Albert Parsons: differenze tra le versioni

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[[Image:HaymarketMartyrs.jpg|150 px|thumb|Manifesto dei sette anarchici condannati a morte (due saranno graziati nel [[1893]]). Un ottavo imputato, Oscar Neebe, qui non rappresentato, fu condannato a 15 anni di [[carcere]].]]  
[[Image:HaymarketMartyrs.jpg|150 px|thumb|Manifesto dei sette anarchici condannati a morte (due saranno graziati nel [[1893]]). Un ottavo imputato, Oscar Neebe, qui non rappresentato, fu condannato a 15 anni di [[carcere]].]]  
Intanto [[Lucy Parsons|sua moglie]] scrive articoli e tiene comizi, mobilitando le masse in favore del marito e degli altri anarchici accusati di strage senza alcuna prova.  
Intanto [[Lucy Parsons|sua moglie]] scrive articoli e tiene comizi, mobilitando le masse in favore del marito e degli altri anarchici accusati di strage senza alcuna prova.  
Il processo a carico degli [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] inizia il [[21 giugno]] e termina, tra menzogne e prove artefatte, con la sentenza del [[20 agosto]] [[1886]] <ref name="data">Alcune fonti (es. [https://web.archive.org/web/20140226174829/http://epheman.perso.neuf.fr/aout20.html epheman.perso.neuf.fr]) riportano il [[20 agosto]] come data della sentenza</ref> che condanna sette di loro, compreso Albert Parsons, all'impiccagione e [[Oscar Neebe]] a 15 anni di [[carcere]] ([[Samuel Fielden]] e [[Michael Schwab]], condannati a morte, in seguito a domanda di clemenza saranno graziati nel [[1893]], così come [[Oscar Neebe]]).
Il processo a carico degli [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] inizia il [[21 giugno]] e termina, tra menzogne e prove artefatte, con la sentenza del [[20 agosto]] [[1886]] <ref name="data">Alcune fonti (es. [https://web.archive.org/web/20140226174829/http://www.ephemanar.net/aout20.html epheman.perso.neuf.fr]) riportano il [[20 agosto]] come data della sentenza</ref> che condanna sette di loro, compreso Albert Parsons, all'impiccagione e [[Oscar Neebe]] a 15 anni di [[carcere]] ([[Samuel Fielden]] e [[Michael Schwab]], condannati a morte, in seguito a domanda di clemenza saranno graziati nel [[1893]], così come [[Oscar Neebe]]).
Durante il processo Albert Parsons legge di fronte ai giudici la seguente dichiarazione:
Durante il processo Albert Parsons legge di fronte ai giudici la seguente dichiarazione:
:«Che cos'è il socialismo? Che cos'è l'anarchismo? Si tratta in breve del diritto di chi lavora all'uso libero e uguale dei mezzi di produzione, del diritto dei produttori al loro prodotto. Il socialismo è questo: la storia dell'umanità è una storia di progresso, fatta di evoluzione e di rivoluzioni. [...] Io sono socialista, e benché sia anch'io uno schiavo salariato, sono tra quelli che considerano sbagliato, nei miei confronti e del mio prossimo, e ingiusto verso i miei compagni, che io, schiavo salariato, riesca a fuggire dalla mia condizione diventando a mia volta un padrone e un proprietario di schiavi. Non voglio farlo; non voglio essere né l'uno né l'altro. Se nella mia vita avessi scelto un'altra strada, oggi potrei passeggiare nei viali della città di Chicago. [...] Ma ho scelto la mia strada, e oggi sto qui sul patibolo. Questo è il mio delitto. Sono stato infedele e traditore verso le infamie dell'odierna società capitalistica. Se per voi questo è un delitto, confesso di essere colpevole.» <ref>[http://www.dillinger.it/primo-maggio-dichiarazione-di-albert-parsons-martire-di-chicago-parte-quarta-46738.html Primo Maggio: Dichiarazione di Albert Parsons, martire di Chicago – Parte Quarta]</ref>
:«Che cos'è il socialismo? Che cos'è l'anarchismo? Si tratta in breve del diritto di chi lavora all'uso libero e uguale dei mezzi di produzione, del diritto dei produttori al loro prodotto. Il socialismo è questo: la storia dell'umanità è una storia di progresso, fatta di evoluzione e di rivoluzioni. [...] Io sono socialista, e benché sia anch'io uno schiavo salariato, sono tra quelli che considerano sbagliato, nei miei confronti e del mio prossimo, e ingiusto verso i miei compagni, che io, schiavo salariato, riesca a fuggire dalla mia condizione diventando a mia volta un padrone e un proprietario di schiavi. Non voglio farlo; non voglio essere né l'uno né l'altro. Se nella mia vita avessi scelto un'altra strada, oggi potrei passeggiare nei viali della città di Chicago. [...] Ma ho scelto la mia strada, e oggi sto qui sul patibolo. Questo è il mio delitto. Sono stato infedele e traditore verso le infamie dell'odierna società capitalistica. Se per voi questo è un delitto, confesso di essere colpevole.» <ref>[http://www.dillinger.it/primo-maggio-dichiarazione-di-albert-parsons-martire-di-chicago-parte-quarta-46738.html Primo Maggio: Dichiarazione di Albert Parsons, martire di Chicago – Parte Quarta]</ref>
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