Simón Radowitzky: differenze tra le versioni

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Viene prima internato nel Penitenziario Nazionali ma poi, dopo la fuga di due anarchici ([[Francisco Solano Regis]] e [[Salvador Planas Virella]]) da questo carcere, viene inviato nel [[carcere]] di Ushuaia, un temuto carcere dove venivano reclusi detenuti di estrema pericolosità. La pratica di incarcerare in quel penitenziario prigionieri politici e anarchici diverrà  da quel momento cosa comune.
Viene prima internato nel Penitenziario Nazionali ma poi, dopo la fuga di due anarchici ([[Francisco Solano Regis]] e [[Salvador Planas Virella]]) da questo carcere, viene inviato nel [[carcere]] di Ushuaia, un temuto carcere dove venivano reclusi detenuti di estrema pericolosità. La pratica di incarcerare in quel penitenziario prigionieri politici e anarchici diverrà  da quel momento cosa comune.
L'anarchico d'origine ucraina subisce molti soprusi e vere e proprie torture ma non viene certo dimenticato dai suoi compagni anarchici. Dopo la pubblicazione di un articolo che svela gli orrori del carcere di Ushuaia vengono messe in atto moltissime manifestazioni che chiedono la sua liberazione. L'anarchico [[Miguel Arcangel Roscigna]] riuscirà  addirittura a farsi assumere come guardia carceraria nel tentativo di poterlo aiutare a fuggire. Il [[7 novembre]] del [[1918]], un gruppo di anarchici (gli argentini [[Apolinario Barrera]] e [[Miguel Arcángel Roscigna]] e i cileni [[Ramón Cifuentes]] e [[Ernesto Medina]]) alla fine riesce a farlo evadere e a condurlo in [[Cile]], dove però viene catturato dalla Marina cilena e consegnato alle [[autorità ]] argentine.  
L'anarchico d'origine ucraina subisce molti soprusi e vere e proprie torture ma non viene certo dimenticato dai suoi compagni anarchici. Dopo la pubblicazione di un articolo che svela gli orrori del carcere di Ushuaia vengono messe in atto moltissime manifestazioni che chiedono la sua liberazione. L'anarchico [[Miguel Arcangel Roscigna]] riuscirà  addirittura a farsi assumere come guardia carceraria nel tentativo di poterlo aiutare a fuggire. Il [[7 novembre]] del [[1918]], un gruppo di anarchici (gli argentini [[Apolinario Barrera]] e [[Miguel Arcángel Roscigna]] e i cileni [[Ramón Cifuentes]] e [[Ernesto Medina]]) alla fine riesce a farlo evadere e a condurlo in [[Cile]], dove però viene catturato dalla Marina cilena e consegnato alle [[autorità]] argentine.  


Dopo 21 anni trascorsi in [[carcere]] a Ushuaia e importanti campagne di [[solidarietà ]] in suo favore, è finalmente rilasciato nell'aprile [[1930]] con l'obbligo di lasciare il paese. Si trasferisce in [[Uruguay]], a Montevideo, dove prosegue il suo impegno contro la dittatura di Gabriel Terra. Arrestato ancora una volta, viene deportato nell'isola di Flores, da dove fugge nel [[1933]] per raggiungere la [[Spagna]] e partecipare alla [[rivoluzione spagnola|rivoluzione del 1936]]. Inizialmente combatte sul fronte aragonese, poi si attiva per il sindacato di Barcellona. Nel [[1939]], dopo la vittoria del [[franchismo]], viene internato in [[Francia]], nel campo di concentramento di St. Cyprien.   
Dopo 21 anni trascorsi in [[carcere]] a Ushuaia e importanti campagne di [[solidarietà]] in suo favore, è finalmente rilasciato nell'aprile [[1930]] con l'obbligo di lasciare il paese. Si trasferisce in [[Uruguay]], a Montevideo, dove prosegue il suo impegno contro la dittatura di Gabriel Terra. Arrestato ancora una volta, viene deportato nell'isola di Flores, da dove fugge nel [[1933]] per raggiungere la [[Spagna]] e partecipare alla [[rivoluzione spagnola|rivoluzione del 1936]]. Inizialmente combatte sul fronte aragonese, poi si attiva per il sindacato di Barcellona. Nel [[1939]], dopo la vittoria del [[franchismo]], viene internato in [[Francia]], nel campo di concentramento di St. Cyprien.   


Una volta liberato si trasferisce in [[Messico]], uno dei pochi paesi che accoglieva volentieri i rivoluzionari spagnoli, collaborando con le organizzazioni che davano assistenza ai reduci della [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]]. Muore a Città  del Messico il [[29 febbraio]] [[1956]].
Una volta liberato si trasferisce in [[Messico]], uno dei pochi paesi che accoglieva volentieri i rivoluzionari spagnoli, collaborando con le organizzazioni che davano assistenza ai reduci della [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]]. Muore a Città  del Messico il [[29 febbraio]] [[1956]].
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