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Nel [[1967]], la dittatura al potere ordinò lo scioglimento della FAU, che passò in clandestinità fino al [[1971]]. Si ristrutturò sulla base della nuova situazione politica: si dotò di una struttura armata clandestina, un settimanale clandestino, una rete di abitazioni per ospitare compagni e compagne bisognosi, diffuse materiale di propaganda e sviluppò progetti di autofinanziamento, ecc. La FAU favorì la creazione di due organizzazioni: la ''[[Resistencia Obrero Estudiantil]]'' (R.O.E.), pensata come «fronte di massa», e l'[[OPR-33]] (Organizzazione Popolare Rivoluzionaria-33 Orizzontale), il braccio armato della FAU che porterà con successo una serie di azioni fondate sul [[sabotaggio]], [[espropriazione]] economica, sequestro di di leader politici e padronali, appoggio armato agli scioperi, ecc. [[File:DanielBarret.jpg|left|200px|thumb|[[Daniel Barret]], [[anarchico]] uruguayano.]]Messo alle strette dalla [[repressione]] dei servizi speciali dell'[[esercito]] uruguaiano e argentino, cinquanta membri vennero uccisi e fatti scomparire dopo essere stati sottoposti a torture ([[Elena Quinteros]], [[Roger Julien]], [[Victoria Grisonas]], [[Alberto Mechoso Méndez]]...); altri furono condannati a lunghe pene detentive. | Nel [[1967]], la dittatura al potere ordinò lo scioglimento della FAU, che passò in clandestinità fino al [[1971]]. Si ristrutturò sulla base della nuova situazione politica: si dotò di una struttura armata clandestina, un settimanale clandestino, una rete di abitazioni per ospitare compagni e compagne bisognosi, diffuse materiale di propaganda e sviluppò progetti di autofinanziamento, ecc. La FAU favorì la creazione di due organizzazioni: la ''[[Resistencia Obrero Estudiantil]]'' (R.O.E.), pensata come «fronte di massa», e l'[[OPR-33]] (Organizzazione Popolare Rivoluzionaria-33 Orizzontale), il braccio armato della FAU che porterà con successo una serie di azioni fondate sul [[sabotaggio]], [[espropriazione]] economica, sequestro di di leader politici e padronali, appoggio armato agli scioperi, ecc. [[File:DanielBarret.jpg|left|200px|thumb|[[Daniel Barret]], [[anarchico]] uruguayano.]]Messo alle strette dalla [[repressione]] dei servizi speciali dell'[[esercito]] uruguaiano e argentino, cinquanta membri vennero uccisi e fatti scomparire dopo essere stati sottoposti a torture ([[Elena Quinteros]], [[Roger Julien]], [[Victoria Grisonas]], [[Alberto Mechoso Méndez]]...); altri furono condannati a lunghe pene detentive. | ||
L'anarchica italiana [[Luce Fabbri]], figlia di [[Luigi Fabbri|Luigi]] ma residente a Montevideo, entrò in conflitto con l'organizzazione e decise di abbandonarla per dar vita ad un piccolo gruppo anarchico. Stessa scelta farà l'anarchico e sociologo [[Daniel Barret]], che dopo una breve militanza abbandonò la FAU | L'anarchica italiana [[Luce Fabbri]], figlia di [[Luigi Fabbri|Luigi]] ma residente a Montevideo, entrò in conflitto con l'organizzazione e decise di abbandonarla per dar vita ad un piccolo gruppo anarchico. Stessa scelta farà l'anarchico e sociologo [[Daniel Barret]], che dopo una breve militanza abbandonò la FAU perché non più in linea con la linea politica intrapresa. | ||
Nel luglio [[1975]] anarchici come [[Hugo Cores]], [[Gerardo Gatti]], [[Elena Quinteros]] e [[Léon Duarte]] parteciparono a Buenos Aires insieme a diversi marxisti al congresso fondativo del ''[[Partido por la Victoria del Pueblo]]'' d'Uruguay, un'organizzazione fondata inizialmente su una particolare interpretazione [[Che Guevara|guevarista]] dell'[[anarchismo]] che in seguito prenderà un'impronta marxista. La FAU mantenne sempre e comunque la sua opposizione alle elezioni, proponendo l'[[astensionismo elettorale anarchico|astensione elettorale]] alle elezioni del [[1971]] e rifiutandosi di sostenere il ''Frente Amplio'' che riuniva diverse anime della sinistra uruguayana. Caduta la dittatura, dal [[1986]] l'organizzazione ritornò ad operare alla luce del sole. | Nel luglio [[1975]] anarchici come [[Hugo Cores]], [[Gerardo Gatti]], [[Elena Quinteros]] e [[Léon Duarte]] parteciparono a Buenos Aires insieme a diversi marxisti al congresso fondativo del ''[[Partido por la Victoria del Pueblo]]'' d'Uruguay, un'organizzazione fondata inizialmente su una particolare interpretazione [[Che Guevara|guevarista]] dell'[[anarchismo]] che in seguito prenderà un'impronta marxista. La FAU mantenne sempre e comunque la sua opposizione alle elezioni, proponendo l'[[astensionismo elettorale anarchico|astensione elettorale]] alle elezioni del [[1971]] e rifiutandosi di sostenere il ''Frente Amplio'' che riuniva diverse anime della sinistra uruguayana. Caduta la dittatura, dal [[1986]] l'organizzazione ritornò ad operare alla luce del sole. |