Sciopero: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
2 byte rimossi ,  17:26, 22 dic 2020
m
Sostituzione testo - "iecc." con "i ecc."
Nessun oggetto della modifica
m (Sostituzione testo - "iecc." con "i ecc.")
 
(4 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 2: Riga 2:
Lo '''sciopero''' (in francese ''grève'' <ref name="grève"> La lingua francese utilizza il termine ''grève'', cioé la Piazza dove gli operai francesi si riunivano per manifestare contro il padronato.</ref>, in spagnolo ''huelga'', in inglese ''strike'') è principalmente una forma di [[sindacalismo|lotta sindacale]] attraverso il quale ci si astiene dal lavoro con lo scopo di rivendicare maggiori diritti, manifestare [[solidarietà]] o protestare per una serie di svariate motivazioni.  
Lo '''sciopero''' (in francese ''grève'' <ref name="grève"> La lingua francese utilizza il termine ''grève'', cioé la Piazza dove gli operai francesi si riunivano per manifestare contro il padronato.</ref>, in spagnolo ''huelga'', in inglese ''strike'') è principalmente una forma di [[sindacalismo|lotta sindacale]] attraverso il quale ci si astiene dal lavoro con lo scopo di rivendicare maggiori diritti, manifestare [[solidarietà]] o protestare per una serie di svariate motivazioni.  


Soprattutto a partire dall'Ottocento fu utilizzato, nei paesi in particolar modo nei paesi via d'industrializzazione, oltre che per rivendicazioni di tipo salariale e normativo, anche per rivendicazioni di tipo politico (diritto al voto, diritto di libertà d'espressione dei propri ideali, ecc.).
Soprattutto a partire dall'Ottocento fu utilizzato, nei paesi in particolar modo nei paesi via d'industrializzazione, oltre che per rivendicazioni di tipo salariale e normativo, anche per rivendicazioni di tipo politico (diritto al voto, diritto di libertà d'espressione dei propri ideali ecc.).


==Generalità ==
==Generalità ==
Riga 10: Riga 10:
*'''Sciopero settoriale''': quando interessa un solo settore economico;  
*'''Sciopero settoriale''': quando interessa un solo settore economico;  
*'''Sciopero locale''': quando sono interessati i lavoratori di una determinata zona;
*'''Sciopero locale''': quando sono interessati i lavoratori di una determinata zona;
*'''Sciopero a [[simbolismo anarchico|gatto selvaggio]]''': quando lo sciopero avviene senza alcun preavviso e\o, se si tratta si settori lavorativi tra loro interdipendenti, in tempi diversi in maniera da garantire il massimo danno economico al padronato.
*'''Sciopero a [[simbolismo anarchico|gatto selvaggio]]''': quando lo sciopero avviene senza alcun preavviso e/o, se si tratta si settori lavorativi tra loro interdipendenti, in tempi diversi in maniera da garantire il massimo danno economico al padronato.
Una forma di sciopero particolare è quello della [[sciopero della fame|fame]], da considerare come una forma di protesta [[Nonviolenza|non violenta]] caratterizzata dall'astensione dal cibo da parte degli scioperanti. Questa forma di sciopero è utilizzata come mezzo di protesta e per denunciare ingiustizie di ogni tipo. Se portata alle estreme conseguenze, lo sciopero della fame può condurre anche alla morte degli scioperanti: '''es.''' sciopero della fame di [[Barry Horne]] e [[Bobby Sands]], i quali, per ragioni diverse ([[antispecismo|antispecista]] il primo e militante dell'[[IRA]] il secondo), prolungarono l'astensione dal cibo sino alla loro stessa morte.
Una forma di sciopero particolare è quello della [[sciopero della fame|fame]], da considerare come una forma di protesta [[Nonviolenza|non violenta]] caratterizzata dall'astensione dal cibo da parte degli scioperanti. Questa forma di sciopero è utilizzata come mezzo di protesta e per denunciare ingiustizie di ogni tipo. Se portata alle estreme conseguenze, lo sciopero della fame può condurre anche alla morte degli scioperanti: '''es.''' sciopero della fame di [[Barry Horne]] e [[Bobby Sands]], i quali, per ragioni diverse ([[antispecismo|antispecista]] il primo e militante dell'[[IRA]] il secondo), prolungarono l'astensione dal cibo sino alla loro stessa morte.


Riga 19: Riga 19:
Col tempo i lavoratori divennero via via più consapevoli dell'importanza dello sciopero e della conflittualità con i padroni, parallelamente le istituzioni di molti [[Stato|Stati]] portarono avanti politiche legislative repressive e persecutorie <ref>La [[repressione]] ha radici antichissime, si pensi alle norme dettate dall'imperatore Zenone nel 470 e poi da Federico I.</ref>, identificando lo sciopero come un reato di cospirazione (si pensi alla britannica ''Combination Acts'' dal [[1799]] al [[1824]]; alla legge francese ''Le Chapelier'' del [[1791]]). In [[Gran Bretagna]], dope le lotte operaie che comportarono anche la distruzione delle macchine ([[luddismo]]), il diritto di associazione dei lavoratori fu riconosciuto nel [[1859]] a seguito anche dello sciopero di nove mesi degli edili.  
Col tempo i lavoratori divennero via via più consapevoli dell'importanza dello sciopero e della conflittualità con i padroni, parallelamente le istituzioni di molti [[Stato|Stati]] portarono avanti politiche legislative repressive e persecutorie <ref>La [[repressione]] ha radici antichissime, si pensi alle norme dettate dall'imperatore Zenone nel 470 e poi da Federico I.</ref>, identificando lo sciopero come un reato di cospirazione (si pensi alla britannica ''Combination Acts'' dal [[1799]] al [[1824]]; alla legge francese ''Le Chapelier'' del [[1791]]). In [[Gran Bretagna]], dope le lotte operaie che comportarono anche la distruzione delle macchine ([[luddismo]]), il diritto di associazione dei lavoratori fu riconosciuto nel [[1859]] a seguito anche dello sciopero di nove mesi degli edili.  


La conflittualità tra lavoratori e proprietari accompagnò anche buona parte della storia della [[Francia]] ottocentesca ([[Rivolta dei Canuts]]), duramente represse dalle [[autorità]]; anche negli stati tedeschi gli anni trenta dell'Ottocento furono caratterizzate da rivolte contadine ed operaie generalizzate (sciopero dei tipografi di Lipsia del [[1838]], le lotte dei tessitori della Slesia, ecc.), che le istituzioni provarono a bloccare nel [[1845]] con una "legge industriale" che sanzionava il divieto di sciopero e di coalizione. Solo dopo oltre vent'anni, nel [[1869]], un'ordinanza industriale riconobbe la [[libertà]] del commercio, dell'industria ed anche di sciopero. Negli Stati Uniti gli scioperi e le prime organizzazioni sindacali comparvero nella prima metà del secolo XIX soprattutto nelle città della costa orientale (Filadelfia, New York, Boston, Baltimora).
La conflittualità tra lavoratori e proprietari accompagnò anche buona parte della storia della [[Francia]] ottocentesca ([[Rivolta dei Canuts]]), duramente represse dalle [[autorità]]; anche negli stati tedeschi gli anni trenta dell'Ottocento furono caratterizzate da rivolte contadine ed operaie generalizzate (sciopero dei tipografi di Lipsia del [[1838]], le lotte dei tessitori della Slesia ecc.), che le istituzioni provarono a bloccare nel [[1845]] con una "legge industriale" che sanzionava il divieto di sciopero e di coalizione. Solo dopo oltre vent'anni, nel [[1869]], un'ordinanza industriale riconobbe la [[libertà]] del commercio, dell'industria ed anche di sciopero. Negli Stati Uniti gli scioperi e le prime organizzazioni sindacali comparvero nella prima metà del secolo XIX soprattutto nelle città della costa orientale (Filadelfia, New York, Boston, Baltimora).


La nascita dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]] sancì definitivamente la presa di coscienza del movimento operaio ed il diritto allo sciopero quale importante mezzo a disposizione dei lavoratori e delle loro organizzazioni per la promozione e la difesa dei propri interessi economici e sociali.
La nascita dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]] sancì definitivamente la presa di coscienza del movimento operaio ed il diritto allo sciopero quale importante mezzo a disposizione dei lavoratori e delle loro organizzazioni per la promozione e la difesa dei propri interessi economici e sociali.
Riga 35: Riga 35:
Prima dell'unità d'Italia, il codice penale del Regno di Sardegna del [[1859]], all'articolo 386, negava il diritto di sciopero dei lavoratori, punendo «tutte le intese degli operai allo scopo di sospendere, ostacolare o far rincarare il lavoro senza ragionevole causa» <ref>Paolo Cendon, ''Trattato dei nuovi danni.'' Volume IV: ''Danni da inadempimento'' - ''Responsabilità del professionista'' - ''Lavoro subordinato'': CAPITOLO QUARANTASETTESIMO - ''LO SCIOPERO.'' 2. ''Lo sciopero nel diritto italiano.'' Pag. 804; CEDAM, 2011.</ref>.
Prima dell'unità d'Italia, il codice penale del Regno di Sardegna del [[1859]], all'articolo 386, negava il diritto di sciopero dei lavoratori, punendo «tutte le intese degli operai allo scopo di sospendere, ostacolare o far rincarare il lavoro senza ragionevole causa» <ref>Paolo Cendon, ''Trattato dei nuovi danni.'' Volume IV: ''Danni da inadempimento'' - ''Responsabilità del professionista'' - ''Lavoro subordinato'': CAPITOLO QUARANTASETTESIMO - ''LO SCIOPERO.'' 2. ''Lo sciopero nel diritto italiano.'' Pag. 804; CEDAM, 2011.</ref>.
[[File:Eccidio_Buggerru_1904.jpg|thumb|left|200 px|Durante lo sciopero di Buggerru (Sardegna, Sulcis Iglesiente) del [[4 settembre]] [[1904]] l'[[esercito]] sparò sui manifestanti uccidendone quattro e ferendone undici]]
[[File:Eccidio_Buggerru_1904.jpg|thumb|left|200 px|Durante lo sciopero di Buggerru (Sardegna, Sulcis Iglesiente) del [[4 settembre]] [[1904]] l'[[esercito]] sparò sui manifestanti uccidendone quattro e ferendone undici]]
Il risorgimento non cambiò lo stato delle cose, ovvero restò in vigore l'articolo 386 del codice penale sardo, fino al [[1889]], quando entrò in vigore il Codice Zanardelli, che abrogava il reato di sciopero purchè fosse attuato senza compiere violenze o minacce. <ref>Franco Carinci, Raffaele De Luca Tamajo, Paolo Tosi, Triziano Treu, ''Diritto del lavoro'' 2: ''Il rapporto di lavoro subordinato.'' Introduzione: 1. ''Il diritto del rapporto individuale: origini e caratteri fondamentali.'' Pag. 2; UTET, 2011.</ref> Il diritto di sciopero fu una conquista dei [[movimento operaio|lavoratori italiani]], che a partire dal penultimo decennio del XIX secolo avevano dato avvio a numerose manifestazioni di dissenso contro la classe padronale: scioperi agricoli della valle padana nel [[1884]], degli edili nel [[1887]] e operai del [[1888]]; sciopero dei metallurgici nel [[1891]], [[Fasci siciliani]] nel [[1889]]-[[1894]].  
Il risorgimento non cambiò lo stato delle cose, ovvero restò in vigore l'articolo 386 del codice penale sardo, fino al [[1889]], quando entrò in vigore il Codice Zanardelli, che abrogava il reato di sciopero purché fosse attuato senza compiere violenze o minacce. <ref>Franco Carinci, Raffaele De Luca Tamajo, Paolo Tosi, Triziano Treu, ''Diritto del lavoro'' 2: ''Il rapporto di lavoro subordinato.'' Introduzione: 1. ''Il diritto del rapporto individuale: origini e caratteri fondamentali.'' Pag. 2; UTET, 2011.</ref> Il diritto di sciopero fu una conquista dei [[movimento operaio|lavoratori italiani]], che a partire dal penultimo decennio del XIX secolo avevano dato avvio a numerose manifestazioni di dissenso contro la classe padronale: scioperi agricoli della valle padana nel [[1884]], degli edili nel [[1887]] e operai del [[1888]]; sciopero dei metallurgici nel [[1891]], [[Fasci siciliani]] nel [[1889]]-[[1894]].  


Dal [[15 settembre|15]] al [[20 settembre]] [[1904]], in risposta all'[[eccidio di Bugerru (1904)|eccidio di Buggerru (Ca) del 1904]] <ref>  Il 14 settembre, a Castelluzzo, in Provincia di Trapani, i carabinieri spararono sui contadini (2 morti e decine di feriti) che manifestavano contro lo scioglimento di una riunione locale e l'arresto di un socialista; anche a Sestri Ponente, il 15 settembre, vi furono dei disordini per i fatti di Buggerru.</ref>, i sindacalisti rivoluzionari di Arturo Labriola indissero il primo [[sciopero generale]] della storia italiana.  
Dal [[15 settembre|15]] al [[20 settembre]] [[1904]], in risposta all'[[eccidio di Bugerru (1904)|eccidio di Buggerru (Ca) del 1904]] <ref>  Il 14 settembre, a Castelluzzo, in Provincia di Trapani, i carabinieri spararono sui contadini (2 morti e decine di feriti) che manifestavano contro lo scioglimento di una riunione locale e l'arresto di un socialista; anche a Sestri Ponente, il 15 settembre, vi furono dei disordini per i fatti di Buggerru.</ref>, i sindacalisti rivoluzionari di Arturo Labriola indissero il primo [[sciopero generale]] della storia italiana.  
66 562

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione