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Nato in una famiglia di commercianti-agricoltori, dopo aver ottenuto, nel [[1907]], un brevetto della scuola di navigazione di Nijni Novgorod, Jean Lebedeff diventa capitano su un battello del Volga. | Nato in una famiglia di commercianti-agricoltori, dopo aver ottenuto, nel [[1907]], un brevetto della scuola di navigazione di Nijni Novgorod, Jean Lebedeff diventa capitano su un battello del Volga. | ||
Manifesta la sua [[solidarietà ]] con il movimento rivoluzionario russo nascondendo alcuni militanti sul suo battello. Nel novembre [[1908]], fa espellere dalla sua imbarcazione delle guardie dello Zar, che abbandona disarmate su una riva deserta. | Manifesta la sua [[solidarietà]] con il movimento rivoluzionario russo nascondendo alcuni militanti sul suo battello. Nel novembre [[1908]], fa espellere dalla sua imbarcazione delle guardie dello Zar, che abbandona disarmate su una riva deserta. | ||
Temendo la [[repressione]] zarista, attraversa la [[Finlandia]], la [[Danimarca]] e la [[Germania]], giungendo in [[Belgio]] dove ritrova a Ixelle il fratello maggiore Nicolas, studente alla libera Università diretta da [[Elisée Reclus]]. Nel [[1909]] si stabilisce a Parigi, dove si mantiene grazie ad alcuni lavoretti. La sua vera vocazione è l'[[arte]], per questo prende dei corsi di disegno ed entra all'Accademia delle Belle Arti nel [[1911]]. Frequenta anche l'accademia di [[Léom Léonovitch Tolstoj]], figlio dello scrittore, e l'Accademia russa di Parigi frequentata da emigrati spesso di tendenze anarchiche. Frequenta la ''Boheme'' di Montparnasse e i suoi numerosi artisti o scrittori famosi come [[Picabia]], [[Maïakovski]], [[Maurice Ravel|Ravel]], [[Pierre Mac Orlan]], [[Éric Satie]], [[Blaise Cendrars]], [[Soutine]], [[Modigliani]], [[André Salmon]], ecc. | Temendo la [[repressione]] zarista, attraversa la [[Finlandia]], la [[Danimarca]] e la [[Germania]], giungendo in [[Belgio]] dove ritrova a Ixelle il fratello maggiore Nicolas, studente alla libera Università diretta da [[Elisée Reclus]]. Nel [[1909]] si stabilisce a Parigi, dove si mantiene grazie ad alcuni lavoretti. La sua vera vocazione è l'[[arte]], per questo prende dei corsi di disegno ed entra all'Accademia delle Belle Arti nel [[1911]]. Frequenta anche l'accademia di [[Léom Léonovitch Tolstoj]], figlio dello scrittore, e l'Accademia russa di Parigi frequentata da emigrati spesso di tendenze anarchiche. Frequenta la ''Boheme'' di Montparnasse e i suoi numerosi artisti o scrittori famosi come [[Picabia]], [[Maïakovski]], [[Maurice Ravel|Ravel]], [[Pierre Mac Orlan]], [[Éric Satie]], [[Blaise Cendrars]], [[Soutine]], [[Modigliani]], [[André Salmon]], ecc. |