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[[Image:Pyramid2.jpg|300px|thumb|Piramide gerarchica del sistema capitalista che descrive le relazioni di potere che si instaurano dall'alto verso il basso]]Il '''potere''', nella sua accezione più comune, suole genericamente identificarsi con la nozione di forza, la facoltà | [[Image:Pyramid2.jpg|300px|thumb|Piramide gerarchica del sistema capitalista che descrive le relazioni di potere che si instaurano dall'alto verso il basso]]Il '''potere''', nella sua accezione più comune, suole genericamente identificarsi con la nozione di forza, la facoltà di realizzare qualcosa. Sebbene il significato vari a seconda del contesto, il termine viene utilizzato per esprimere una differente varietà di concetti. | ||
== Cos'è il potere == | == Cos'è il potere == | ||
Il potere è spesso considerato come una relazione tra degli attori sociali (individui, gruppi sociali o classi sociali). Nelle parole di [[Max Weber]], alla fine, il rapporto di potere si realizza quando un individuo accoglie (o si astiene dall'accogliere), conformemente alla volontà | Il potere è spesso considerato come una relazione tra degli attori sociali (individui, gruppi sociali o classi sociali). Nelle parole di [[Max Weber]], alla fine, il rapporto di potere si realizza quando un individuo accoglie (o si astiene dall'accogliere), conformemente alla volontà di un altro [[individuo]], un'azione non avrebbe compiuto (o avrebbe fatto) spontaneamente. Con il termine potere legittimo egli intende «la possibilità di trovare obbedienza, presso certe persone, ad un comando che abbia un determinato contenuto». | ||
J-M Denquin sostiene che per avere del potere sia necessario saper comandare, essere rispettato ed obbedito. Ma la prova del potere è nella testa di chi obbedisce o si suppone potrebbe farlo. Solo lui sa quello che avrebbe fatto se nessun ordine fosse stato dato. Tutti gli osservatori esterni, tra cui colui che ha dato l'ordine, non può che fare delle congetture su quello che sarebbe potuto essere se non avesse ricevuto l'ordine. | J-M Denquin sostiene che per avere del potere sia necessario saper comandare, essere rispettato ed obbedito. Ma la prova del potere è nella testa di chi obbedisce o si suppone potrebbe farlo. Solo lui sa quello che avrebbe fatto se nessun ordine fosse stato dato. Tutti gli osservatori esterni, tra cui colui che ha dato l'ordine, non può che fare delle congetture su quello che sarebbe potuto essere se non avesse ricevuto l'ordine. | ||
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=== Potere pubblico e potere politico=== | === Potere pubblico e potere politico=== | ||
*'''Potere pubblico'''. Nel suo generico significato, il termine '''potere''' si riferisce alla facoltà | *'''Potere pubblico'''. Nel suo generico significato, il termine '''potere''' si riferisce alla facoltà di comandare ed essere obbedito; il termine pubblico invece fa riferimento implicito all'attività della [[Stato]]. Il potere pubblico definisce di conseguenza la capacità dello [[Stato]] di costringere qualcuno a compiere un determinato atto. | ||
*'''Potere politico'''. Il potere politico è una conseguenza logica dell'esercizio delle funzioni da parte delle persone che occupano un potere rappresentativo all'interno di un sistema [[governo|governativo]] di un paese. Il potere politico si identifica nei sistemi democratici con il Potere Esecutivo e legislativo di un paese, mentre il terzo potere dello [[Stato]], quello giudiziario, rimane rinchiuso in un preciso e distinto quadro. La sua legittimità | *'''Potere politico'''. Il potere politico è una conseguenza logica dell'esercizio delle funzioni da parte delle persone che occupano un potere rappresentativo all'interno di un sistema [[governo|governativo]] di un paese. Il potere politico si identifica nei sistemi democratici con il Potere Esecutivo e legislativo di un paese, mentre il terzo potere dello [[Stato]], quello giudiziario, rimane rinchiuso in un preciso e distinto quadro. La sua legittimità non è sostenuta dal voto del popolo come gli altri due poteri, se non per il fedele compimento dell'esercizio delle proprie funzioni. | ||
[[Image:Bookchin.jpg|left|thumb|150 px|[[Murray Bookchin]]]] | [[Image:Bookchin.jpg|left|thumb|150 px|[[Murray Bookchin]]]] | ||
=== Potere e anarchia === | === Potere e anarchia === | ||
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Nell'anarchismo, il potere si radica in ogni singola persona concreta e si esercita collettivamente attraverso associazioni specifiche non gerarchizzate e non certo in astratte istituzioni e ancora meno nell'[[autorità]] statale. | Nell'anarchismo, il potere si radica in ogni singola persona concreta e si esercita collettivamente attraverso associazioni specifiche non gerarchizzate e non certo in astratte istituzioni e ancora meno nell'[[autorità]] statale. | ||
Gli [[anarchici]] partono dal presupposto che ogni singolo individuo e ogni comunità | Gli [[anarchici]] partono dal presupposto che ogni singolo individuo e ogni comunità hanno il diritto di essere quanto più possibile autonomi, ovverosia hanno il diritto legittimo di negare l'autorità stessa che intende esercitare un potere coercitivo sulle persone. Come logica conseguenza l'anarchismo ritiene che non esista alcuno [[Stato]] a cui i cittadini siano moralmente obbligati ad obbedire. | ||
Secondo [[Murray Bookchin]], gli anarchici si nascondono dietro un dito quando auspicano al fine di ogni potere. Egli ritiene che il potere non possa scomparire, si tratta quindi di esercitarlo nella sua accezione positiva, cioè permettendo ad ogni singolo [[individuo]] e comunità | Secondo [[Murray Bookchin]], gli anarchici si nascondono dietro un dito quando auspicano al fine di ogni potere. Egli ritiene che il potere non possa scomparire, si tratta quindi di esercitarlo nella sua accezione positiva, cioè permettendo ad ogni singolo [[individuo]] e comunità di seguire le proprie intrinseche aspirazioni senza che alcuna [[autorità]] gli imponga coercitivamente il proprio volere. Si tratta quindi, secondo Bookchin, di togliere il potere allo [[Stato]] e all'[[autorità]] per distribuirlo orizzontalmente alle masse. | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == |