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Unno dei primi a mettere in pratica le proprie idee fu [[Lev Tolstoj]], che nel [[1860]], durante un viaggio in Europa (Italia, Francia, Germania ...), si accorse della svogliatezza degli studenti che frequentavano la [[scuola]], giungendo ala conclusione che tale condizione fosse da imputare all'istituzione scolastica e non certo agli scolari. Lo scrittore russo denunciò i metodi educativi che castravano l'intelligenza dei bambini anziché stimolarla, auspicando la formazione di una diversa [[scuola|istituzione soclastica]]. Lo scrittore russo distinse l'educazione dalla cultura: mentre la seconda rappresentava tutto il libero fluire di quegli elementi che contribuiscono a formare un essere umano cosciente di sé e del suo suolo nel mondo, la prima ha a che vedere con la coercizione ed il tentativo di impedire il libero fluire della cultura. Di qui l'idea che l'apprendimento per il bambino non potesse avvenire che attraverso un'educazione libertaria che lasciasse fluire liberamente la cultura.<ref>[http://www.criticamente.com/cultura_arte/Tolstoj_Lev_-_Educazione_e_formazione_culturale.htm Educazione e formazione culturale]</ref> | Unno dei primi a mettere in pratica le proprie idee fu [[Lev Tolstoj]], che nel [[1860]], durante un viaggio in Europa (Italia, Francia, Germania ...), si accorse della svogliatezza degli studenti che frequentavano la [[scuola]], giungendo ala conclusione che tale condizione fosse da imputare all'istituzione scolastica e non certo agli scolari. Lo scrittore russo denunciò i metodi educativi che castravano l'intelligenza dei bambini anziché stimolarla, auspicando la formazione di una diversa [[scuola|istituzione soclastica]]. Lo scrittore russo distinse l'educazione dalla cultura: mentre la seconda rappresentava tutto il libero fluire di quegli elementi che contribuiscono a formare un essere umano cosciente di sé e del suo suolo nel mondo, la prima ha a che vedere con la coercizione ed il tentativo di impedire il libero fluire della cultura. Di qui l'idea che l'apprendimento per il bambino non potesse avvenire che attraverso un'educazione libertaria che lasciasse fluire liberamente la cultura.<ref>[http://www.criticamente.com/cultura_arte/Tolstoj_Lev_-_Educazione_e_formazione_culturale.htm Educazione e formazione culturale]</ref> | ||
Le considerazioni tolstojane avevano notevoli punti in comune con quelle di un altro libertario assai critico dell'educazione statale: [[William Godwin]]. Egli riteneva che l'educazione istituzionale fosse un mezzo funzionale alla formazione di cittadini abituati ad essere governati e a sostenere menzogne quali il [[patriottismo]] (ossia a fiancheggiare il potere politico ed economico-capitalistico), | Le considerazioni tolstojane avevano notevoli punti in comune con quelle di un altro libertario assai critico dell'educazione statale: [[William Godwin]]. Egli riteneva che l'educazione istituzionale fosse un mezzo funzionale alla formazione di cittadini abituati ad essere governati e a sostenere menzogne quali il [[patriottismo]] (ossia a fiancheggiare il potere politico ed economico-capitalistico), perché «...il governo dipende sempre dall'opinione dei governati». Il pensiero di Godwin si fondava su tre punti fondamentali, tutti assai affini con la visione di [[Tolstoj]]: | ||
#[[pedagogia]] non coercitiva | #[[pedagogia]] non coercitiva | ||
#apprendistato spontaneo basato sulla motivazione naturale | #apprendistato spontaneo basato sulla motivazione naturale |