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== Le matrici della ribellione ==
== Le matrici della ribellione ==
[[File:Herbert Marcuse in Newton, Massachusetts 1955.jpeg|thumb|left|250px|[[Herbert Marcuse]]]]
[[File:Herbert Marcuse in Newton, Massachusetts 1955.jpeg|thumb|left|250px|[[Herbert Marcuse]]]]
All'inizio degli "anni 60", in tutti i continenti, dall'Europa all'Asia, dagli USA all'America Latina, ebbe inizio la rivolta degli studenti che, seppur con motivazioni e obbiettivi diversi, sostanzialmente sconvolse il mondo e se non lo rivoluzionò ebbe comunque un carattere storicamente non marginale vista la rivolta di massa dei giovani che denunciavano il «controllo repressivo e burocratico» della [[scuola]] e della società. I giovani chiedevano «nuovi spazi di autonomia e di [[libertà ]]», rifiutando la democrazia delegata e sostituendola con la gestione assembleare ([[democrazia diretta]]).
All'inizio degli "anni 60", in tutti i continenti, dall'Europa all'Asia, dagli USA all'America Latina, ebbe inizio la rivolta degli studenti che, seppur con motivazioni e obbiettivi diversi, sostanzialmente sconvolse il mondo e se non lo rivoluzionò ebbe comunque un carattere storicamente non marginale vista la rivolta di massa dei giovani che denunciavano il «controllo repressivo e burocratico» della [[scuola]] e della società. I giovani chiedevano «nuovi spazi di autonomia e di [[libertà]]», rifiutando la democrazia delegata e sostituendola con la gestione assembleare ([[democrazia diretta]]).


'''Ma quali furono le matrici della ribellione'''? Senza dubbio alla radice del movimento ci furono le influenze esercitate dai teorici della “società  repressiva” come [[Herbert Marcuse]], le opere di Fromm e Reich, la figura affascinante di “[[Che Guevara]]”, la “[[Primavera di Praga]]”, la resistenza vietnamita e, soprattutto in [[Italia]], anche il dissenso cattolico sviluppatosi dal Concilio Vaticano II, che trasferirono nella lotta politica il loro rigorismo morale (molti che abbracciarono la lotta armata ebbero un passato di militanza cattolica). Non meno importanti furono le istanze libertarie, il [[Michail Bakunin | pensiero bakuniano]] ed anarchico in genere, e la critica delle funzioni dello [[Stato]]. La continua spinta libertaria travolse la società: si passò dagli studi di Piaget sulla psicologia infantile alle denunce di Don Milani; dall'emancipazione femminile ai look trasgressivi e anticonformisti. Non meno importanti furono le attività  libertarie dei [[Provos]] olandesi che divennero un riferimento per molti giovani di tutta l'Europa occidentale.
'''Ma quali furono le matrici della ribellione'''? Senza dubbio alla radice del movimento ci furono le influenze esercitate dai teorici della “società  repressiva” come [[Herbert Marcuse]], le opere di Fromm e Reich, la figura affascinante di “[[Che Guevara]]”, la “[[Primavera di Praga]]”, la resistenza vietnamita e, soprattutto in [[Italia]], anche il dissenso cattolico sviluppatosi dal Concilio Vaticano II, che trasferirono nella lotta politica il loro rigorismo morale (molti che abbracciarono la lotta armata ebbero un passato di militanza cattolica). Non meno importanti furono le istanze libertarie, il [[Michail Bakunin | pensiero bakuniano]] ed anarchico in genere, e la critica delle funzioni dello [[Stato]]. La continua spinta libertaria travolse la società: si passò dagli studi di Piaget sulla psicologia infantile alle denunce di Don Milani; dall'emancipazione femminile ai look trasgressivi e anticonformisti. Non meno importanti furono le attività  libertarie dei [[Provos]] olandesi che divennero un riferimento per molti giovani di tutta l'Europa occidentale.
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L'origine della rivolta si ebbe nel [[1964]], negli [[USA]], quando gli studenti occuparono l'università  di Berkeley in California (800 arresti). La protesta era volta a criticare i metodi di studi ma anche la struttura stessa della società.
L'origine della rivolta si ebbe nel [[1964]], negli [[USA]], quando gli studenti occuparono l'università  di Berkeley in California (800 arresti). La protesta era volta a criticare i metodi di studi ma anche la struttura stessa della società.
: «Siamo disgustati dalla guerra - si legge in una pubblicazione della "Columbia Strike Coordinating CommitteeQ" del settembre [[1968]] - dal [[razzismo]], dall'essere parte di un sistema che nega la [[libertà ]] e lo sviluppo di potenzialità  personali e sociali, in un sistema che deve manipolare e reprimere per continuare ad esistere».   
: «Siamo disgustati dalla guerra - si legge in una pubblicazione della "Columbia Strike Coordinating CommitteeQ" del settembre [[1968]] - dal [[razzismo]], dall'essere parte di un sistema che nega la [[libertà]] e lo sviluppo di potenzialità  personali e sociali, in un sistema che deve manipolare e reprimere per continuare ad esistere».   
La rivolta si estese in tutta Europa sfociando in manifestazioni di massa e scontri continui con le forze dell'ordine: in [[Germania]] il movimento del Sessantotto ebbe un notevole peso. Leader più significativo fu [[Rudi Dutschke]], l'esponente dell'SDS (organizzazione degli studenti socialdemocratici tedeschi), che venne gravemente ferito da colpi di pistola l'[[11 aprile]] [[1968]]; in [[Francia]] la protesta assunse toni [[violenza|molto violenti]] nel maggio del [[1968]] ('''''maggio francese''''') e parve trasformarsi in rivolta contro lo [[Stato]]; proteste ci furono anche nei paesi socialisti: in Jugoslavia la protesta degli studenti belgradesi si concluse con l'accoglimento di alcune richieste e con una presa di posizione del maresciallo Tito in favore della critica e della mobilitazione di massa; in Polonia alcune manifestazioni studentesche furono duramente represse; in Cecoslovacchia la protesta condusse alla "Primavera di Praga", che chiedeva un [[socialismo]] meno burocratico e autoritario.
La rivolta si estese in tutta Europa sfociando in manifestazioni di massa e scontri continui con le forze dell'ordine: in [[Germania]] il movimento del Sessantotto ebbe un notevole peso. Leader più significativo fu [[Rudi Dutschke]], l'esponente dell'SDS (organizzazione degli studenti socialdemocratici tedeschi), che venne gravemente ferito da colpi di pistola l'[[11 aprile]] [[1968]]; in [[Francia]] la protesta assunse toni [[violenza|molto violenti]] nel maggio del [[1968]] ('''''maggio francese''''') e parve trasformarsi in rivolta contro lo [[Stato]]; proteste ci furono anche nei paesi socialisti: in Jugoslavia la protesta degli studenti belgradesi si concluse con l'accoglimento di alcune richieste e con una presa di posizione del maresciallo Tito in favore della critica e della mobilitazione di massa; in Polonia alcune manifestazioni studentesche furono duramente represse; in Cecoslovacchia la protesta condusse alla "Primavera di Praga", che chiedeva un [[socialismo]] meno burocratico e autoritario.
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