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===Illegalismo rivoluzionario e condanna a morte=== | ===Illegalismo rivoluzionario e condanna a morte=== | ||
La prima [[Rivoluzione russa del 1905|rivoluzione russa del 1905]] lo vede presente nei vivaci moti insurrezionali della sua comunità, dove non a caso l'[[autocrazia]] zarista aveva inviato un distaccamento di [[polizia]] a cavallo che fu particolarmente violento nell'[[repressione|attività repressiva]].[[File:File1909m.jpg|240 px|thumb|droite|L'"''Unione dei lavoratori poveri''", il gruppo di Guliai-Polé. Primo maggio 1909, Nestor Makhno primo in basso a sinistra a fianco di Waldemar Antoni.]] | La prima [[Rivoluzione russa del 1905|rivoluzione russa del 1905]] lo vede presente nei vivaci moti insurrezionali della sua comunità, dove non a caso l'[[autocrazia]] zarista aveva inviato un distaccamento di [[polizia]] a cavallo che fu particolarmente violento nell'[[repressione|attività repressiva]].[[File:File1909m.jpg|240 px|thumb|droite|L'"''Unione dei lavoratori poveri''", il gruppo di Guliai-Polé. Primo maggio 1909, Nestor Makhno primo in basso a sinistra a fianco di Waldemar Antoni.]] | ||
Venendo ad aumentare il suo odio nei confronti dell'[[autorità ]], a 16 anni entra a far parte di un gruppo denominato «Unione dei lavoratori poveri», formato da giovani rivoluzionari del luogo che sostenevano apertamente il [[comunismo libertario]] e si opponevano attraverso l'[[azione diretta]] (es. [[esproprio]] dei beni delle classi più ricche, attentati, ecc.) all'oppressione [[classismo|classista]]. | Venendo ad aumentare il suo odio nei confronti dell'[[autorità]], a 16 anni entra a far parte di un gruppo denominato «Unione dei lavoratori poveri», formato da giovani rivoluzionari del luogo che sostenevano apertamente il [[comunismo libertario]] e si opponevano attraverso l'[[azione diretta]] (es. [[esproprio]] dei beni delle classi più ricche, attentati, ecc.) all'oppressione [[classismo|classista]]. | ||
Alla guida del gruppo vi era [[Waldemar Antoni]], un anarchico di origine ceca che non solo si farà promotore della rivolta, ma darà avviò ad una campagna di istruzione in favore di questi giovani, volenterosi e ribelli ma generalmente non scolarizzati, a cui furono impartite nozioni di cultura generale e soprattutto si fece loro conoscere il pensiero anarchico attraverso al lettura dei testi di [[Bakunin]], [[Kropotkin]] e [[Proudhon]]. | Alla guida del gruppo vi era [[Waldemar Antoni]], un anarchico di origine ceca che non solo si farà promotore della rivolta, ma darà avviò ad una campagna di istruzione in favore di questi giovani, volenterosi e ribelli ma generalmente non scolarizzati, a cui furono impartite nozioni di cultura generale e soprattutto si fece loro conoscere il pensiero anarchico attraverso al lettura dei testi di [[Bakunin]], [[Kropotkin]] e [[Proudhon]]. | ||
Per contrastare l'attività dell'«Unione dei lavoratori poveri» <ref name="nestor">Hélène Châtelain film documentario [http://citylightscinema.wordpress.com/2012/06/03/nestor-makhno-paysan-dukraine-helene-chatelain-1996/ Nestor Makhno, un contadino d'Ucraina]</ref>, che evidentemente era riuscito a creare non pochi problemi alle classi dominanti, le [[autorità ]] finanziano la formazione dell'«Unione dei veri russi», un gruppo antiproletario e reazionario che però sarà fisicamente annientato proprio dall'«Unione» di Makhno. | Per contrastare l'attività dell'«Unione dei lavoratori poveri» <ref name="nestor">Hélène Châtelain film documentario [http://citylightscinema.wordpress.com/2012/06/03/nestor-makhno-paysan-dukraine-helene-chatelain-1996/ Nestor Makhno, un contadino d'Ucraina]</ref>, che evidentemente era riuscito a creare non pochi problemi alle classi dominanti, le [[autorità]] finanziano la formazione dell'«Unione dei veri russi», un gruppo antiproletario e reazionario che però sarà fisicamente annientato proprio dall'«Unione» di Makhno. | ||
A cavallo tra il [[1906]] e [[1907]], lo zarismo dà avvio ad un giro di vite contro i ribelli, arrestando Makhno con l'accusa di omicidio. Rilasciato poco dopo per mancanza di prove, nel [[1908]], a seguito della delazione di un informatore della [[polizia]], viene nuovamente arrestato ed incarcerato. Nel marzo del [[1910]], Makhno e tredici dei suoi compagni sono giudicati da un tribunale militare. L'anarchico è condannato alla pena di morte per impiccagione, ma qualche tempo dopo la sua pena sarà commutata nei lavori forzati a vita. <ref name="nestor">Hélène Châtelain film documentario [http://citylightscinema.wordpress.com/2012/06/03/nestor-makhno-paysan-dukraine-helene-chatelain-1996/ Nestor Makhno, un contadino d'Ucraina]</ref> | A cavallo tra il [[1906]] e [[1907]], lo zarismo dà avvio ad un giro di vite contro i ribelli, arrestando Makhno con l'accusa di omicidio. Rilasciato poco dopo per mancanza di prove, nel [[1908]], a seguito della delazione di un informatore della [[polizia]], viene nuovamente arrestato ed incarcerato. Nel marzo del [[1910]], Makhno e tredici dei suoi compagni sono giudicati da un tribunale militare. L'anarchico è condannato alla pena di morte per impiccagione, ma qualche tempo dopo la sua pena sarà commutata nei lavori forzati a vita. <ref name="nestor">Hélène Châtelain film documentario [http://citylightscinema.wordpress.com/2012/06/03/nestor-makhno-paysan-dukraine-helene-chatelain-1996/ Nestor Makhno, un contadino d'Ucraina]</ref> | ||
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I successivi eventi della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]] gli permetteranno, a partire dal [[1 marzo|1° marzo]] [[1917]], di ottenere la liberazione insieme ad altri detenuti politici. Fatto rientro nel suo paese natale, si distingue per la promozione dell'organizzazione di libere comuni, del [[soviet]] locale di contadini e della collettivizzata della terra. | I successivi eventi della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]] gli permetteranno, a partire dal [[1 marzo|1° marzo]] [[1917]], di ottenere la liberazione insieme ad altri detenuti politici. Fatto rientro nel suo paese natale, si distingue per la promozione dell'organizzazione di libere comuni, del [[soviet]] locale di contadini e della collettivizzata della terra. | ||
L'[[autogestione]] libertaria delle masse contadine si estenderà in breve tempo all'intera regione popolata da sette milioni di abitanti. Essa era formata da una sorta di area circolare dal diametro di circa 250 km, al cui centro vi era proprio Guliai-Polé. Questa [[bioregione|regione]], dalle antiche tradizioni ribelli e ostili alle [[autorità ]] di qualsivoglia colore politico, era stata un centro nevralgico anche della rivoluzione del [[1905]] e teatro di violenti tumulti. | L'[[autogestione]] libertaria delle masse contadine si estenderà in breve tempo all'intera regione popolata da sette milioni di abitanti. Essa era formata da una sorta di area circolare dal diametro di circa 250 km, al cui centro vi era proprio Guliai-Polé. Questa [[bioregione|regione]], dalle antiche tradizioni ribelli e ostili alle [[autorità]] di qualsivoglia colore politico, era stata un centro nevralgico anche della rivoluzione del [[1905]] e teatro di violenti tumulti. | ||
Makhno ormai non è più un giovane inesperto, ma un uomo maturo consapevole della condizione di sfruttamento a cui sono costrette le masse contadine ed è ben cosciente che l'emancipazione dei lavoratori possa giungere esclusivamente per loro stessa mano: per questo, il [[29 marzo]] [[1917]], organizza un sindacato professionale dei lavoratori agricoli che come prima misura intrapresa decide di non pagare l'affitto ai proprietari.<ref>Pascal Nurnberg, Ukraine 1917/1923: Nestor Makhno et l'Armée insurrectionnelle d'Ukraine, Le Monde libertaire, été 1972, p. 17-19, [http://www.nestormakhno.info/french/ukr_1917.htm testo integrale].</ref>; egli è ugualmente coinvolto nello [[sciopero]] vittorioso dei lavoratori di una fabbrica e nella costituzione di un sindacato dei falegnami di cui viene nominato presidente. <ref>[[Paul Avrich]], ''The Anarchists in the Russian Revolution'', Londres, Thames & Hudson, 1973, p. 239-240</ref> | Makhno ormai non è più un giovane inesperto, ma un uomo maturo consapevole della condizione di sfruttamento a cui sono costrette le masse contadine ed è ben cosciente che l'emancipazione dei lavoratori possa giungere esclusivamente per loro stessa mano: per questo, il [[29 marzo]] [[1917]], organizza un sindacato professionale dei lavoratori agricoli che come prima misura intrapresa decide di non pagare l'affitto ai proprietari.<ref>Pascal Nurnberg, Ukraine 1917/1923: Nestor Makhno et l'Armée insurrectionnelle d'Ukraine, Le Monde libertaire, été 1972, p. 17-19, [http://www.nestormakhno.info/french/ukr_1917.htm testo integrale].</ref>; egli è ugualmente coinvolto nello [[sciopero]] vittorioso dei lavoratori di una fabbrica e nella costituzione di un sindacato dei falegnami di cui viene nominato presidente. <ref>[[Paul Avrich]], ''The Anarchists in the Russian Revolution'', Londres, Thames & Hudson, 1973, p. 239-240</ref> | ||
Nel congresso tenutosi dal [[5 agosto|5]] al [[7 agosto]], è in prima fila nella riorganizzazione dei contadini e di un nuovo [[soviet]] locale.<ref name="cedema3">Makhno, Nestor, 1889-1934, libcom,[http://libcom.org/history/makhno-nestor-1889-1934& testo integrale]</ref> Inoltre, dà avvio alla formazione di un gruppuscolo dedito all'esproprio dei beni dei ricchi, ma il progetto è ostacolato dalla reazione delle [[autorità ]] e delle classi dominanti. Allo stesso tempo, quando il generale Kornilov tenterà di prendere il potere a Pietrogrado, i ribelli di Guliai-Polé formano un comitato per la salvezza della rivoluzione con l'obiettivo di disarmare i proprietari e dare avviò alle [[esproprio|espropriazioni]]. | Nel congresso tenutosi dal [[5 agosto|5]] al [[7 agosto]], è in prima fila nella riorganizzazione dei contadini e di un nuovo [[soviet]] locale.<ref name="cedema3">Makhno, Nestor, 1889-1934, libcom,[http://libcom.org/history/makhno-nestor-1889-1934& testo integrale]</ref> Inoltre, dà avvio alla formazione di un gruppuscolo dedito all'esproprio dei beni dei ricchi, ma il progetto è ostacolato dalla reazione delle [[autorità]] e delle classi dominanti. Allo stesso tempo, quando il generale Kornilov tenterà di prendere il potere a Pietrogrado, i ribelli di Guliai-Polé formano un comitato per la salvezza della rivoluzione con l'obiettivo di disarmare i proprietari e dare avviò alle [[esproprio|espropriazioni]]. | ||
Il [[25 settembre]], il congresso dei [[soviet]] contadini dà avvio agli espropri in favore dei contadini poveri. La terra viene redistribuita secondo il principio che ognuno possa avere solo la superficie in grado di poter lavorare autonomamente senza salariati. La sua comune ideale è basata sul volontarismo, l'[[uguaglianza]] e la [[solidarietà ]], mezzi attraverso i quali costruire un nuovo ordine sociale « dove non ci sarà nè schiavitù nè menzogna, nè vergogna, nè divinità spregevoli, nè catene, dove non si potrà acquistare nè l'amore nè lo spazio, dove non ci sarà che la verità e la sincerità degli uomini ». | Il [[25 settembre]], il congresso dei [[soviet]] contadini dà avvio agli espropri in favore dei contadini poveri. La terra viene redistribuita secondo il principio che ognuno possa avere solo la superficie in grado di poter lavorare autonomamente senza salariati. La sua comune ideale è basata sul volontarismo, l'[[uguaglianza]] e la [[solidarietà]], mezzi attraverso i quali costruire un nuovo ordine sociale « dove non ci sarà nè schiavitù nè menzogna, nè vergogna, nè divinità spregevoli, nè catene, dove non si potrà acquistare nè l'amore nè lo spazio, dove non ci sarà che la verità e la sincerità degli uomini ». | ||
===Rivolta in Ucraina: l'armata Makhnovista=== | ===Rivolta in Ucraina: l'armata Makhnovista=== | ||
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Makhno, che ormai godeva di notevole prestigio tra la sua gente, costituisce battaglioni di contadini e operai per contrastare l'invasore tedesco. L'''armata Makhnovista'' deve combattere contro le “armate bianche” (filo-zariste) dei controrivoluzionari, spesso sostenuti dagli invasori germanici che però si ritireranno dall'[[Ucraina]] con la firma del trattato di pace dell'[[11 novembre]] [[1918]]. | Makhno, che ormai godeva di notevole prestigio tra la sua gente, costituisce battaglioni di contadini e operai per contrastare l'invasore tedesco. L'''armata Makhnovista'' deve combattere contro le “armate bianche” (filo-zariste) dei controrivoluzionari, spesso sostenuti dagli invasori germanici che però si ritireranno dall'[[Ucraina]] con la firma del trattato di pace dell'[[11 novembre]] [[1918]]. | ||
[[File:Grupo_de_Combate_del_Ejército_Negro.JPG|thumb|390px|Gruppo di combattenti appartenenti all'[[Esercito Nero]]]] | [[File:Grupo_de_Combate_del_Ejército_Negro.JPG|thumb|390px|Gruppo di combattenti appartenenti all'[[Esercito Nero]]]] | ||
Nel settembre e ottobre [[1918]] i libertari si trovano a dover affrontare la reazione della ''Petliura'' (la ''petliurovskina'' era un movimento della borghesia ucraina) guidata da Denikin. Per sei mesi la lotta sarà accanita, i partigiani libertari sono “costretti” ad allearsi con i bolscevichi al fine di sconfiggere quelli che erano i veri nemici della rivoluzione, nonostante Nestor Makhno vedesse nei “rossi” un effettivo pericolo per la [[libertà ]] del suo popolo. Infatti, i bolscevichi non si riveleranno sempre preziosi alleati, anzi spesso agevoleranno l'avanzata dei “bianchi” pur di limitare l'influenza e il fascino che i machnovisti esercitavano sulla popolazione. La paura della è tale che [[Lev Trotsky]] arriverà a dichiarare che sarebbe stato meglio consegnare l'Ucraina ai "bianchi" piuttosto che dare possibilità alla '''''makhnovishina''''' di espandere la propria influenza. Per questo i bolscevichi decideranno di mettere una taglia sulla testa dell'anarchico ucraino.<ref name="tradi"> [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html da latradizionelibertaria.over-blog.it] </ref> | Nel settembre e ottobre [[1918]] i libertari si trovano a dover affrontare la reazione della ''Petliura'' (la ''petliurovskina'' era un movimento della borghesia ucraina) guidata da Denikin. Per sei mesi la lotta sarà accanita, i partigiani libertari sono “costretti” ad allearsi con i bolscevichi al fine di sconfiggere quelli che erano i veri nemici della rivoluzione, nonostante Nestor Makhno vedesse nei “rossi” un effettivo pericolo per la [[libertà]] del suo popolo. Infatti, i bolscevichi non si riveleranno sempre preziosi alleati, anzi spesso agevoleranno l'avanzata dei “bianchi” pur di limitare l'influenza e il fascino che i machnovisti esercitavano sulla popolazione. La paura della è tale che [[Lev Trotsky]] arriverà a dichiarare che sarebbe stato meglio consegnare l'Ucraina ai "bianchi" piuttosto che dare possibilità alla '''''makhnovishina''''' di espandere la propria influenza. Per questo i bolscevichi decideranno di mettere una taglia sulla testa dell'anarchico ucraino.<ref name="tradi"> [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html da latradizionelibertaria.over-blog.it] </ref> | ||
Nonostante questi “incidenti”, Makhno si allea una seconda volta con i bolscevichi quando, nella primavera del [[1920]], si vede costretto a respingere un altro assalto delle armate bianche, questa volta poste sotto il comando di Wrangel. Le truppe partigiane combattono per mesi, fino alla disfatta dei reazionari che si concretizzerà nel novembre dello stesso anno. | Nonostante questi “incidenti”, Makhno si allea una seconda volta con i bolscevichi quando, nella primavera del [[1920]], si vede costretto a respingere un altro assalto delle armate bianche, questa volta poste sotto il comando di Wrangel. Le truppe partigiane combattono per mesi, fino alla disfatta dei reazionari che si concretizzerà nel novembre dello stesso anno. | ||
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In luglio, incontra [[Buenaventura Durruti]] e [[Francisco Ascaso]], con i quali si sofferma sulle possibilità rivoluzionarie in [[Spagna]], affermando che le condizioni per una [[rivoluzione sociale]] libertaria sono più favorevoli nel paese iberico che in [[Russia]], perché nel primo esisteva un proletariato e una classe contadina con antiche tradizioni rivoluzionarie ed inoltre gli anarchici spagnoli si erano dotati di un'organizzazione assai ben strutturata.<ref name="cedema4">Makhno, Nestor, 1889-1934, libcom,[http://libcom.org/history/makhno-nestor-1889-1934& testo integrale]</ref> | In luglio, incontra [[Buenaventura Durruti]] e [[Francisco Ascaso]], con i quali si sofferma sulle possibilità rivoluzionarie in [[Spagna]], affermando che le condizioni per una [[rivoluzione sociale]] libertaria sono più favorevoli nel paese iberico che in [[Russia]], perché nel primo esisteva un proletariato e una classe contadina con antiche tradizioni rivoluzionarie ed inoltre gli anarchici spagnoli si erano dotati di un'organizzazione assai ben strutturata.<ref name="cedema4">Makhno, Nestor, 1889-1934, libcom,[http://libcom.org/history/makhno-nestor-1889-1934& testo integrale]</ref> | ||
Trovandosi in condizioni economiche miserevoli, il [[6 aprile]] [[1929]] ''L'Union anarchiste communiste'' lancia nel giornale ''[[Le Libertaire]]'' un appello alla [[solidarietà ]] in suo favore. Durante il periodo francese stringe rapporti epistolari con altri esponenti dell'[[anarchismo]] europeo, tra i quali gli italiani [[Errico Malatesta]] e [[Pio Turroni]] <ref name="turroni">[https://www.anarcopedia.org/index.php/Pio_Turroni#Pio_Turroni_e_Nestor_Makhno Pio Turroni e Nestor Makhno]</ref> e i libertari della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) | rivoluzione spagnola del ‘36]]. | Trovandosi in condizioni economiche miserevoli, il [[6 aprile]] [[1929]] ''L'Union anarchiste communiste'' lancia nel giornale ''[[Le Libertaire]]'' un appello alla [[solidarietà]] in suo favore. Durante il periodo francese stringe rapporti epistolari con altri esponenti dell'[[anarchismo]] europeo, tra i quali gli italiani [[Errico Malatesta]] e [[Pio Turroni]] <ref name="turroni">[https://www.anarcopedia.org/index.php/Pio_Turroni#Pio_Turroni_e_Nestor_Makhno Pio Turroni e Nestor Makhno]</ref> e i libertari della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) | rivoluzione spagnola del ‘36]]. | ||
Nel [[1929]], con la sua famiglia, è invitato dal gruppo anarchico Aimargues a trasferirsi a Gard. La moglie, Galina, e sua figlia Lucia, vi rimarranno circa un anno. | Nel [[1929]], con la sua famiglia, è invitato dal gruppo anarchico Aimargues a trasferirsi a Gard. La moglie, Galina, e sua figlia Lucia, vi rimarranno circa un anno. |