimento non assumesse caratteristiche espressamente antinazionali, condizione che il futuro [[sindacalismo|capo sindacalista]] al tempo anarchico, accettò. Al tempo dell'Alleanza del Lavoro (costituitasi con tutte le forze politiche e sindacali di sinistra per fronteggiare la violenza fascista) aveva come Leader Di Vittorio, che aveva organizzato a Bari un forte movimento di [[Arditi del Popolo]].
*[[Renato Cigarini]], avvocato, partigiano italiano, ardito, ex legionario fiumano, [[antifascismo|antifascista]] e [[comunismo|comunista]]. È stato amico di [[Antonio Gramsci]] e prese la tessera del PCdI nel [[1923]], periodo di pieno avvento e stabilizzazione del fascismo. Nel secondo dopoguerra fu anche il primo dei tesorieri del PCI. <ref>«Da giovane, con la benedizione di Antonio Gramsci, Cigarini aveva partecipato alla marcia su Fiume al seguito di Gabriele D'Annunzio, la stella rossa appuntata sul bavero della divisa da ardito. Tessera comunista dal 1923, galera, confino, Resistenza...» [https://web.archive.org/web/20071014155726/http://www.dsmilano.it/html/Pressroom/2005/08/rep5_0813_antenati-di-consorte.htm da La Repubblica del 13 agosto 2005]</ref>
*[[Renato Cigarini]], avvocato, partigiano italiano, ardito, ex legionario fiumano, [[antifascismo|antifascista]] e [[comunismo|comunista]]. È stato amico di [[Antonio Gramsci]] e prese la tessera del PCdI nel [[1923]], periodo di pieno avvento e stabilizzazione del fascismo. Nel secondo dopoguerra fu anche il primo dei tesorieri del PCI. <ref>«Da giovane, con la benedizione di Antonio Gramsci, Cigarini aveva partecipato alla marcia su Fiume al seguito di Gabriele D'Annunzio, la stella rossa appuntata sul bavero della divisa da ardito. Tessera comunista dal 1923, galera, confino, Resistenza...» [https://web.archive.org/web/20071014155726/http://www.dsmilano.it/html/Pressroom/2005/08/rep5_0813_antenati-di-consorte.htm da La Repubblica del 13 agosto 2005]</ref>
*[[Argo Secondari]], futuro fondatore degli [[Arditi del Popolo]], ardito assaltatore fiamma nera (proveniente dalla fanteria) pluridecorato di tendenza anarchica. Ad un emissario di [[Antonio Gramsci]], che lo intervista per «Ordine Nuovo», giornale del Partito Comunista d'Italia, esprime la sua mascherata perplessità in quanto il ''Comandante'', ovvero D'annunzio, non ha ancora dato ordini per un attacco complessivo e risoluto contro gli squadristi [[Fascismo|fascisti]].


===Personalità di sinistra ed intellettuali creativi===
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