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[[Image:Luddite.jpg|thumb|[[Ned Ludd]], anticapitalista ante-litteram]]Con il termine '''anti-capitalismo''' si definisce quel movimento che a partire dalla metà | [[Image:Luddite.jpg|thumb|[[Ned Ludd]], anticapitalista ante-litteram]]Con il termine '''anti-capitalismo''' si definisce quel movimento che a partire dalla metà del XIX secolo si oppone al [[capitalismo]] e all'organizzazione sociale ad esso funzionale. | ||
In generale, alcuni anticapitalisti possono essere a favore di diverse forme di [[collettivismo]] o comunismo economico o sociale, anche se non tutti necessariamente auspicano la collettivizzazione dei mezzi di produzione. | In generale, alcuni anticapitalisti possono essere a favore di diverse forme di [[collettivismo]] o comunismo economico o sociale, anche se non tutti necessariamente auspicano la collettivizzazione dei mezzi di produzione. | ||
== Nascita del movimento anticapitalista == | == Nascita del movimento anticapitalista == | ||
{{vedi|Movimento operaio}} | {{vedi|Movimento operaio}} | ||
La [[rivoluzione industriale]] del XVIII e XIX secolo portò come diretta conseguenza tanto al consolidamento del [[capitalismo]] quanto alla nascita della classe antagonista al "capitale": la [[classe operaia]] ([[movimento operaio]]). Questa, a partire dal [[1840]], anni in cui era in piena esplosione demografica, diede origine allo sviluppo del movimento anti-capitalista più o meno organizzato; col tempo tutte le fazioni anticapitaliste ([[Proudhon|proudhoniani]], [[Anarchia|anarchici]], [[marxismo|marxisti]] ecc.) si riunirono all'interno dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]], il cui risultato più eclatante fu la nascita della [[la Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]]. Successivamente le divisioni ideologiche tra [[anarchismo e marxismo|anarchici e marxisti]] (frattura ideologica sul concetto di [[rivoluzione]], sulla necessità | La [[rivoluzione industriale]] del XVIII e XIX secolo portò come diretta conseguenza tanto al consolidamento del [[capitalismo]] quanto alla nascita della classe antagonista al "capitale": la [[classe operaia]] ([[movimento operaio]]). Questa, a partire dal [[1840]], anni in cui era in piena esplosione demografica, diede origine allo sviluppo del movimento anti-capitalista più o meno organizzato; col tempo tutte le fazioni anticapitaliste ([[Proudhon|proudhoniani]], [[Anarchia|anarchici]], [[marxismo|marxisti]] ecc.) si riunirono all'interno dell'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]], il cui risultato più eclatante fu la nascita della [[la Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]]. Successivamente le divisioni ideologiche tra [[anarchismo e marxismo|anarchici e marxisti]] (frattura ideologica sul concetto di [[rivoluzione]], sulla necessità di una fase transitoria che mantenesse in vita lo [[Stato]] e i suoi apparati, sul ruolo dell'avanguardia rivoluzionaria ecc.), determinarono la fuoriuscita degli anarchici dall'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIT]]. | ||
Il movimento anti-capitalista ha assunto nel tempo diverse sfaccettature ideologiche e pratiche: [[luddismo]], [[marxismo]], [[anarchismo]] ecc., ma oggi possiamo distinguere tre correnti: | Il movimento anti-capitalista ha assunto nel tempo diverse sfaccettature ideologiche e pratiche: [[luddismo]], [[marxismo]], [[anarchismo]] ecc., ma oggi possiamo distinguere tre correnti: | ||
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== Lo pseudo-anticapitalismo fascista == | == Lo pseudo-anticapitalismo fascista == | ||
Il [[Fascismo]] si dichiarò sin da subito nemico del [[capitalismo]], ma le sue posizioni furono sempre alquanto ambigue in particolare per il suo sostegno in favore della [[proprietà | Il [[Fascismo]] si dichiarò sin da subito nemico del [[capitalismo]], ma le sue posizioni furono sempre alquanto ambigue in particolare per il suo sostegno in favore della [[proprietà privata]] e per la mediazione tra classi sociali antagoniste in nome degli interessi superiori dello [[Stato]] (vedi [[corporativismo]]). Anche i neofascisti si schierano su identiche posizioni, attribuendo talvolta al [[capitalismo]] un significato spirituale e non materiale che sembrerebbe servire a giustificare la difesa ad oltranza della [[proprietà privata]], che invece è il cardine su cui si regge il [[capitalismo]]. | ||
In sostanza il [[fascismo]] manifesta nei confronti del [[capitalismo]] tutte le sue tendenze stataliste-dirigiste, in favore della partecipazione statale nell'[[economia]], tendente all'[[autarchia]], sviluppando quindi una sorta di [[capitalismo di Stato]] in cui comunque non scompare l'iniziativa privata, il diritto al profitto del proprietario, la divisione [[classista]] e [[gerarchia|gerarchica]] della società. | In sostanza il [[fascismo]] manifesta nei confronti del [[capitalismo]] tutte le sue tendenze stataliste-dirigiste, in favore della partecipazione statale nell'[[economia]], tendente all'[[autarchia]], sviluppando quindi una sorta di [[capitalismo di Stato]] in cui comunque non scompare l'iniziativa privata, il diritto al profitto del proprietario, la divisione [[classista]] e [[gerarchia|gerarchica]] della società. |